È frizzantina e raffinata l’aria di primavera, come le nuove aperture a Milano: una collezione di indirizzi tutti da provare, tra ristoranti, pizzerie e pasticcerie. La bella stagione porta con sé inediti connubi tra cucina e moda, ma anche raddoppi di insegne di successo, celebri traslochi e annunci importanti, a partire da quello di Langosteria, il brand fondato a Milano nel 2007 da Enrico Buonocore, che ha reso nota l’apertura di una nuova location meneghina entro la fine del 2025, all’interno di Palazzo Fendi. In attesa di conoscere da vicino gli sviluppi futuri della scena gastronomica cittadina, ecco le nuove aperture da provare nella primavera 2025 a Milano.
Ristoranti a Milano: le nuove aperture della primavera 2025
DaV by da Vittorio Louis Vuitton
L’avevamo annunciata come una delle aperture più attese della stagione e ora ci siamo. In via Montenapoleone 2, all’inizio di aprile, debutta il primo ristorante griffato Louis Vuitton in Italia. La nota maison di moda ha affidato la cucina al Gruppo Da Vittorio della famiglia Cerea, storica protagonista della scena gastronomica italiana (e non solo), che a Brusaporto, in provincia di Bergamo, vanta tre stelle Michelin. Ecco allora che il 4 aprile inaugurerà Da Vittorio Cafè Louis Vuitton (il secondo in Italia dopo Taormina, dove è già presente come attività stagionale), mentre l’8 aprile apriranno le porte di DaV by da Vittorio Louis Vuitton. Se il primo è il caffè bistrot del noto fashion brand, dove assaporare celebri signature come il Croque Monsieur, il secondo si rifà al format consolidato del casual dining firmato Cerea (una formula simile al DaV Milano di CityLife): uno spazio curato e accogliente, con un servizio attento ma non formale. Un luogo dove non mancheranno piatti iconici come i mitici Paccheri alla Da Vittorio, ma anche interpretazioni di ricette della tradizione in chiave Louis Vuitton. Molte delle impeccabili creazioni gastronomiche dei Cerea, infatti, prenderanno la forma del celebre monogramma della casa di moda. Alla regia della cucina, come resident chef, ci sarà il giovane Edoardo Tizzanini, attualmente sous chef del ristorante Da Vittorio, finalista italiano di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25.
DaV by da Vittorio Louis Vuitton
Via Monte Napoleone 2, Milano
Roncoroni Classici gastronomici

Si chiama Roncoroni Classici gastronomici il nuovo ristorante che lo chef Eugenio Roncoroni aprirà intorno al 10-15 aprile, come ci anticipa, in zona Colonne di San Lorenzo. Ci fa molto piacere dare questa notizia: lo chef torna ufficialmente sulle scene gastronomiche meneghine, dopo l’esperienza con il gruppo Al Mercato. Negli ultimi anni si è dato da fare con diverse attività di consulenza e con PAS a vegetarian trip, un format 100% veg. Ora, tutte le sue esperienze confluiranno nel nuovo spazio che accoglierà la sua cucina, sempre molto personale, e sempre molto amata dai milanesi. Con lui in questa avventura Cristina Giordano, co-fondatrice del progetto e in squadra con Eugenio dai tempi di Al Mercato. Il locale? Avrà l’atmosfera di un bistrot francese, ma anche lo spirito leggero di un bacaro veneziano, ma soprattutto sarà l’espressione più autentica dell’anima culinaria di Roncoroni, uno chef capace di spaziare dal classicismo più puro di scuola francese al divertimento della contaminazione culturale. L’idea del nuovo ristorante? Offrire un'interpretazione identitaria e viscerale di una gastronomia classica, cucinata e di spessore. “Roncoroni Classici gastronomici è una sintesi della mia storia da cuoco, proiettata in una visione matura. Un luogo dove ogni singola cosa che proponiamo, a partire dal bicchiere a quello che si consumerà, sarà un prodotto selezionato e scelto con il cuore. Deve essere un posto intimo, fatto di cose e persone speciali. Perché adesso? Perché ho molta voglia di tornare a dire qualcosa sulla cucina”, racconta lo chef. "Sarà un posto piccolo e bello: non vedo l'ora di iniziare questa avventura, che è molto nelle mie corde", conclude Roncoroni. E noi, non vediamo l’ora di tornare ad assaporare le sue creazioni, capaci di riflettere una visione molto personale della cucina, tra tecnica impeccabile, genio e godibilità.
Roncoroni Classici gastronomici
Corso di Porta Ticinese 32, Milano
Linfa da Visionnaire

