Quando il magazine Thrillist ha fatto la classifica delle 18 città al mondo dove si mangia meglio, ha messo una sola italiana in lista: Bologna. Un secondo posto che il capoluogo emiliano, nell'ultimo anno, ha dimostrato di meritarsi. Non adagiandosi sulla sua (gloriosa) tradizione, e proponendo formule ristorative nuove e fresche. Un esempio: le Serre dei Giardini Margherita, che quest'estate sono diventate uno splendido spazio fiorito e multi-funzionale dove prendersi una granita, pranzare, fare il brunch o bere un cocktail.
Fine Dining Lovers ha selezionato nove nuove aperture di Bologna dove mangiare nel 2015. Senza pretesa di completezza ed esaustività: divertitevi a provarle ma anche a trovarne di nuove, girando sotto i portici e tra i vicoli medievali de La Rossa, La Dotta, La Grassa. Ormai ogni angolo potrebbe nascondere una nuova, entusiasmante apertura.
Porchetta e provola affumicata. Ricotta di bufala, broccoli e alici cantabriche. Da asporto o da mangiare in loco. Ordinatela come preferite, ma non perdetevi la pizza di 'O Fiore Mio, che da Faenza è arrivata nel centro storico di Bologna con le sue pizze al taglio, lunghe lievitazioni e ingredienti ultra-selezionati.
'O Fiore Mio, Piazza Malpighi 8
Immagine: Mondo del Gusto
Lo storico Mercato di Mezzo di Bologna è stato portato a nuova vita unendo protagonisti d'eccezione della scena gastronomica bolognese. Ci trovate un healthy corner con centrifugati, insalate e macedonie, uno spazio dedicato al pesce, il pane "appenninico" del Forno Calzolari e RoManzo, con le carni della Macelleria Zivieri.
Mercato di Mezzo, via Clavature 12
L’eccellenza delle carni internazionali, dall’agnello scozzese al maialino lettone, cucinate con grande sapienza e accompagnate da sei spine, a rotazione, di birre artigianali. La formula del Red Brick è semplice ma efficace, e il rapporto qualità-prezzo davvero ottimo.
Red Brick, via Frassinago 2/c
I cocktail originali, e la bravura del mixologist-showman, gli hanno garantito immediata notorietà. Ma da Casa Minghetti vale la pena andare per il brunch, o per un pranzetto leggero. Arredamento ecletticamente "casalingo".
Casa Minghetti, Piazza Minghetti 1/a
Dopo anni di chiusura, lo storico bistrot bolognese ha riaperto. Con una proposta più mediterranea e «aggiornata», come gli Spaghetti alla chitarra con cime di rapa e salsicce o le Lasagne alla bolognese gluten free. Aperto da colazione a sera, con un bel menù di dolci.
Rosa Rose Bistrot, via Clavature 18/b
Il pub di Firenze è stato il primo pub italiano del celeberrimo birrificio di Edimburgo, ma ora anche Bologna ha il suo BrewDog Bar. Birre del marchio ma anche proposte internazionali, sia in bottiglia che alla spina, e una buona scelta di piatti - da provare quelli vegani.
BrewDog Bar, Via San Valentino 2G
Seguendo la scia di rinnovamento dei mercati storici, a quello delle Erbe sono spuntate diverse proposte ristorative. Il Banco 32 è un bel bistrot di pesce da provare per l’aperitivo, tra ostriche, fritti e bollicine.
Banco 32, via Ugo Bassi 23 c/o Mercato delle Erbe
Immagine: A Pranzo Con Bea
Marco Fadiga ha chiuso lo storico bistrot, ma raddoppiato la sua proposta: da una parte un’osteria di pesce, dall’altra il piccolissimo (18 coperti) Noir. Punto di forza, come sempre, i crostacei (aragoste in primis, rimane in carta lo storico Mac Lobster), i crudi di pesce e la scelta di champagne.
Noir, Piazza dei Tribunali 6
Ancora Mercato delle Erbe, ancora un locale dalla proposta semplice ma multi-funzionale. Un bar, un take away vegetariano, un banco alimentari, un forno per pizza e un vero e proprio ristorante. Bonus: arredamento deliziosamente Sixties.
Altro?, via Ugo Bassi 23 c/o Mercato delle Erbe