Dal 2014 ogni cucina potrà avere la propria stampante per cibo 3D, quasi fosse un elettrodomestico comune come un frigorifero o un microonde. Foodini, è una stampante 3D per alimenti che riproduce il cibo, anche quello più complicato come la pasta fresca (esempio i ravioli), che sarà presto alla portata di tutti, o almeno di chi vorrà pagare circa 1000 euro per avere in casa uno chef automatico.
Come funziona? All'interno vengono caricate delle capsule, composte da ingredienti garantiti naturali al 100%, che servono come base per hamburger, pizze, pasta fresca, cioccolato e biscotti. Sulle "ricette" potranno anche intervenire cuochi in carne e ossa, apportando modifiche e varianti dando a ogni stampa un tocco personale.
Uno degli aspetti più interessanti dello sviluppo di questa tecnologia riguarda le quantità: con Foodini è infatti possibile produrre porzioni anche molto abbondanti, senza fatica. Ecco perché, come ha dichiarato il cofondatore della start up spagnola che ha prodotto la stampante Lynette Kucsma, il target del prodotto sono i grandi ristoranti, oltre che le famiglie.
Si, famiglie, perchè uno degli obiettivi di Foodini è proprio quello di a quello di consentire a tutti, anche i più pigri, di creare dei cibi sani e naturali. Dopo aver formato il piatto, però, la cottura starà allo chef di casa o del ristorante: Foodini non è infatti capace di cuocere il cibo che ha creato.
Per guardare come funziona guardate il video della BBC qui sotto.
Via Indipendent