A volte apprendere dal proprio passato, e riproporre in una veste nuova e funzionale, è la scelta vincente. Lo sta facendo Milano, che in questi ultimi anni sta riscoprendo il suo amore per i mercati coperti, luoghi spesso abbandonati a se stessi che oggi vengono ristrutturati e rivalorizzati per il loro valore enogastronomico ma anche per quello culturale.
La riscoperta del valore economico e sociale di un mercato popolare è un messaggio forte che la città da ai suoi abitanti. I mercati di Milano nel 2015 diventano quindi centri ricreativi, di aggregazione e di acquisto, ma soprattutto simboli di un'identità di quartiere e cittadina.
Mercato XXIV Maggio
Un grande intervento dell'anno scorso quello sul Mercato di Piazza XXIV Maggio. Chi frequentava la zona dei Navigli ricorda quelle botteghe all'aria aperte sacrificate su uno stretto lembo di strada, o peggio l'austero - per non dire ospedaliero - mercato coperto. In occasione di Expo Milano 2015 e dei lavori per la Nuova Darsena il Mercato è stato momentaneamente chiuso e riaperto a picco sull'acqua. Alle realtà già presenti si sono aggiunte diverse nuove eccellenze, come la Macelleria Popolare di Mangiari di Strada (nella foto).
Mercato di piazza Santa Maria del Suffragio
Nel 2013 la decisione di intervenire anche sul Mercato di Piazza Santa Maria del Suffragio, mercato comunale in zona Porta Vittoria che da tempo versava in una stato di degrado. I lavori sono quasi ultimati e dalla pagina Facebook del Panificio Davide Longoni leggiamo che presto ci saranno informazioni sulla data di inaugurazione. E a proposito: proprio nel nuovo mercato Longoni, celebre per il suo forno in Tiraboschi, aprirà un'altra sede con pane e pizze lievitate naturalmente.
Foto: Fb Davide Longoni
Mercato Lorenteggio
Un'altra piccola rivoluzione è quella di Lorenteggio e del suo Mercato in piedi dal 1954, che da pochissimo inaugurato con una nuova idea di fare aggregazione nel quartiere. I negozianti sono sempre gli stessi e insieme hanno dato vita al brand commerciale Giambellino D.O.P, inteso però come Di Origine Popolare: l'idea è quella di creare anche una carta dei valori, capace di guidare il consumatore nell'acquisto. Insieme al mercato è stato inaugurato anche il programma BarAcca, format culturale che ha il fine di organizzare e promuovere eventi di interesse sociale.
È stato uno dei luoghi più frequentati della primavera estate meneghina durante Expo 2015, e in molti temevano la sua prematura scomparsa dopo la fine dell'Esposizione. E invece il Mercato Metropolitano, che dal 1 novembre si chiama ufficialmente Mercato di Porta Genova, resterà aperto almeno - solo la parte coperta - fino a gennaio 2016. Per i mesi successivi si vedrà - d'altronde ricordiamo che dall'inizio l'avventura del mercato si profilava come temporanea. Gli ex magazzini della stazione di Porta Genova, così come il terreno, sono stati acquistati da un privato già un paio di anni fa.
Mercato del Duomo
E infine il Mercato del Duomo, un nuovo concetto di mercato al coperto dove fare spesa, pranzare o cenare, fermarsi per uno spuntino veloce. Sicuramente spazi diversi - quella della Galleria Vittorio Emanuele - e prezzi più alti di un normale mercato comunale, ma il tutto viene ripagato da un'alta qualità. Dentro c'è anche la bellissima realtà ristorativa di Spazio, il ristorante dei ragazzi usciti dalla Scuola di Alta Formazione Niko Romito.
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