Cosa lega l’arte al cibo? Entrambi nascono dallo studio e dalla ricerca sulla materia, da toccare, assaporare e osservare. E attraverso la tecnica, la materia si trasforma in qualcosa di bello, estetico ed edonistico che suscita emozione, ricordi e suggestioni.
Vi avevamo già parlato della zuppa pavese 2.0 creata dallo chef stellato Davide Oldani, rivisitazione in chiave gourmet - a base di brodo di pollo e verdure, passatelli, uovo barzotto e sfoglia di pane croccante - della ricetta tradizionale riconosciuta dalla Regione Lombardia come piatto storico.
La zuppa pavese 2.0 di Davide Oldani
Ma non è finita qui. Il piatto dello chef Oldani ha ispirato Stefano Bressani, "maestro delle stoffe", che ne ha fatto un'opera d'arte in tessuto.
Bressani ha una particolarissima tecnica, di sua invenzione, che gli permette di "interpretare" la ricetta gastronomica in un mix colorato e sgargiante di trama e ordito. Dopo questo primo esperimento riuscito, l'artista collaborerà nei prossimi mesi con Oldani per creare una collezione speciale ispirata ai piatti dello chef stellato di Cornaredo.
Gli Spaghettoni di Gragnano interpretati con i tessuti dall'artista Stefano Bressani
Artista originale e fuori dagli schemi, Bressani usa la sua "tavolozza di stoffe" per ricreare la propria visione della realtà. Dopo diverse esposizioni e collaborazioni internazionali, ha deciso di tornare in terra lombarda per esaltare i sapori e la materia prima della sua tradizione attraverso la sua arte contemporanea.
L'artista Stefano Bressani e una delle sue opere d'arte contemporanea in stoffa
“Dello chef del D’O mi ha stupito coerenza e rispetto della deontologia professionale - racconta Bressani - due caratteristiche che si stanno perdendo anche nel mondo dell’arte ma che mi appartengono profondamente. Prima di essere artisti, siamo persone a contatto con altre persone”.
Ad oggi le opere sono visionabilil su appuntamento nello galleria-studio dell'artista a Pavia.