Se fosse un viaggio sarebbe come l’iconica avventura narrata ne I Diari della Motocicletta. Un giovanissimo Ernesto Che Guevara e il suo amico Alberto Granado che partono dall’Argentina e arrivano fino a Miami, attraversando tutta l’America Latina e toccando luoghi magici come il deserto di Atacama, l’Amazzonia, il Machu Picchu.
Sono gli echi del viaggio che tutti vorrebbero potersi concedere una volta nella vita, ma che per il momento è più probabile fare a tavola, concedendosi una buona cena nei ristoranti che hanno portato nelle nostre città i sapori di chi conosce bene questi meravigliosi paesi. Perché lì ci è nato o perché è andato a “rubare con gli occhi” le ricette sul posto.
Dal Messico, fino alla “fine del mondo”, ecco gli indirizzi romani dove la cucina sudamericana è rispettata, ben eseguita e fa fare un viaggio alle papille gustative.
Cucina sudamericana a Roma: la lista dei ristoranti
La Cucaracha

Diana Beltran
Aperto dal 2002, è stata la prima avventura da solista di Diana Beltran, chef messicana originaria di Acapulco che gli spettatori dei programmi tv del Gambero Rosso conoscono bene. Siamo in zona Prati e l’atmosfera è colorata, grazie agli arredi arrivati proprio dal Messico. Qui la cucina è prevalentemente tex-mex e troviamo classici come le fajitas, le tostadas, le quesadillas, i tacos, i nachos e fra le specialità ci sono le Enchiladas, il Pollo al Chipotle e la Tampiqueña. La carne la fa da padrona, ma non mancano i piatti veg e a base di pesce.
La Cucaracha via Mocenigo 10, Roma
Maybu

Sempre a Prati, nel 2018 Diana Beltran ha aperto il suo secondo locale, Maybu, che è l’acronimo di margaritas y burritos, format pop che poi ha replicato al Centro Commerciale Maximo, sempre a Roma, e ancora a Torino. Formula più street food, quindi, perché si mangia rigorosamente con le mani, sorseggiando Margarita, il rinfrescante cocktail simbolo del Messico. Il menù prevede la possibilità di scegliere la propria tortilla e uno dei quattro tipi di carne (manzo, maiale, pollo o chorizo), oltre che i condimenti e le salse, più o meno piccanti a seconda dei gusti. A scelta del commensale anche se mangiarla aperta o arrotolata, ma anche optare per un più croccante taco. Non mancano le varianti veg, fra riso, fagioli neri o quinoa.
Maybu via Candia 113, Roma
Reserva
In pieno centro storico a Roma, un ristorante con l’ambizione di far fare un viaggio senza confini in Sudamerica, in un contesto elegante. Nasce nel luglio del 2019 da un’idea di tre soci (Alessandro Lisi, Giorgio Zancolla e Paulo Aires che è lo chef) che pensano a un tributo all’atmosfera e ai colori che dal Sudamerica portano ai Caraibi. In brigata, oltre ad Aires, cuochi di differenti nazionalità danno il loro contributo regionale, per cercare di comporre un mosaico latinoamericano, fra ingredienti e salse tipiche del Brasile, piccantezze messicane, delicatezze peruviane, asperità cilene, dolcezze colombiane. Lo stesso melting pot si ritrova nella carta dei cocktail, che supportano la proposta food in modo eccellente.
Reserva via del Pellegrino 163, Roma
Pacifico
Questo è un progetto che arriva da Milano e che ha portato nella Capitale non solo la cucina peruviana moderna, ma anche una grande attenzione alla miscelazione a base Pisco. Siamo all’interno di Palazzo Dama, un boutique hotel a due passi da Piazza del Popolo. Esteriormente le connessioni con il Perù sono poco riconoscibili, ma quando si assaggiano piatti come il ceviche si sente tutta la freschezza del Pacifico, con le note sferzanti tipiche della cucina peruviana. Il Pisco Bar è guidato dal bar manager Alessio Giovannesi, che segue la linea di tutto il brand Pacifico e ha costruito una carta tesa a esaltare il distillato tipico del Perù.
Pacifico lungotevere Arnaldo da Brescia 2, Roma
La Punta Expendio de Agave

