Marche terra d'eccellenze enogastronomiche: dalle mele rosa dei Monti Sibillini al Mosciolo Selvatico di Portonovo, fino alla cicerchia di Serra De' Conti, questa regione è ricca di prodotti della terra e del mare molto apprezzati.
Tra queste prelibatezze tipiche marchigiane, forse la più particolare è il Lonzino di Fico, presidio Slow Food. Scopriamo assieme di cosa si tratta, come si mangia, dove si produce e dove si compra.
Lonzino di fico: cos'è
Si tratta di una sorta di "salame di fico": dell'insaccato ha infatti le sembianze e, nella sua versione più "pura" e tradizionale viene ricoperto all'esterno dalle foglie della pianta.
Per produrlo ci vogliono fichi Dottati oppure Brogiotti, seccati dopo il raccolto attorno a fine settembre, amalgamati ad altri ingredienti della tradizione povera contadina quali mandorle, piccoli pezzi di noce e semi di anice stellato.
Talvolta questi ingredienti vengono impastati con un po' di saba (mosto di uva sobbollito a lungo) o di mistrà (liquore ottenuto dalla macerazione di frutti di anice nell’alcol) e avvolti, come anticipato, in foglie di fico.
Com'è nato questo dolce semplice e delizioso? È facile da intuire: un tempo nelle campagne marchigiane, in particolare nella Vallesina, si coltivavano fichi in abbondanza e maturavano tutti insieme poco prima della vendemmia; i contadini hanno inventato, tra vari altri modi, questa tecnica per poterne conservare grandi quantità.
Il lonzino di fico, legato con un filo di spago o di lana, era in grado di durare tutto l’inverno, fino a primavera, accompagnando le merende di grandi e piccini.
Lonzino di fico: come si mangia
Il lonzino, tagliato a fettine non troppo sottili, alla vista si presenta come un impasto fine di fichi secchi macinati, con presenza di mandorle e noci. Tra le su caratteristiche un profumo intenso di frutta, con una nota avvolgente di anice, ed una consistenza morbida.
Servito con alcune gocce di saba è capace di far risaltare la sua dolcezza complessiva con note di caramello. È ottimo anche abbinato a un formaggio non molle, di media stagionatura, e a un calice di vino passito.
Lonzino di fico: dove si produce e dove si compra
Questo presidio Slow Food viene prodotto nella zona dei castelli di Jesi, nella Media Vallesina, in provincia di Ancona. Il lonzino di fico è sempre più raro ed è reperibile solo in alcuni negozi di primizie locali.
Essendo un piatto tradizionale della cucina contadina, ha rischiato per diverso tempo di scomparire.
Oggi il predisio lo tutela e tra gli obbiettivi ha quello di recuperare la coltivazione dei fichi in quelle zone, soprattutto di quelle varietà espulse dal mercato perché poco produttive e troppo delicate. Un progetto, avviato dai produttori in collaborazione con l'Assam Regione Marche, che ha previsto la realizzazione di un impianto di oltre duecento piante di fichi pronto ad entrare in produzione nei prossimi anni.
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