La vodka che conosciamo e che beviamo noi oggi risulta inodore, senza sapore. Infatti, è il distillato più “ giovane” della storia. Ma se la vodka è stata prodotta per la prima volta a fine ‘800, che cosa bevevano prima i russi? Senza dubbio gli Zar importavano grosse quantità di Cognac e Whiskey ma, se è vero che i russi sono molto orgogliosi delle loro radici, possibile che non avessero un distillato nazionale che facevano artigianalmente?
Si scopre così che prima della vodka i russi amavano bere un distillato che aveva il sapore del pane di segale, tradizionalmente presente sopra ogni tavola della nazione. Da qui il nome “bread-wine”, ossia pane di vino, oggi meglio conosciuto come Polugar che, letteralmente significa pane bruciato a metà. Il Polugar veniva prodotto ovunque, dalle case dei contadini più poveri fino alle distillerie private dei nobili. L’origine popolare di questo distillato faceva sì che questo venisse arricchito di bacche, frutta, erbe, radici e spezie, insomma tutto quello che la natura aveva da offrire. Nascono così le antenate delle prime “vodke aromatizzate”.
Nel 1895, una legge dello Zar Nikolai II introdusse il monopolio statale e, di conseguenza, vietò il Polugar, obbligando a utilizzare solamente alcol etilico rettificato per la produzione della vodka. Tutte le distillerie tradizionali vennero quindi distrutte e si iniziò a produrre alcol utilizzando solo tecnologie moderne, dimenticandosi le tecniche di produzione “popolari”. Ancora oggi, le leggi russe proibiscono la distillazione tradizionale dei cerali, ragion per cui il Polugar viene prodotto in Europa, nello specifico in Polonia, dove è stata ricreata una distilleria tradizionale russa. Il noto scrittore e storico della vodka russa, Boris Rodionov ritrovò una ricetta in un libro del XVIII secolo e, grazie alla sua famiglia, che desiderava portare nuovamente in auge i distillati russi tornò alla ribalta e oggi si ha la possibilità di provare la bevanda preferita dalla nobiltà russa di più di 250 anni fa.
Dal sapore del Polugar si notano delle influenze che oggi riscontriamo nella vodka ed è molto simile a quello del Rye Whiskey non invecchiato. Un gusto quindi molto complesso in cui si alternano fasi dolci e secche, con una lieve nota amara sul finale. I bartender russi a volte lo usano come sostituto nella preparazione del Manhattan o di alcuni Old Fashioned. Ideale anche per i sour o per la preparazione di Moscow Mule o Cosmopolitan. Il suo consumo più comune rimane nella sua versione liscia come distillato dopo pranzo nei ristoranti alla moda di Mosca e San Pietroburgo. Oltre al suo utilizzo come sostituto di altri alcolici più celebri per ricreare twist sui classici della mixology, sono molto interessanti le sue versioni aromatiche come coriandolo, pepe, aglio o anche ginepro e ciliegia.
In Italia venne importato per la prima volta da “Spirits of Indipendence” mentre, attualmente, è distribuito da OnestiGroup SpA in una decina di tipologie contro le venti che si possono trovare nel suo territorio di origine. La gamma Polugar è composta da due linee: una linea di degustazione per Connoiseurs e una linea per i bartender chiamata linea Mixology & Gastronomy. Per la gamma Connoiseurs viene distillato solo un tipo di cereale che si può godere nel gusto e sapore. Per la gamma Mixology & Gastronomy vengono aggiunti ingredienti naturali, menzionandoli nel nome e nell’etichetta, direttamente all’interno dell’alambicco di rame durante la terza distillazione. Entrambe la gamme vengono imbottigliate in bottiglie di vetro raffinato, riproducendo un copia della bottiglia personale della Regina Elisabetta risalente al 1745 e conservata al Museo Nazionale Russo.