Cucina con vista. Anzi, meglio, cucina a vista. Sempre più ristoranti scelgono di "aprire" le cucine, mostrando ai clienti quello che accade tra i fornelli: un modo per rassicurare su questioni igienico-sanitare ma anche - e soprattutto - per soddisfare la curiosità. Come si muovono in cucina i veri cuochi? Gli stagisti vengono maltrattati, gli chef più famosi cucinano davvero o si limitano a dare ordini? Ma non è solo questo: secondo uno studio dell'Harvard Business School, il cibo servito nei ristoranti con cucina a vista è più buono.
Per due settimane i ricercatori dell'università statunitense hanno trasformato un bistrot in una sorta di laboratorio con quattro diversi scenari. Nel primo, chef e clienti non si vedevano, nel secondo i clienti guardavano gli chef ma non viceversa, nel terzo c'era la situazione opposta e nell'ultimo la cucina poteva vedere la sala e la sala poteva vedere la cucina.
Alla fine di ogni pasto i clienti dovevano riempire un questionario relativo alla qualità del cibo eael servizio: i voti più alti venivano dati nella situazione di totale visibilità. L'esperimento è stato ripetuto in altre condizioni e in diversi scenari, ma il risultato è stato sempre lo stesso. Le ragioni? Ai clienti piace (e rassicura) vedere come viene preparato il proprio cibo, quanta cura, attenzione e talento vengono messi. E, se gli chef possono vedere tutto il tempo le reazioni dei tavoli e avere un feedback in tempo reale, sono più motivati e lavorano meglio.
Insomma: aprite le cucine, chef!