Ci siamo cascati anche noi, quando ne abbiamo parlato una decina di giorni fa, e come noi molti altri: in realtà la miracolosa bottiglia che trasforma l'acqua in vino altro non è che una geniale azione di marketing.
Una bufala ideata per dare visibilità a un'organizzazione no profit americana: gli autori, infatti, sono i fondatori di Wine to Water, che da 10 anni organizza eventi benefici focalizzati sulla degustazione di vini, il cui ricavato è destinato alla creazione di pozzi in paesi in via di sviluppo.
"Il vero miracolo non è trasformare l'acqua in vino ma trasformare il vino in acqua": così il claim è stato rovesciato una volta che è stato svelato "l'inganno". Collegandosi ora al sito della Miracle Machine compare un video che spiega tutta l'iniziativa.
La notizia della Miracle Machine era comparsa sui maggiori food magazine e quotidiani italiani e stranieri, e aveva ovviamente colpito l'immaginario collettivo per le sue analogie con il miracolo religioso della trasformazione dell'acqua in vino. Niente vino fatto in casa in tre giorni, quindi, ma un modo per ripensare al marketing con un sorriso sulle labbra.