E se il trattore si guidasse da solo, se le api fossero robot in grado di impollinare i fiori, se le mucche si nutrissero da remoto controllate dallo smartphone?
L'AZIENDA AGRICOLA DEL FUTURO
In un futuro molto vicino tra i campi di mais, nei vigneti, nelle stalle e tra alveari e meleti, la presenza umana potrebbe non essere più richiesta. Mettendo insieme scienza e tecnica, macchinari intelligenti, guida senza conducente, droni, ma anche agronomia, studio dei cambiamenti climatici e un database di informazioni immenso, ecco servita l'azienda agricola del futuro. Dove rigorosamente manca l'uomo, o meglio, non compare più l'agricoltore a passeggio tra i campi, a controllare che l'uva maturi, a dar da mangiare ai suoi animali.
Il cibo che mangeremo nascerà in autonomia: è l'era del robot in fattoria. Il futuro peraltro è già qui: la Silicon Valley da tempo ha iniziato a investire risorse e lavoro nel progettare servizi e strumenti intelligenti per nutrire il Pianeta. Già alcune soluzioni vengono applicate da grandi aziende agricole americane, ma ora i tempi sono maturi per l'arrivo delle produzioni automatizzate anche per le aziende più piccole, e anche per Europa e Asia.
Un trattore che si guida da sé
Foto: ©modernfarmer.com
Un robot-trattore in grado di seminare piantine nei campi, dopo averli arati e aver preparato il terreno. Esiste già: ha una precisione pari a quella della mano umana, e può piantare i semi anche a un centimetro l'uno dall'altro.
In Oregon, per esempio, per piantare i semi di frumento che produrranno la Manitoba, non si vedono più trattori guidati da umani. Ma il lavoro del self-driving tractor non si ferma lì: grazie ai suoi sensori e a quelli piantati poi nel terreno, è possibile sapere sempre qual è il grado di umidità e capire se è il caso di annaffiarlo o proteggerlo, così come una mini-stazione meteo analizza previsioni e situazione atmosferica per predire l'andamento del raccolto.
Dove si trova il coltivatore? In ufficio, a controllare tutto davanti a un monitor, o a occuparsi di altro, mentre un'applicazione segnala gli eventuali momenti di crisi e i luoghi in cui intervenire repentinamente, controllata direttamente dal suo smartphone.
Dal braccio meccanico al drone
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Il robot- fattore, o robot-trattore, è in grado di raccogliere le olive, vendemmiare, cogliere frutti di ogni genere. Esiste una tecnologia specializzata in raccolta delle fragole, un robot a 14 braccia sviluppato in California, ma ci sono esemplari che possono anche raccogliere le arance, dissodare le patate dal terreno. Lavorano giorno e notte, anche al buio.
I droni intanto sorvolano le colture, registrano immagini, studiano la conformazione del territorio, irrorano il fertilizzante nei punti precisi in cui questo è richiesto. Grazie a un controllo da remoto intelligente, organizzato e pronto a segnalare anomalie. Ma altrettanto programmato per raccogliere dati salienti sul terreno e sui numeri raccolti: quale fazzoletto di terra è più fertile? Che resa ha il mio frutteto?
Mucche da latte senza intervento umano
Non solo sistemi automatizzati per la mungitura, ormai abbastanza comuni tra gli allevatori e nelle industrie casearie: oggi le mucche da latte vengono monitorate costantemente grazie al cosiddetto "moo monitor". Un collare che misura temperatura, cibo mangiato, peso, produzione di latte quotidiana, ma anche periodo fertile dell'animale. In Irlanda e Galles vengono ormai usati comunemente per gli allevamenti. Dairy Master per esempio ne produce un esemplare collegato a una app che richiama le mucche a seconda del loro numero e ne presenta una scheda dettagliata e aggiornata 24 ore su 24. L'alternativa, sono le cosiddette pillole per mucche: strumenti intelligenti che se ingeriti grazie ai loro sensori possono raccogliere informazioni sulla salute dell'animale e sulle sue condizioni fisiche.
I robot più piccoli, come le api
Dall'infinitamente grande, per disossare il terreno senza autista, al robot più piccolo: è il robot-ape, chiamato Robobee, un progetto accademico di Harvard di robotica miniaturizzata.
Le piccole api-robot possono impollinare interi campi di piante e fiori, raccogliere dati meteorologici, andare a scovare animali persi, registrare immagini in caso di disastri ambientali. Da soli o in sciami.