“Posso offrirti un caffè”? Oltre che un rito per iniziare la giornata o per concludere un pasto, in Italia il caffè è un gesto che può esprimere tante cose: il desiderio di fermarsi a parlare, un modo per ringraziare, persino per fare pace. E se questo linguaggio ‘non verbale’ è molto diffuso, il modo in cui si beve il caffè varia molto nelle diverse parti d’Italia.
Proprio per rendere omaggio alla diversità e alla ricchezza della cultura italiana del caffè, Nespresso ha appena lanciato due nuovi ristretti in edizione limitata, Tribute to Milano e Tribute to Palermo, che si ispirano alle atmosfere così diverse di queste due città.
Prendete Milano. La città più cosmopolita d’Italia, la città degli affari, della moda e del design. Ritmi veloci, gente che va e che viene. Una città indaffarata ma bella, caotica ma elegante.
Ne abbiamo parlato con Chiara Maci, food blogger e ‘madrina’ di queste due nuovi Grand Cru Nespresso: “Io sono campana, anche se ho scelto di vivere a Milano perché mi piace, è una città che ti sorprende, qui riesci a trovare luoghi che improvvisamente ti proiettano in un una dimensione totalmente diversa da quella che in cui eri immersa un attimo prima”.
E come si beve il caffè a Milano?: “Velocemente” risponde. “Il che non vuol dire necessariamente in modo frettoloso. Si beve al banco, a volte i bar non hanno nemmeno i tavolini, tanto non servirebbero. Molte persone lo chiedono lungo, macchiato, in crema… Il caffè ha comunque un sapore delicato”.
E a Palermo? Questa città al centro del Mediterraneo, con la sua storia ricca di influenze bizantine, arabe, normanne e spagnole, una città così piena di vita e di emozioni… “Ci sono proprio andata proprio di recente. Qui il caffè è stato a lungo un rito tutto maschile”, racconta Chiara. “Erano gli uomini a fermarsi nei bar, a sedersi ai tavolini per parlare, salutarsi, rinsaldare i legami… davanti a un caffè, appunto. Un caffè che qui è più forte che a Milano” prosegue, “e spesso e volentieri viene bevuto amaro. Ha un sapore molto intenso, intenso come questa città piena di luce e di colori”.
GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE E STYLING
Massimiliano Marchesi, coffee ambassador Nespresso per l’Italia, introduce così la degustazione dei due nuovi Grand Cru.
Tribute to Milano
“Al naso il caffè svela un aroma intenso con un tocco di eleganza. La crema chiara, color noce, indica una tostatura moderata. Al palato la texture setosa bilanciata da una nota acidula. La sua persistenza è lunga, non particolarmente amara”. Prosegue Marchesi: “La composizione è 80% Arabica (dalla Colombia - che gli dona la nota fresca – e dal Costa Rica – il tocco di morbidezza). Il restante 20% è Robusta dal Guatemala, necessaria per dare intensità e persistenza. E’ un caffè raffinato, equilibrato, dolce, con note di frutta e di cereali”.
Il consiglio di styling di Chiara Maci: “Lo servirei in un bicchierino di vetro semplice, cilindrico. Magari macchiato, con qualche chicco di caffè appoggiato sul tavolo. Insomma, elegante ed essenziale”.

Tribute to Palermo
“Al naso rivela note di cioccolato fondente e di cacao e le note speziate del pepe e della noce moscata”, dice Marchesi. “La crema è scura perchè tostato ad alta intensità: è la prima volta che un Gran Cru Nespresso proviene da miscele da caffè africani a lunga tostatura. Infatti è al 50% è Arabica dall’Etiopia e dall’Uganda, al 50% Robusta premium dall’Uganda. Al gusto rivela una texture vellutata e offre un piacere di degustazione intenso, con sentori di frutta essiccata E’ molto amaro ma con una nota dolce, è morbido e ha un contenuto di caffeina più elevato rispetto a Tribute to Milano”.
Il consiglio di styling di Chiara Maci: “Servitelo in una tazzina di ceramica di Caltagirone, coloratissima. Oppure usatelo per fare una granita di caffè da gustare in un bicchiere cesellato old style”.