Negli ultimi anni la scena birraia, in Italia, si è evoluta moltissimo. Sono aumentati i birrifici, e contestualmente è cresciuta la loro qualità, ma anche la loro esposizione mediatica. Molto lavoro è stato fatto sull'utilizzo di ingredienti locali: cereali come orzo e segale, frutta autoctona, spezie a km 0. E ora è nata la prima coltivazione ufficiale di luppolo in Italia.
La coltivazione, che si trova a Modena, è frutto del lavoro portato avanti dai ragazzi della Italian Hops Company. La startup, fondata l'anno scorso da quattro ragazzi della città, è riuscita a ottenere il riconoscimento del Ministero dell'Agricoltura: il primo passo per la commercializzazione di varietà autoctone italiane.
Fino ad adesso, infatti, diversi birrifici avevano prodotto edizioni "100% italiane" in cui si utilizzava un luppolo nostrano. Ma la produzione era limitata all'ambito del birrifici e non permetteva la vendita ad altre realtà. Quella dell'Italian Hops Company all'interno dell'azienda agricola Re Laurino di Cognento, invece, è la prima ufficiale, che da settembre comincerà a vendere ad altri birrifici i luppoli - americani - di propria coltivazione.
L'hopfengarten (giardino del luppolo) misura due ettari, è coltivato con tecniche definite "sostenibili", e comprende 9 varietà di luppolo (Bravo, Cascade, Nugget, Willamette, Chinook, Crystal, Centennial) oltre a qualche varietà sperimentale.