Maestro dall'alta cucina italiana, Gualtiero Marchesi è uno degli chef famosi in tutto il mondo, che per primo ha creduto nell'associazione tra cibo e musica. Complice la moglie musicista e tre giovani nipoti concertisti, Marchesi ha fatto del binomio tra suggestioni musicali e culinarie una sorta di vera e propria filosofia.
Per questa ragione abbiamo proposto al grande chef, che presto inaugurerà un resort di lusso nel Novarese lasciando lo storico ristorante Albereta di Erbusco in Franciacorta, un gioco gastronomico-musicale: gli abbiamo chiesto quali piatti si possono associare a Giuseppe Verdi e alle sue opere.
Ecco cosa ci ha risposto ricordando che creare una ricetta equivale a scrivere in musica, e cucinare significa eseguire una ricetta esattamente come una partitura: «I sapori vanno letti e pregustati attraverso lo sguardo, forse addirittura solfeggiati», spiega Marchesi.
"L'Aida di Verdi mi fa venire in mente una Piramide. Come la mia piramide nera di riso Venere"
La Traviata - Panettone
Forse nessun altro dessert ha un portato simbolico e identitario forte come quello di questo dolce, emblema del Natale soprattutto nel Nord Italia.
«La mia è la cucina della verità, della forma e della materia. Questa frase è un pensiero complesso, ma come dico sempre anche molto semplice, infatti la complessità sta nelle cose semplici. Il panettone è puro e semplice nell’involucro, ma si può rivelare nell’interno opulento, ricco di esperienze, appassionato e timido. Mi ricorda La Traviata di Giuseppe Verdi: un’opera di grande importanza che riesce a unire passione e dolore, struggimento e amore».