La “nuova osteria” è un concetto che sta prendendo sempre più piede. I clienti hanno voglia di concretezza di gusti, ma, allo stesso tempo, non rinunciano a un ambiente curato e a un servizio attento.
I piatti tengono il legame con la tradizione ma l’ambiente si fa più elegante per regalare una atmosfera piacevole e accogliente.
Sappiamo bene che Milano e il suo centro storico offrono moltissime occasioni golose per i palati gourmet, ma, se avete voglia di una gita fuori porta, senza allontanarvi troppo (visto che ormai le vacanze sono finite e è ricominciata la routine quotidiana) ecco 4 indirizzi che fanno per voi.
Osteria La Rampina
Un ristorante storico, con radici cinquecentesche, "accoccolato" nella campagna a pochi chilometri da Milano. L’identità de La Rampina risiede nell’impegno costante della famiglia Gagliardi che cura da generazioni questo gioiello storico e nella proposta culinaria di papà Lino e del giovane figlio Luca, esempio perfetto di equilibrio tra tradizione milanese, lombarda, regionale e sguardo al futuro.
Denominatori comuni di questo doppio binario sono la ricerca accurata delle materie prime più genuine e di qualità, rigorosamente stagionali e spesso a chilometro zero, così come la meticolosa rielaborazione artigianale che non ne tradisce mai l’essenza. Da non perdere la cantina cinquecentesca, uno degli ambienti più carichi di suggestione del ristorante, dove riposano oltre ottocento etichette tra rossi, bianchi e rosé. Anche qui si resta in famiglia con il sommelier Lorenzo, figlio di Lino Gagliardi, e Dario, genero del capofamiglia.
Antica Osteria di Ronchettino
Le prime testimonianze legate all’Antica Osteria di Ronchettino come bottega storica risalgono al 1929. Tipica osteria milanese, si trova nella zona sud di Milano (tra Gratosoglio e Milano Fiori) e offre una cucina “di casa”, all'insegna di piatti tradizionali come i mondeghili, la cassoeula, la trippa alla milanese con fagioli borlotti, i risotti e la cotoletta. Una cucina a tutto burro, come nella migliore tradizione meneghina, mentre per la cottura dell’ossobuco non si usano mai semilavorati come il dado, bensì brodo di carne autentico insaporito con il sale e realizzato con pezzi di carne pregiati, come il biancostato e la gallina.
Il ristorante offre un ambiente caldo e accogliente caratterizzato da mattoni a vista e stufe a legna, mobili d’epoca e arredi antichi. Non manca un’ampia zona esterna da vivere in queste giornate ancora calde e piacevoli.
Tra i piatti signature c'è sicuramente ill risotto con ossobuco di vitello in gremolada; la cotoletta di vitello pregiato, nella duplice versione “Orecchia d’Elefante” o “Imperiale”, del peso di circa 2 kg, porzionata direttamente al tavolo.
Osteria del Ponte
Osteria del ponte - Courtesy of press office
Una cascina di Trezzano sul Naviglio, dalla storia antica, si è trasformata, dopo una attenta ristrutturazione, in un locale rispettoso delle sue origini ma portato nel presente grazie a uno stile provenzale e “shabby chic”. Adatta ad ogni tipo di occasione, dal pranzo in famiglia alla cena romantica di coppia, l'Osteria del Ponte fa della tradizione milanese il suo "cuore" gastronomico, ma non mancano alcuni fuori menu, ribattezzati "Oltre il Ponte" che indagano la cucina veneta, come la parmigiana di biete e coste e lo gnocco ripieno di faraona servito con salsa “peverada” (realizzata con soppressa e interiora di pollo). In generale, i piatti sono semplici, ma preparati nella maniera giusta e con i tempi corretti (gli gnocchi, ad esempio, necessitano di una preparazione di tre giorni), usando sempre ingredienti di qualità.
Osteria del Portone
Bastano 15 minuti di auto per raggiungere l'Osteria del Portone. Situata a Melegnano, si affaccia sulla piazza principale che guarda al Castello Mediceo: una targa appesa alle pareti ne attesta la sua storicità, presente sul cuore della cittadina dal 1722 con una locanda con stallazzo a 10 km da Milano, lungo l’antica via Emilia. Una gestione squisitamente familiare: Luca Daniotti, lo chef e Mara Zambelli, la responsabile di sala, si sono conosciuti sui banchi di scuola dell’alberghiero ed è scoppiato l’amore, complice qualche stagione passata insieme sulla costa romagnola. Una realtà e tre anime: dalla cucina dell’Osteria Del Portone, a Enò, la cantina accogliente e intima con una selezione importante di vini naturali e a Il Garden, regno dell’aperitivo. In carta come antipasti si trova un’ampia selezione di salumi e formaggi con tante eccellenze del territorio, tra i primi segnaliamo il riso carnaroli Riserva San Massimo mantecato al caprino di Montevecchia al profumo di limone, rosmarino e polvere di liquizia; tra i secondi si trova la tradizione (cotoletta alla Milanese al punto rosa e il classico ossobuco con risotto alla milanese), la griglia della carne, mentre, per chi ama qualcosa di più creativo, c'è il petto d’anatra cotto a bassa temperatura con purè di sedano rapa, aceto di lamponi e cipolla caramellata.