Chef in prima linea. Sin dall'inizio del lockdown, abbiamo visto come il mondo della gastronomia si sia impegnato a sostegno dell'emergenza Coronavirus, con diverse iniziative solidali e attività benefiche.
Da Enrico Cerea, che ha deciso di aiutare la comunità bergamasca cucinando come volontario per il personale dell'ospedale da campo allestito nell'area fieristica della città orobica (qui la nostra intervista allo chef), a Franco Pepe, che ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundMe, per supportare l’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Mentre ci avviciniamo alla "fase 2", le iniziative solidali di chef e ristoranti si moltiplicano. Facciamo il punto qui di seguito.
Le iniziative di Massimo Bottura
Massimo Bottura, con l'inizio del lockdown, ha avviato una serie di dirette Instagram, Kitchen Quarantine. Ogni sera, alle 20.30, il tristellato cucina live da casa sua, assieme alla famiglia. E proprio durante una delle dirette ha lanciato un appello per raccogliere i fondi per donare un'ambulanza alla Croce Rossa di Modena. Sempre a Modena, lo chef dell'Osteria Francescana - assieme al suo staff - ha trascorso il giorno di Pasqua a cucinare per il personale medico.
Bottura, assieme alla moglie Lara Gilmore, è da sempre molto attivo e sensibile al tema della solidarietà e dell'inclusione. Ricordiamo, a questo proposito, i progetti di Food For Soul e i Refettori in tutto il mondo, che non si sono mai fermati. Qui il link per la raccolta fondi.
Un pane per Vicenza by Lorenzo Cogo
Lorenzo Cogo, chef di El Coq, una stella Mchelin, e del bar bistrot Garibaldi Vicenza, si è dato da fare con una bella iniziativa che prevede un "baratto solidale" nella sua città.
Si chiama Un pane per Vicenza il nuovo progetto benefico ed è lui stesso a spiegarlo sulla sua pagina Instagram: "A tutti coloro che si presenteranno all’ingresso del bar/bistrot Garibaldi nei giorni di martedì, giovedì e sabato, dalle 9.00 alle 12.00, verrà data una baguette da noi panificata in cambio di una donazione, un’offerta libera che verrà poi versata sul conto corrente dell'iniziativa "Vicenza Solidale”. In alternativa al denaro, tramite l’ormai dimenticato “baratto”, si potranno portare beni di prima necessità (uova, latte, riso, pasta, sughi, ecc), che verranno consegnati ai volontari di “Vicenza Sicura”. “Un pane per Vicenza” prenderà avvio con l’auspicio di dare un aiuto concreto a quanti, a causa del Coronavirus, stanno vivendo situazioni di grave difficoltà economica dovuta alla sospensione delle attività economiche che si riflette su tutta la popolazione ma sta esponendo le famiglie e le persone più fragili ad una situazione di forte crisi".
Food For Hope by Pandenus
Sulla piattaforma GoFoundMe Rebecca Arippol e Pandenus si uniscono per lanciare un'iniziativa benefica in favore della Croce Rossa Italiana. L'idea è di raccogliere i fondi per creare dei pasti confezionati da donare a chi ne ha più bisogno e a chi è più solo in questi questi difficili giorni di lockdown.
Trovate tutti i dettagli dell'iniziativa, che si chiama Food For Hope, a questo link. "Ogni box costa 15 euro (include primo, secondo, dolce, e acqua) e come obiettivo vorremmo raggiungere 30.000 euro, così da poter distribuire almeno 2.000 pasti", spiegano gli organizzatori. La raccolta fondi al momento ha superato i 4 mila euro.
Baronetto e gli chef di Torino cucinano per le comunità cittadine
Possiamo definirla una vera e propria "task force cittadina" quella che coinvolge i più importanti chef di Torino, impegnati a cucinare per gli ospiti delle comunità seguite dai Frati Minori e da Sant’Egidio.
L’iniziativa, ideata da Andrea Chiuni, executive chef del ristorante Tre Galline, e nata dalla volontà di regalare agli ospiti delle strutture un momento di gioia, è stata subito appoggiata da Matteo Baronetto, chef dello stellato Del Cambio, che ha coinvolto la sua brigata, invitando i colleghi della città sabauda a fare altrettanto.
La risposta non è tardata ad arrivare e, al momento, sono quattordici gli chef aderenti: oltre a Baronetto e Chiuni, anche Alessandro Mecca di Spazio 7, Dario Rista di Magazzino 52, Stefano Sforza di Opera, Danilo Pelliccia di Du Cesari, Miguel Bustinza di Vale un Perù, Fabrizio Tesse e Marco Miglioli di Ristorante Carignano, Giovanni Naviglia di Food Lab, Cesare Grandi de La Limonaia, Federico Zanasi di Condividere, Domenico Volgare di Fuzion, Lorenzo Careggio di Eragoffi. I pasti serviti sono 4.500 alla settimana. Intanto, sono arrivati anche i rinforzi alimentari, a seguito dell'appello lanciato da Baronetto alle aziende, affinché potessero donare prodotti o materie prime utili per la realizzazione delle portate.
Filippo La Mantia cucina per l'Ospedale Niguarda di Milano
Anche Filippo La Mantia, assieme alla sua brigata, non si è risparmiato. Il cuoco di origini siciliane si è impegnato a cucinare per il personale sanitario dell'Ospedale Niguarda di Milano.
Un gesto di supporto e di ringraziamento per chi è davvero sul fronte di questa emergenza Covid-19. "Attraverso il cibo speriamo di dare un po' di comfort a tutti quelli che oggi operano nel settore della sanità", ha raccontato sulla sua pagina Instagram, nel video che potete vedere qui sopra.
La cena sospesa di The Fork e Banco Alimentare
Un'altra iniziativa benefica, che in questo caso vede l'alleanza di The Fork e di Banco Alimentare Onlus, fondazione impegnata nella lotta allo spreco, alla povertà e all’esclusione sociale, attiva nella raccolta e nella distribuzione del cibo che altrimenti andrebbe buttato. Secondo Banco Alimentare Onlus, l’emergenza Covid ha portato a un aumento delle richieste del 40% a livello nazionale e la percentuale tenderà a crescere.
Ecco allora le due realtà insieme per un progetto solidale, che permette a tutti di donare una cena sospesa. Come funziona? Si può partecipare tramite l'app o il sito di The Fork, dove è possibile effettuare una donazione libera. Per il momento è stata raccolta una cifra equivalente a 530 mila pasti, con circa 600 messaggi di solidarietà, lasciati a titolo di recensione.