Nell'ultimo anno la parola crudismo è rimbalzata un po' dappertutto. Evocando, nella maggior parte di noi, un triste pasto a base di carote e ravanelli crudi, sgranocchiati avvolti in foglioline di spinaci. Ma la dieta crudista è decisamente più complessa di così.
Prima di tutto, non bisogna confonderla con la cucina vegana. Una mousse di tofu e cioccolato addolcita con succo di agave, ad esempio, è un dessert vegano e - apparentemente - non cotto. Ma il tofu si ottiene bollendo il latte di soia, e per fare il cioccolato i semi di cacao vengono arrostiti. Di conseguenza non è crudista.
Perché nutrirsi così, direte voi? Mangiare gli alimenti crudi preserva le loro proprietà nutritive (enzimi, minerali, acqua, vitamine) e dà la stessa quantità di energia - con meno calorie - di un'alimentazione non crudista. Presentata come la dieta più nuova e rivoluzionaria, è in realtà la più antica della terra, quella che facevano gli uomini preistorici prima della scoperta del fuoco. Contemporaneamente si è sviluppata la dieta Paleo, che però non ha scalfito il primato del crudismo vegano. Non pensate solo a insalate, però: la cucina crudista vegana si è evoluta fino a presentare piatti come spaghetti di daikon con pesto di basilico, polpette e hamburger di verdure e frutta secca e perfino dessert.
Un dessert crudista vegano goloso? Gelato alla banana, facilissimo da fare: può essere preparato in pochi minuti frullando una banana precedentemente congelata nel freezer.
Curiosi di provarla? Per cominciare avrete sicuramente bisogno di tre strumenti: un frullatore, un estrattore di succhi a freddo, un disidratatore. E tanta pazienza, ovviamente.