Rimaniamo in Messico, ma ci spostiamo a Trastevere, dove Roberto Artusio e Cristian Bugiada hanno messo nel loro locale ispirato al paese degli Aztechi tutti i loro viaggi alla ricerca del tequila perfetto. Loro sono bartender e si sono concentrati soprattutto sulla selezione dei distillati a base di agave (tequila e mezcal in primis), che caratterizzano tutta la proposta beverage. La sorella di Cristian, Sara Bugiada, ha poi messo in pratica la medesima attenzione nella ricerca, anche della materia prima che si cerca originale o più aderente possibile all’originale. Il menù studiato per accompagnare bene i drink, senza sovrastarli. In carta soprattutto tacos e tostadas, rigorosamente fatte in casa, che diventano la base per accompagnamenti sia di mare che di terra.
La Punta Expendio de Agave via Santa Cecilia 8, Roma
Inka Chicken
Ancora Perù, ma siamo su una tipologia di cucina e di locale totalmente diversa. Possiamo dire che se Pacifico è un locale glamour, Inka è la “trattoria” peruviana di quartiere (anzi di tre quartieri, visto che ha sede a Castro Pretorio, a Testaccio e a Centocelle). È il punto di riferimento della comunità peruviana di Roma, nonché dell’ambasciata. I suoi sono piatti soprattutto di carne e ricette tradizionali come il Pollo a la Brasa, cotto in un vero forno peruviano. E ancora Anticuchos, Papa Rellena, Causa Rellena, l’immancabile Chicha Morada (una bevanda analcolica a base di mais viola) e un Pisco Sour per rendere tutto più allegro.
Inka Chicken via Palestro 32/A - via di Monte Testaccio 39 - via delle Palme 5, Roma
Carnal
Metti uno chef stellato con origini colombiane e fallo cucinare le ricette della sua tradizione, senza le sovrastrutture del fine dining. Ecco come nasce l’idea di Carnal – Morso Sabroso, l’insegna pop di Roy Caceres in zona Prati. Piatti di ispirazione sudamericana, mano dello chef perfettamente riconoscibile, possibilità di fare un menù degustazione da 6 a 10 Colpi Gustativi (dai 45 ai 65 euro). I piatti spaziano dai tacos, alle carni grigliate, al “pescado” fresco sia crudo che cotto. Un’ulteriore menzione la merita il delivery, perfezionato nelle varie chiusure causa covid. Le Box Illegal di Carnal vanno dalla carne pronta da cuocere al barbecue alla box Tacos da comporre a casa, fino alla box Pescado in cui piatti di crudo di pesce e crostacei giocano con abbinamenti e consistenze diverse.
Carnal via dei Gracchi 19, Roma
Ceibo – Empanadas
Questa è la storia di uno chef, Ernesto Teodoro Claps, nato in Argentina da genitori italiani. Cresce a Buenos Aires, diventa architetto e apre un agriturismo con cucina nell’entroterra argentino. Lì cucina italiano, ma la nostalgia del Belpaese si fa sentire e decide di riprovarci facendo l’inverso: aprire un ristorante argentino in Italia. Sceglie una formula easy, a tutte empanadas, il popolare street food di Buenos Aires, anche perché apre in piena zona rossa e serve qualcosa che viaggi agevolmente in delivery. Di carne, pesce, vegetariane e vegane, le empanadas di Ernesto possono essere Clasicas, Especiales o Gourmet. A questo si aggiunge la Cocina a disco, ovvero pietanze preparate con la tecnica di cottura argentina del disco, da mangiare comodamente seduti nel locale del Pigneto.
Ceibo via Bartolomeo Perestrello 35, Roma