Pasticcerie e gelaterie cinesi, storiche, e nuovi indirizzi dove provare le novità in arrivo dall’Oriente: karaoke bar, swirl crepe, ice cream roll e bubble tea.
L’immagine di Chinatown è quella di fumosi ristoranti dove andare a caccia di anatre laccate alla Pechinese, scodelle di pho (noodles thailandesi) e dim sum. Si può andare oltre però, scoprendo storiche pasticcerie e gelaterie cinesi, o nuovi indirizzi amati dai giovani dove bere bubble tea, cantare al karaoke, mangiare ice cream roll o swirl crepe – proprio come in Cina e Giappone.
Se state cercando una via per l’Estremo Oriente, eccola qui: porta dall’altro lato del mondo, ma non indietro nel tempo.
Preparate i contanti e scendete a Canal Street con la Metropolitana, non serve altro
Crêpe japanese style
La tradizione francese delle crêpe incontra il Giappone, la farina di riso e l’amore per la cucina occidentale reinterpretata. Altro che arancia, Cointreau e zucchero a velo. Nei coni di crêpe ci può andare qualunque cosa – e con qualunque si intende sia dolce che salata.
Banana, panna montata e cioccolato, mirtilli e frutti rossi con lo yogurt, gelato e gusti un filo meno tradizionali come una intera NYCheesecake ai mirtilli, dei tartufi al thè matcha, e poi le versioni salate. Uova, per la colazione, una classica niçoise, un piatto di chicken teriyaki, salmone affumicato o costine di angus. Non c’è limite alla fantasia, per meno di 8$.
T-Swirl Crêpe | 2 Mott Street
Gelato cinese
Secondo loro, hanno inventato anche il gelato: parliamo dei cinesi. O almeno dicono così alla Original Chinatown Ice Cream Factory, da 28 anni gelateria di quartiere a gestione familiare. Caffè, pistacchio, menta, fragola… i gusti normali ci sono tutti, ma non si viene qui per quello. Da provare ci sono avocado, zenzero, fagioli rossi, wasabi, o sorbetti a lychee e longan. Per fare il local, aggiungere topping di orsetti gommosi.
The Original Chinatown Ice Cream Factory | 65 Bayard Street
Cantare al karaoke in Chinatown (con un drink)
Mezzo bar, mezza sala per karaoke, dove alla canzoni in mandarino si alternano classici anni Ottanta e pop contemporaneo. Scegli la canzone, la comunichi al dj e quando senti chiamare il tuo nome è il tuo turno, e puoi salire sul palco per il karaoke!
L’happy hour pomeridiano è perfetto per gli earlybirds dell’aperitivo, qui si va per bere, ma se si ha proprio fame, la cucina mixa le due tradizioni dei quartieri limitrofi: Cina e Italia.
Asia Roma | 40 Mulberry Street
Rollare il gelato
Direttamente dalle strade di Bankok, Thailandia, l’ice cream roll è sbarcato anche a Chinatownm, New York. Si è visto in molti video su You-Tube: un piano rotondo refrigerato su cui gelatai molto particolari rovesciano la base della crema e la spatolano per incorporare gli altri ingredienti con cui viene aromatizzata (frutta, cioccolato, thè matcha). Lavorano il tutto velocemente, mentre il liquido diventa gelato, senza aggiungere emulsionanti o grassi – non servono, ma il risultato è estremamente setoso. Poi lo appiattiscono e lo arrotolano in un ricciolo.
Voilà, il gelato è pronto per essere infilato rotolino dopo rotolino in una coppetta classica, decorato con altri topping e un cucchiaino. I gusti? Americani quanto Oreo, burro di arachidi e KeyLime Pie. Quando vedete la fila, siete arrivati, ma a 7$ oltre allo spettacolo, il gelato vale la cifra.
10Below | 10 Mott Street
Un sorso di thè freddo – e di bolle
Larghe cannucce e palle di tapioca da aspirare insieme a thè freddo o caffè. È il bubble tea, streetdrink più popolare dell’Asia – e di Chinatown. Ci si mette in coda, come sempre a NYC per accaparrarsi un buon prodotto.
KungFu Tea è una catena, e offre tantissime possibilità di gusti, livello di zucchero e oltre alle bolle di tapioca si possono aggiungere fagioli rossi, azuki e jelly.
KungFu Tea | 234 Canal Street
La boutique delle bacchette cinesi
Un negozio completamente specializzato in bacchette cinesi. Ce ne sono di tutte le forme, prezzi, con cofanetti regalo, servizi interi, potatili con astucci, montabili, in plastica per bambini… Tanti anche i reggi bacchette da mettere in tavola. Il posto giusto per trovare le proprie, da quelle da pochi dollari alle bacchette più preziose.
YunHong Chopsticks | 50 Mott Street
Una fetta di torta, al vapore
Scordarsi la pasticceria francese, quella italiana, il baking anglosassone: la pasticceria cinese è diversa. Non è un’importazione occidentale, ma una scuola a sé con radici lontane. Le torte sono sofficissime, con un misto di farina di riso, i bun dolci anche se ospitano farciture salate come pezzetti di maiale o formaggio. Cotti al forno o al vapore, qui si trovano panini semplici, altri al vapore ripieni di carne, di sesamo nero dolce o di fagioli rossi, e poi giganteschi mochi di farina di riso cotti al vapore e poi fritti.
A poco più di un dollaro l’uno, si può davvero sperimentare.
Tai Pan Bakery | 194 Canal Street
Oltre il tofu, carne, pollo, pesce vegani
Altro che maiale e pollo, qui la cucina è strettamente vegetariana e lo chef Dong la pratica da quasi cinquant’anni, ed è anche kosher. Non si ha nostalgia della carne però quando si esce, e pensare che si mangerà tofu è davvero riduttivo. Pollo vegano, pesce vegano, dalla carne ai gamberetti, tutto 100% vegetale.
Da provare – a partire da un paio di dollari ai 15 di una zuppa per quattro persone. Si mangia bene, con poco, e si scopre davvero qualcosa di diverso.
Buddha Bodai | 5 Mott Street