In provincia di Pavia, tra le risaie della Lomellina, si trova un indirizzo che non ci si aspetta. L'Hotel Eridano di Sannazzaro de' Burgondi è una struttura che dispone di oltre settanta camera, moderna nell'arredo e nell'approccio con cui accoglie i clienti. Tutto merito della proprietà e gestione di Veronica e Annalisa Magri.
Ed è proprio quest'ultima ad avere voluto all'interno dell'hotel un ristorante gastronomico, vera rarità in una terra tanto ancorata alla tradizione quanto restia a proposte "differenti", salvo poi aver ceduto con grande gioia agli asiatici riprodotti in serie.
Ad occuparsi dell'Ottocentodieci Ristorante è Rigels Tepshi, classe 1990, che annovera tra le proprie esperienze il Trussardi alla Scala (con il ruolo di capo partita sotto Luigi Taglienti e di sous chef sotto Roberto Conti) e il Seta di Antonio Guida. Al suo fianco il sous chef Carlo Sacchi.
Ottocentodieci Ristorante: il locale
Foto Alberto Blasetti
In un comune tanto piccolo trovarsi davanti a questo hotel color salmone, con tutti i comfort ed il personale che l'hospitality di oggi richiede, è una vera eccezione. Già per questo il progetto è ammirevole, tanto più se si pensa che Sannazzaro de' Burgondi è sì una cittadina di riso e tradizione, ma alle sue porte ospita un'imponente raffineria, croce e delizia (se non altro economica) dei suoi abitanti.
Sono dunque ancora più importanti la volontà e l'abilità di Annalisa Magri non soltanto di fare business ma di portare un po' di bellezza contemporanea là dove non ce n'è. Per accedere al ristorante gourmet è sufficiente attraversare la candida hall dell'hotel. La sala è composta da una ventina di coperti circa, tra arredi essenziali, fantasie floreali ed alcuni dettagli di design.
L'atmosfera che si respira da Ottocentodieci Ristorante è quella del ristorante fine dining di lungo corso, privo di ogni fisiologica acerbità che un realtà tanto giovane potrebbe ancora avere. Un risultato ottenuto certamente dalla supervisione costante che la proprietà dedica al servizio e ai proprio ospiti, ma anche del talento cordiale del maître Michael Moran, anch'egli del 1990, con un curriculum da cui emergono il Bros di Lecce e l'Unforgettable di Torino.
Durante la bella stagione viene impiegato lo spazioso cortile interno con fontana, dove gli ospiti possono accomodarsi sotto una manciata di gazebo. Particolarmente intimo. Con ingresso indipendente su strada, nell'edificio trova spazio anche l'810 Bistro, il regno di Veronica Magri in cui l'offerta food si fa più informale. E c'è anche la pizza.
Ottocentodieci Ristorante: il menu
Foto Alberto Blasetti
Il menu firmato da Rigels Tepshi prevede due degustazioni. La prima, Lomellina, è un interessante lavoro di quattro portate che lo chef fa sul territorio, con proposte stagionali che ora comprendono l'Animella di vitello, caviale, ravanello viola, fiore di zucca; i Ravioli di germano reale, lattuga, cicoria, ciliegia; il Filetto di tinca in carpione, seppie e gelato al rabarbaro (ben venga che si usi pesce d'acqua dolce). Se nell'animella avrebbe preferito un pizzico in più di carattere, la carne del germano reale era cucinata ottimamente.
Nel menu Ottocentodieci, in omaggio alla Campania, terra natale delle proprietarie, ci sono diversi sapori partenopei, che lo chef maneggia certamente con maggiore abilità. Questa degustazione, composta da sei portate, comprende piatti come Vesuvio (una pasta di Gragnano Gentile - molto al dente - con pomodorino giallo del Piennolo, colatura di alici di Cetara, burrata pugliese, gamberi rossi di Mazara del Vallo) e la Coda di rospo, tamarindo, lemongrass, cipolla di Breme, habanero dell'orto - certamente il piatto migliore, con un pesce dalla consistenza turgida e soddisfacente.
Un'alta cucina che ha messo già buone basi e non può che crescere.
Foto Alberto Blasetti
Ottocentodieci Ristorante
c/o Hotel Eridano, via S. Bernardino,24, Sannazzaro de' Burgondi (PV)
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