Nel centro di Roma si sta sviluppando negli ultimissimi tempi la voglia di tornare a fare una ristorazione con la “erre” maiuscola. E, in questo senso, La Quercia Osteria rientra perfettamente in un nuovo modo di rendere accattivante tutta quella parte di città da decenni appannaggio di turisti e di un'offerta gastronomica adeguata al mordi e fuggi di un pubblico senza troppe pretese.
In realtà, possiamo parlare di una novità a metà, dal momento che La Quercia Osteria, in piazza della Quercia appena dietro Campo de’ Fiori, è aperta da più di dieci anni. Ma è come se fosse risorta, un'Araba Fenice rinfrescata nel design e, soprattutto, nell’offerta gastronomica.
Gli ambienti, curati e contemporanei, non perdono l’occasione di ammiccare a un’antica osteria (e, di fatto, alcuni elementi lo sono proprio) e costituiscono il nuovo umile tempio di una cucina appagante, economicamente giusta e, soprattutto, di stagione. Di stagione per davvero.
Alla guida "spirituale" della cucina di La Quercia Osteria c’è Marco Gallotta, che ogni gourmet e gourmand romano conosce per il suo Primo al Pigneto, ristorante che tra i primi a Roma ha fatto muovere gli appassionati del buon cibo verso la periferia. Dopo la chiusura di Primo ormai qualche anno fa, Gallotta si è per così dire ritirato dalla cucina e si è rifugiato in campagna dove ha potuto consolidare sempre più il suo rapporto d’amore verso terra, ingredienti e, soprattutto, verso chi produce.
Ecco, La Quercia Osteria è il risultato della voglia tanto di rivalutare un luogo – il centro città - quanto di dare forza e voce a chi il piatto li compone davvero: contadini e allevatori.
La carta de La Quercia cambia in continuazione, a seconda di cosa i piccoli produttori contattati da Marco Gallotta possono offrire. La carne viene presa facendo a turnazione tra le migliori macellerie di Roma. Tutto non per dare una voce a chi non ce l’ha, come potrebbe essere un contadino, ma per dimostrare a tutti che quell’ingrediente è, a tutti gli effetti, custode di sapori cui non siamo quasi più abituati.
La frittata come antipasto è fatta con erbe dal sapore pieno e le uova di galline alimentate a canapa, che le rende ricche di oli fantastici. E poi imperdibili la pasta fresca, la trippa bianca e i cannelloni ricotta e orto, che cambiano ripieno vegetale a seconda della disponibilità de l’Orto di Clapi, azienda agricola che ammicca alla permacoltura.
I piatti ideati da Marco Gallotta con la collaborazione dello chef Paolo Sirianni sono ricette facili, comprensibili, che hanno come comune cardine il massimo della qualità della materia prima. Senza fronzoli né compromessi, Gallotta firma il suo piccolo ritorno nel mondo della ristorazione senza troppo rumore ma facendo un gran fracasso gustativo ogni volta che ci si porta la forchetta alla bocca. Soprattutto con la trippa, davvero fantastica.
Il proprietario, Andrea Monteforte, la sua nuova Osteria la vede così: “Siamo in una casa dove la ricerca e la passione del cuoco mettono in tavola la bontà dei sapori più semplici.” In un’atmosfera di tranquillità familiare, con uno sfogo sulla piazza che diventa coi suoi tavoli all'aperto respiro della piazza stessa, La Quercia Osteria non è solo l’alternativa valida quando non si sa che pesci prendere quando si è in centro a Roma. È, deve essere e siamo convinti che presto sarà un luogo da prima scelta. Perché sono loro i primi a puntare sulle prime scelte.