Linfa, il concept restaurant completamente vegetale, vegano e 100% senza glutine, raddoppia: l’insegna green ha aperto all’interno dello show room di Visionnaire, iconico brand di interior design Made in Italy. Ed ecco Linfa da Visionnaire, un progetto che propone un’esperienza a 360 gradi, unendo architettura, design e cucina sostenibile. Entrambi i brand, infatti, condividono una visione che coniuga sostenibilità e innovazione, seppur in due ambiti diversi. Lo spazio si rifà agli elementi naturali, combinandoli con texture materiche, dal travertino alla quarzite, con dettagli acciaio e mocha, il Pantone dell’anno. Si viene accolti da un bancone bar lungo 18 metri e da tavoli in vetro lavorato. Il menu? Propone i piatti della tradizione italiana mediterranea in chiave vegetale, vegana e senza glutine, con influenze fusion ispirate ai viaggi e alle esperienze del founder Edoardo Valsecchi. Si va dalla Cacio e pepe agli anacardi alla Cotoletta vegana, passando per la pizza senza glutine lievitata 48 ore e il sushi plant based.
Linfa da Visionnaire
Piazza Cavour 3, Milano
Osteria Popolare Pugliese

Foto Carolina Gheri
Si trova tra Isola e il nascente Scalo Farini l’Osteria Popolare Pugliese, negli spazi di un ex bar tabaccheria, di cui ha conservato il lungo bancone: nuova apertura all’insegna della cucina più autentica del Tacco d’Italia, dove è protagonista la tradizione, senza artifici e senza fronzoli. Un indirizzo sincero che nasce da un progetto di Tony Ingrosso, Francesca Micoccio e Rocco Micoccio, famiglia che ha all’attivo diverse aperture “pugliesi” in città: da I Salentini a Fornello Contadino, da Puglia in Brera a Santu Paulu. La materia prima, grazie a fornitori selezionati e Presidi Slow Food, è al centro della proposta gastronomica di questo luogo che si pone come avamposto milanese della cucina pugliese a Milano. In cucina c'è il giovane chef Riccardo Gentile, originario di Galatina, che propone una cucina del territorio, a partire dalla pasta fresca fatta in casa, dalle orecchiette con le cime di rapa ai maccaruni d'orzo e tria con rape 'nfucate. Non mancano le mitiche bombette di carne, il marretto di Cisternino, la pignata di legumi e il pasticciotto alla crema. Vino, olio e formaggio arrivano da fornitori di fiducia pugliesi.
Osteria Popolare Pugliese
Via Valtellina 2, Milano
Particolare Bistrot

Particolare Milano, insegna già presente in via Tiraboschi, ha raddoppiato con una nuova location in Brera. Dopo il successo del primo ristorante nel cuore di Porta Romana, ecco un nuovo bistrot in via Moscova 50. L’idea? Offrire un’esperienza raffinata all’insegna dell’accoglienza, a pranzo e a cena, dal martedì alla domenica. Ecco allora un concept rinnovato, basato sulla condivisione, con una serie di ricette in formato sharing, ispirate alle tapas. Il design contemporaneo, curato in ogni dettaglio, assieme all'invito alla convivialità e alla connessione, sono il focus del nuovo Particolare Milano. I due soci fondatori, lo chef Andrea Cutillo e Luca Beretta, il motore organizzativo e visionario dell’insegna, hanno voluto mettere al centro della nuova avventura l’idea di convivialità, con proposte che invitano a un’esperienza gastronomica corale e dinamica.
Particolare Bistrot
Via Moscova 50, Milano
Glory Pop

Si chiama Glory Pop e si ispira ai vivacissimi anni ‘80 e ‘90 la nuova pizzeria inaugurata in via Correggio 14. Qui, colori, musica e convivialità si fondono per trasformare ogni morso in un viaggio nei decenni passati. Il motto del locale? “La felicità in una fetta di pizza”. Gli impasti sono figli di un’attenta ricerca tesa a esaltare gli ingredienti e a facilitare la digestione. A scelta, si può optare per l’impasto che celebra la tradizione romana - 180 grammi di croccantezza - oppure per le pizze in stile napoletano - le classiche pop. Si spazia dalla Bismark alla Nduja e friggitelli, dalla Porchetta e Patate alla Patate viola e salsiccia, passando per le declinazioni più classiche.
Glory Pop
Via Correggio 14, Milano
Filante - Corso Sempione

A proposito di arte bianca, Filante (insegna che ha riportato alla ribalta la pizza al trancio “alla milanese”) ha aperto la sua terza sede. Dopo il primo locale in piazzale Susa e il secondo in via Vigevano, ecco che il format ideato dal founder Federico Delunas fa tris e approda in corso Sempione 71. Un’altra casa della nuova pizza al trancio meneghina, reinterpretata in chiave contemporanea, con ingredienti selezionati e cura nel dettaglio, è pronta ad accogliere i palati più golosi, in cerca di morsi alti, soffici e croccanti. L’impasto delle pizze di Filante, realizzato con farine semintegrali, è frutto di una lievitazione lenta, di oltre 24 ore, realizzata in tre fasi.
Filante
Corso Sempione 71, Milano
1930 Cocktail Bar

