Il territorio e l'estetica, la tecnica e la creatività. Tutto questo - e molto di più - riesce a entrare nella cucina di Diego Rigotti. Classe 1984, nonostante la giovane età lo chef ha già conquistato una stella Michelin al Maso Franch, ristorante dell'omonimo relais a Giovo.
Da poco Rigotti è diventato anche executive chef di G Ristorante Italiano all'Hotel Golden Palace di Torino. E a breve un'altra avventura lo aspetta: il 7 e l'8 maggio volerà a Stoccolma per il Bocuse d'Or Europe. Rigotti ha vinto la selezione italiana a Sanremo in cui la giuria, presieduta da Giancarlo Perbellini, ha premiato la sua capacità di emozionare valorizzando il territorio.
A regalargli la vittoria il suo Merluzzo nero in crosta di guanciale e verza, con ostrica in gelatina di mela verde e ostrica, caviale, liquirizia e croccante di polenta e stracchino.
Ora lo chef si sta allenando all'Alma (Scuola Internazionale di Alta Cucina) con i due trainer Michael Magada e Luciano Tona: a Stoccolma dovrà competere con 20 chef da tutta Europa. In palio la partecipazione al Bocuse d'Or del 2015 a Lione: la più importante competizione enogastronomica mondiale, le Olimpiadi della cucina in cui si sfidano gli chef under 30.
La formazione di Rigotti passa da Gualtiero Marchesi ad Alfio Ghezzi, da Marc Veyrat a Carlo Cracco. Maestri d'eccezione da cui gli viene il rigore scrupoloso con cui costruisce i piatti. Anche un piatto dal nome semplice come Porchetta all'italiana nasconde schemi precisi e attenzione al dettaglio. Il gusto è al primo posto, ma non ci si deve dimenticare di appagare la vista: basta vedere un piatto come Merluzzo, ostriche e caviale (in copertina) per accorgersene.
Punto di partenza sempre i prodotti del "suo" Trentino: in Salmerino con salsa ai lamponi, sedano rapa e spuma di funghi ci sono tutti i profumi e i sapori della montagna.
Radici nel territorio che non esauriscono la voglia di sperimentare. In piatti creativi, ma sempre di grande equilibrio, come Impressionismo sottobosco (pistacchio di bronte, terra di cioccolato, biscotto areato al tè verde, gelato di ginepro selvatico).