Se i macaron non vi sono mai piaciuti, se i cupcake sono troppo macchinosi da realizzare, e se i cronuts non sapete neanche cosa sono, non preoccupatevi, potete essere un passo avanti agli altri e riscoprire gli éclair, una delle tendenze dolci e salate di cui probabilmente sentirete parlare nei prossimi mesi.
A mettere un punto sulla storia, sulla preparazione e sulle mille varianti degli éclair il libro di cucina Èclair, bignè e torte in pasta choux di Rudolf Rainer e Silvia Rabito, uscito per Giunti Demetra.

Nome francese, origine made in Italy: gli éclair non sono altro che dei bignè dalla forma allungata, ripieni, dolci o salati. La storia come si diceva è italo-francese: tutto inizia con Caterina de' Medici che in viaggio per la Francia, per sposare Enrico di Volois, portò con sè delle cuoche del Mugello, un gelatiere e alcuni pasticceri. Fu proprio uno di loro a dare vita alla pasta choux base per bignè e ovviamente èclair.

Gli éclair oltre alle forme rotondeggianti hanno un'altra caratteristica fondamentale: sono fatti solo di acqua, farina, burro, uova e un pizzico di sale. Questo li rende perfetti per dolci pastellosi degni della Maria Antoinette di Sofia Coppola o basi per degli aperitivi salati e bignè di ogni sorta.
La loro natura duttile li rende ideali anche per dolci freddi da farcire a piacimento.

Tantissime le ricette degli éclair presente nel libro dei due autori e tanti trucchi in cucina: si parte dagli utensili da cucina indispensabili (frullatore, frullino, frusta a mano, spatole a sac à poche), alla ricetta della di base dalle pasta choux fino alle ricette. Èclair alla vaniglia, alle castagne, cioccolato e arancia o al lime, freschi per l'estate. Da provare anche le versioni salate come gli éclair salmone e vodka, gorgonzola e pere, fino al caprino e wasabi.