Qui a Fine Dining Lovers parliamo spesso di nuove tecnologie.
In questi anni abbiamo dato molto spazio al fenomeno delle stampanti 3D, una tecnologia capace in futuro di influire sulle logiche di piccoli e grandi ristoranti, su catene o indirizzi gourmet.
E allora è da tenere d’occhio questa iniziativa: si chiama Food Ink, e aprirà dal 25 al 27 luglio a Londra un pop up restaurant con un menu degustazione per pochissimi fortunati e una dimostrazione al pubblico di come si crea con una stampante 3D un menu di due, tre, cinque portate.
Dietro i forneli, o meglio dietro le stampanti, due chef spagnoli: Joel Castanye e Mateu Blanch, dal ristorante La Boscana, che nel 2015 avevano già preparato il primo menu a 5 portate fatto con una stampante 3D.
Ogni sera il percorso sarà stampato live di fronte agli ospiti; a sedersi, però, solo in dieci fortunati.
E per restare in tema con il cibo anche i tavoli, le lampade e le sedie sono stampate 3D e sono dell’architetto francese Arthur Mamou–Mani, mentre gli utensili sono dell’artista polacca Iwona Lisiecka.
IL POP UP 3D IN ITALIA
Non solo Londra: dopo questa tre giorni lo show si sposterà in altre città europee e mondiali. In programma ci sono cene e sho a Berlino, Dubai, Seoul, Roma, Tel Aviv, Barcellona, Parigi, Amsterdam, Toronto, New York City e molte altre ancora.
Ma cosa significa assistere alla creazione di un menu stampato in 3D? Il video qui sotto potrebbe darvi un’idea di quello che significa.