Una bella iniziativa firmata Lorenzo Cogo che ha lanciato la raccolta fondi solidale “Un pane per Vicenza”. Un’idea ancor più meritevole, visto che il “protagonista” è il pane, alimento semplice e sublime, che da sempre unisce le persone e i popoli.
La nostra intervista allo chef stellato vicentino Lorenzo Cogo del ristorante El Coq e del Garibaldi Vicenza.
Come nasce l’idea e quando siete partiti?
Siamo partiti martedì scorso, il 21 aprile. Erano diversi giorni che avevo contatti con i volontari di “Vicenza solidale”, progetto di sostegno ai cittadini attivato dal Comune di Vicenza in collaborazioni con la Caritas e la Croce Rossa. I volontari continuavano a segnalarmi che, in questo momento di crisi sanitaria ed economica, erano sempre di più le persone in condizione di difficoltà, così acuta da non potersi permettere “nemmeno un pezzo di pane”. E così è scattata la scintilla. Fare un pane buono, sano, accessibile a tutti e simbolo di coesione e solidarietà.
Perché ha scelto proprio il pane?
Perché è il primo alimento dell’uomo, è semplice, preparato con pochi ingredienti, sano e saziante. E poi è accessibile a tutti, sia a chi ha più possibilità economiche, sia a chi ne ha meno. E’ un alimento democratico e ricco di simboli, che rappresenta la solidarietà e la condivisione. Il pane, così semplice e umile, se preparato con passione e ingredienti di qualità diventa qualcosa di unico. Preparare il pane era il modo migliore per dare alla mia città il segnale che ero pronto ad aiutarla.
Come avviene la donazione?
La donazione può avvenire in due modi. Si fa un’offerta in denaro – dai 2 euro in su - e il ricavato viene versato a “Vicenza solidale”, che acquisterà cibo e il necessario per chi ha più bisogno. In alternativa, c’è il baratto: in cambio del pane, le persone portano generali alimentari che verranno donati ai bisognosi. In fondo, siamo in tempi di guerra, e il baratto è un modo semplice per raccogliere il cibo e i generi essenziali.
Quali sono i generi alimentari più richiesti?
In questo momento mancano soprattutto gli alimenti per la colazione e per iniziare la giornata. Stiamo raccogliendo marmellate, brioche e merende confezionate, con un occhio di riguardo ai bambini. Inoltre servono riso, legumi in scatola, sughi pronti. Ogni giorno pubblico sui miei social le tipologie di alimento più necessarie.
Come è preparato il suo pane?
Si parte da una biga a base di farina tipo 0, acqua e lievito birra, che matura 18 ore. Alle 5.30 del mattino reimpasto con farina e acqua, malto, sale e olio extravergine di oliva. L’impasto riposa poi un’altra mezz’ora e si formano le baguette, si fanno lievitare un’altra ora e si infornano a 190 gradi. Un processo di lavorazione che dura due giorni ma il risultato è un incrocio tra una baguette e una ciabatta, dal sapore tutto italiano. Grazie alla biga e alla lunga lievitazione, il pane risulta leggero e molto digeribile. Vorrei ringraziare il mulino Agugiaro & Figna che ha subito risposto al mio appello e mi ha donato le farine per preparare il “Pane per Vicenza”.
Quanto durerà l’iniziativa “Un pane per Vicenza”?
Almeno fino alla fine della quarantena dei ristoranti. Ma io ci sarò sempre per aiutare la mia città ogni volta che ce ne sarà bisogno.