Il 2016 sarà l'anno della rivincita, per il Sud e soprattutto per i giovani trentenni: sembra questo il trend delineato dalle prime anticipazioni della guida de L'Espresso, I Ristoranti d'Italia 2016.
Per la guida è Luca Abbruzzino, del ristorante stellato Antonio Abbruzzino (Catanzaro), il migliore giovane chef dell'anno.
Lo chef calabrese, anche finalista della S.Pellegrino Young Chef 2015, è uno dei volti del rinnovamento gastronomico calabrese quasi tutto in mano ai giovani talenti dell'alta cucina, come Caterina Ceraudo (Dattilo) o Gennaro di Pace (Osteria Porta del Vaglio).
Non a caso Luca Abbruzzino, insieme ad altri sette colleghi, fa parte di Cooking Soon, format importante che riunisce giovani chef calabresi per promuovere un territorio inesplorato, ma ricchissimo come la Calabria.
Ma la Calabria non è la sola regione del Sud ad essere rappresentata nella guida 2016: il premio alla carriera va al Don Alfonso, istituzione ristorativa italiana, prima che campana.
Il miglior pranzo, invece, è quello di Matteo Baronetto, chef de Il Cambio di Torino; Baronetto, storico braccio destro di Carlo Cracco, in un anno è riuscito a conquistare sia la città sabauda, che la critica gastronomica.
Nella foto: sulla destra Matteo Baronetto durante la cerimonia della Guida Michelin 2015, dove ha ricevuto la sua prima stella
Un nuova generazioni di chef dunque è alle porte per il direttore Enzo Vizzari, e il Sud inizia a fare la voce grossa.
Nell'articolo pubblicato da Repubblica che annuncia le anteprime della Guida de L'Espresso - che uscirà ufficialmente l'8 ottobre - si legge:
"(..) Oggi si può teorizzare un vero e proprio "affiancamento generazionale" da parte di una solida pattuglia di cuochi trentenni. Una generazione cresciuta dietro i grembiuli dei Soliti Noti e capace di ammaliare proprietari d'albergo e investitori facoltosi, oppure semplicemente di rientrare nel ristorante di famiglia per cambiarne (in meglio) il destino."
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