Niko Romito è proprio come te lo aspetti: pacato, diretto, fortissimo quando esprime le sue idee. La terza stella Michelin lo ha portato nell'olimpo degli chef italiani, ma soprattutto ha dato risonanza alla sua cucina e ai suoi progetti: il ristorante Reale, Casadonna e Niko Formazione prima, Unforketable poi, che in comune hanno la voglia di dare lustro a un territorio lontano dai soliti circuiti della cucina gourmet.
"La cucina è lusso", afferma Romito durante il suo intervento a Identità Golose 2014: "Deve essere lusso. Dietro questo lavoro ci sono i ragazzi, lo studio degli ingredienti, la dedizione, e questo ha un costo. La cucina è un lusso bello, però, quello che ci ha fatto conoscere nel mondo. È l'eccellenza che vende un territorio". E il suo territorio - l'Abruzzo e Castel di Sangro - è sicuramente diventato celebre grazie al coraggio di Romito e di sua sorella Cristiana. "Ci vuole coraggio nell'alta ristorazione: abbiamo aperto Casadonna in una location poco centrale, ma credevo in quel progetto e soprattutto nella formazione dei più giovani".
Terza stella Michelin: come ha vissuto quest'anno pieno di riconoscimenti?
L'ho vissuto con un grande entusiasmo. È stato un periodo veramente pieno, con una serie di eventi uno dietro l'altro: prima la Stella poi la presentazione del progetto Unforketable. La terza stella ci ha preso e ci ha catapultato nel mondo, e con tutto quello che avevamo fatto fino a quel momento: Niko Formazione, Casadonna e il lavoro fatto in un territorio che forse qualcuno neanche conosceva prima. E poi la soddisfazione di prendere tre stelle in 6 anni dal nulla è davvero grande, abbiamo ricevuto molti attestati di stima, anche dal web.
Come crede che si leghino web e alta cucina in questo momento?
Credo sempre di più che il web sia una diffusione di veri contenuti, a differenza della televisione, il web riesce a dare una fotografia, uno spaccato della cucina italiana contemporanea. Se guardo la televisione vedo solo padelle che si bruciano, ma non vedo contenuti: il web in questo senso per il nostro lavoro è senz'altro il futuro.
Come nasce il progetto Unforketable?
Unforketable nasce nel 2007, non è quindi un'idea degli ultimi anni. Piano piano è stata sviluppata e aggiustata, e abbiamo capito in che direzione andare. Unforketable è la mia idea di cucina per la casa, semplice, diversa da quella gourmet.
Come mai questa predilezione per il linguaggio video?
È il linguaggio più chiaro ed esplicito, riesce a raccontare dall'inizio alla fine la trasformazione della materia prima e poi riesce ad essere memorizzato meglio. Unforketable utilizza proprio questo linguaggio per far sì che le ricette siano fissate nella memoria di chi guarda.
"L'eccellenza vende il territorio": come si vende la cucina italiana all'estero?
Si esporta con l'eccellenza appunto; per me l'alta cucina è lusso, c'è dietro tanto lavoro e tanto personale specializzato. Il made in Italy e l'alta gastronomia si portano fuori dai confini con un sistema organizzato fra produttori, grandi partner e chef. Tutto deve essere fatto però con una visione, e con il grande credo che il nostro lavoro è importante. L'italia in questo momento sta facendo un lavoro incredibile, ma dobbiamo crederci di più e credere soprattutto di più anche nelle tradizione, mettendo ogni tanto da parte le tendenze. Bisogna assolutamente fare lavoro di squadra: un paese cambia quando cambiano tutti, non quando cambia una persona sola.