Con la fine del 2018 e l'inizio del 2019 il mondo dell'alta ristorazione nostrana ha già dimostrato i primi fermenti.
Tra cambiamenti inaspettati, interessanti nuove aperture e consulenze da tenere d'occhio, è il caso di cominciare a farsi qualche appunto e capire quali saranno i ristoranti gourmet da provare nel corso del nuovo anno.
E se Antonino Cannavacciuolo, come ha raccontato a Repubblica, è al lavoro su un altro bistrot a Torino (oltre ad essere intenzionato ad aprire a Vico Equense), noi partiamo per un viaggio tra Lombardia, Toscana e Campania: ecco le novità dell'alta cucina italiana da non farsi sfuggire.
Il bollettino degli chef di inizio 2019
Nicola Gronchi a Villa Grey
Lo chef stellato toscano Nicola Gronchi lascia il Bistrot della famiglia Vaiani ma resta a Forte dei Marmi. Sarà infatti lo chef di Villa Grey, storica dimora con stabilimento balneare privato. L'inaugurazione del nuovo ristorante è prevista per il mese di maggio.
Massimo Pisati apre La Cucina
Dopo aver lavorato per anni al Savini e all'Osteria dei Binari di Milano, lo chef Massimo Pisati ha girato il mondo, tra Spagna, Turchia, Giappone e Stati Uniti (dov'è stato executive chef in grandi hotel di Las Vegas e San Diego). Ora ritorna nel capoluogo lombardo ed apre in via Ghisleri Massimo Pisati La Cucina, un ristorante attento al design con un menu che alterna classici e piatti innovativi.
Marco Rispo a Le Trabe Tenuta Capodifiume
Dopo l'addio di Peppe Stanzione, Marco Rispo, che vanta nel curriculum esperienze al Don Alfonso 1890 e, soprattutto, a Il Piccolo Lago di Marco Sacco, è il nuovo chef de Le Trabe Tenuta Capodifiume. Lo splendido ristorante stellato di Capaccio, Paestum, è il luogo perfetto per lo chef, nato a Napoli, per proporre due tipi di menu: uno legato alla tradizione ed uno più innovativo.
Il menu di Pasquale Palamaro all'Archivio Storico
L'Archivio Storico di Napoli, ristorante del Vomero che omaggia la storia borbonica - con sale dedicate a Carlo, Ferdinando I, Francesco I ed altri sovrani delle Due Sicilie -, si è avvalso della consulenza di Pasquale Palamaro del ristorante Indaco, che si trova sull'isola di Ischia. Lo chef stellato ha così realizzato un menu ispirato alla cucina napoletana di corte composto da due zuppe, quattro antipasti, cinque primi, sei secondi e quattro dolci a cui si aggiungono due menu degustazione.
Enrico Bartolini consulente al Montana Lodge&Spa
Dopo aver conquistato la sesta stella Michelin, Enrico Bartolini non si ferma e arriva in Valle d'Aosta. Lo chef coordina l'impostazione della proposta gastronomica del Montana Lodge&Spa de La Thuile. A Marco Locatelli, che continuerà a dirigere il Casual di Bergamo, la supervisione del servizio e della gestione, mentre l'operatività resta in capo allo staff già esistente.
Franco Aliberti al Tre Cristi
Con la fine del 2018 abbiamo visto arrivare Franco Aliberti, direttamente dalla stella de La Preséf, al Tre Cristi di Milano. Se non l'avete ancora fatto, questo è certamente uno degli indirizzi da provare nel 2019.