Dopo 12 anni di successi, il mitico 1930, uno dei secret private club più famosi d’Italia, si rinnova e trasloca: dalla storica sede di via Sottocorno si è trasferito al piano interrato di un altro locale del Gruppo Farmily, il Mag La Pusterla, in via de Amicis. Qui, le volte in mattoni e le luci soffuse contribuiscono a conservare l’atmosfera della sua sede originaria, intima ed elegante. Nel 2019, con l’inserimento nella classifica dei World’s 50 Best Bars, il 1930 ha saputo evolversi, grazie a un concept capace di coniugare cocktail sperimentali e spunti dalle tradizioni gastronomiche globali. Da qui l’ispirazione per 1930 À La Carte, un menu inedito che unisce la mixology all'alta cucina: diviso in cinque sezioni, con richiami alla struttura delle carte dei ristoranti, declina i drink in Antipasti, Primi, Secondi e Dessert, dolci reinterpretati in chiave liquida e alcolica. L’ultima sezione della carta, Unforgettables from the Kitchen, è dedicata ai classici: una selezione di cocktail iconici reinventati con un twist gourmet, come il Parmigiano Colada, una Pina Colada con spuma di Parmigiano Reggiano 24 mesi, olio al tartufo e pepe bianco di Sarawak. Le modalità di accesso? Restano le stesse: solo i 193 membri del private club possono prenotare, mentre gli altri clienti possono andare al Mag La Pusterla. Se c'è disponibilità, vengono accompagnati ai tavoli del 1930, passando per un ingresso misterioso e riservato.
1930 Cocktail Bar
Via Edmondo de Amicis 22, Milano
Oasy

Si chiama Oasy il cocktail bar e bistrot che ha preso il posto del Tommy Hilfiger Cafè nel giardino segreto di Porta Venezia. Un angolo di pace nel cuore della città, dove la mixology d'autore prende a braccetto la cucina. Un format nato dalla visione di Martina Lucattelli, founder del ristorante Gesto, con Alessandro Longhin e Luca Genova. L’idea? Offrire una proposta completa da mattina a sera, dal brunch alla cena, con due format distinti, il TapasBar e il SerraBistro. Non manca il cocktail bar, curato dalla mixologist Serena De Simone, ex bar Lacerba: è open air, immerso nel suggestivo giardino. Oasy è già aperto da qualche mese, ma a partire dal 21 marzo si trasforma in Circolo e si anima con una ricca programmazione: un calendario fitto di eventi e djset accenderanno le serate di questa insolita location cittadina .
Oasy
Viale Luigi Maino 44, Milano
Maritz

Dulcis in fundo, non potevamo non concludere la nostra playlist con Maritz, la prima maritozzeria firmata Iginio Massari Alta Pasticceria. Ha aperto a febbraio, e avete tutta la primavera per godervela. Una creazione iconica che viene riletta dal maestro in chiave contemporanea. “Il nostro maritozzo è un dolce che unisce innovazione e tradizione, ma la sua vera forza sta nella capacità di essere reinterpretato in infiniti modi”, spiega Massari, che nel 2018 ha avuto l'idea di rivisitare il classico maritozzo romano nella forma e nel gusto, aggiungendo per primo un cuore di crema pasticciera. Ecco allora tante variazioni sul tema (crema pasticcera, cioccolato, nocciola, zabaione, pistacchio), ma anche limited edition che declineranno il dolce goloso a seconda della ricorrenza. “La scelta di partire da Milano non è certo casuale. E’ una città crocevia di culture e stili di vita, palcoscenico ideale per sperimentare e lanciare nuove tendenze”, aggiunge Nicola Massari.
Maritz
Corso di Porta Ticinese 40, Milano
The Seed

Foto Lorenzo Sironi
Si trova in Porta Romana The Seed, che si definisce un vero e proprio punto di incontro tra ispirazione, creatività e benessere. Un hub che include il Café, ma anche il Co-working e lo spazio per Workshop, per offrire ai propri ospiti un luogo dove mangiare cibo di qualità, lavorare e dare sfogo alla creatività. L’idea? Nutrire corpo e mente, con un menu che vede protagonisti piatti equilibrati e proposte healthy, con ingredienti freschi e di stagione. Dalla colazione al pranzo, agli spuntini pomeridiani, ecco gli overnight oat, il banana bread o la carrot cake, accompagnati da caffè selezionati e infusi naturali. Chi vuole fare il pieno di vitamine, poi, a colazione può optare per gli smoothie o per rainbow shot, mentre a pranzo si trovano piatti che offrono pasti leggeri ma completi, come quiche, insalate e zuppe, preparate con cereali integrali, verdure e proteine. Sfiziosi i tasty toast, preparati con pane artigianale e farciture dolci o salate, mentre nel pomeriggio il bakery corner offre una selezione di dolci artigianali, a partire dai brownies fondenti. Volete fare un po’ di digital detox cittadino? Ecco a disposizione un angolo di quiete, lontano dagli schermi, dove dare spazio alla creatività.
The Seed
Viale Monte Nero 78, Milano