Non è Natale se non c’è in tavola il panettone artigianale. Ebbene sì, è arrivato quel momento dell’anno che gli appassionati di grandi lievitati aspettano impazienti. L’iconico dolce, simbolo delle feste, sebbene sia stato destagionalizzato da molti maestri, rappresenta al meglio il sapore e lo spirito del Natale.
Terreno di sperimentazione e banco di prova per molti pasticcieri, pastry chef e lievitisti, il panettone artigianale è un’eccellenza made in Italy che spopola anche all’estero, e che appassiona sempre più persone. Si va dalla versione classica, che si rifà al disciplinare che regolamenta la produzione del panettone tipico della tradizione artigiana milanese, alle interpretazioni più creative e fantasiose. Ogni anno, poi, le collezioni degli artisti del dolce si arricchiscono di nuove proposte e gusti inediti. Ecco allora tante variazioni sul tema, con coperture golose e ingredienti insoliti, che hanno una costante, alla base di ogni panettone artigianale: il lievito madre.
Siete in cerca di un buon panettone artigianale? Qui di seguito trovate i nostri consigli sui migliori panettoni artigianali da provare a Natale 2021. Avvertenza: non si tratta di una classifica, ma di una lista in costante aggiornamento. Quindi seguiteci, per non perdere nemmeno una tra le novità più dolci del Natale 2021.
Panettone artigianale: la lista da provare a Natale 2021
Il panettone di Sal De Riso

Tra i grandi lievitati da non perdere c’è quello del presidente AMPI - Accademia Maestri Pasticcieri Italiani Salvatore De Riso, che nel suo laboratorio in Costa d’Amalfi sforna quello che ha vinto il premio di miglior panettone artigianale al mondo lo scorso ottobre, al Panettone World Championship 2021, il concorso che si è tenuto a Host, organizzato dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.
Oltre al vincitore, Il Milanese, ossia il panettone tradizionale con uvetta cedro e arancia candita, ecco due golose novità del Natale 2021: il Panettone I Tre Cioccolati Gianduia, con crema al gianduia e gocce di cioccolato bianco, fondente, nocciola e al latte, e il Cioccoloso all’Albicocca e Vaniglia, con un soffice impasto al cioccolato fondente, arricchito di spicchi di albicocche farcite alla vaniglia. Per chi non si accontenta, il maestro offre un parterre di 16 versioni di panettone artigianale.
Il panettone di Vincenzo Tiri

Il suo panettone artigianale è leggenda e rappresenta gran parte della sua vita. Ha dedicato anni di studio all’iconico dolce lievitato Vincenzo Tiri, erede di un’arte tramandata dal 1957. Con la sua abilità e costanza ha trasformato il borgo lucano di Acerenza in una meta per tutti gli appassionati del settore e ha pure aperto a Potenza una pasticceria dedicata esclusivamente ai dolci lievitati, inaugurata nel 2018, la Tiri Bakery. Tra gli ultimi riconoscimenti conquistati, la stella della pasticceria del World Pastry Stars - un premio assegnato ai migliori pasticcieri del mondo.
Da provare il suo panettone a tripla lievitazione, con un metodo che ha messo a punto nel tempo, basato su tre fasi di impasto e 72 ore di lavorazione. Il risultato? Un panettone artigianale soffice, leggero, profumato e digeribile. Il classico è imperdibile, preparato con l'arancia locale di Tursi, la cosiddetta "arancia staccia", candita in casa. Chi invece cerca un prodotto super goloso, che non fa sconti al palato in termini di avvolgenza, deve provare la versione al caramello salato. Tra gli ultimi nati anche albicocca e gianduia.
La focaccia di Claudio Gatti

Non può mancare l’assaggio della focaccia del maestro Claudio Gatti della Pasticceria Tabiano di Tabiano Terme - Salsomaggiore (Parma), presidente dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, che ogni anno studia una nuova ricetta per il suo grande lievitato. Attenzione, non chiamatelo panettone ma “focaccia”, perché preparato con una percentuale inferiore di burro (pari all’11%, anziché al 16% previsto dal disciplinare). Quest’anno il maestro ha voluto ancora una volta omaggiare la Via Francigena e i prodotti della food valley con la Focaccia dei Templari.
L’impasto è realizzato con quello che un tempo era conosciuto come il “caffè dei poveri”, ossia la cicoria (i templari erano soliti bere durante le occasioni conviviali proprio il decotto preparato con le sue radici essiccate, dal sapore amaro simile al caffè) e il Centerbe, un digestivo prodotto dai monaci dell'abbazia di Chiaravalle della Colomba di Alseno, in provincia di Piacenza. “Ho messo a punto questa ricetta per dedicarla all'antica chiesa di S. Leonardo di Limoges, passaggio obbligato per i pellegrini che andavano a Roma percorrendo la Via Francigena, con un piccolo ospedale per i malati e pellegrini, che si dice fosse pure sede dell'ordine templare, a pochi chilometri dalla mia pasticceria. Per realizzarla ho preso spunto da antichi ricettari che ho trovato in loco, risalenti all’undicesimo secolo”, spiega Gatti.
Il panettone di Paolo Sacchetti

Quella del maestro Paolo Sacchetti della Pasticceria Caffè Nuovo Mondo di Prato (negli ultimi anni affiancato in laboratorio dal figlio Andrea) è una delle mani più gentili, abili e delicate del panorama dolce italiano. Il suo panettone è un appuntamento fisso a ogni Natale: soffice, fragrante, ben strutturato.
Si spazia dal Panettone tradizionale glassato, con impasto aromatizzato alla vaniglia e all’arancia, al mitico Giulebbe, il panettone che omaggia il territorio toscano con i presidi Slow Food, realizzato la prima volta per il Salone del Gusto di Torino con le tipicità locali (fichi secchi di Carmignano, pinoli di San Rossore per la glassa ai pinoli, e le noci della val di Bisenzio) e poi diventato un cult, venduto tutto l’anno in formato bauletto. E ancora, il Panettone al cioccolato, realizzato con impasto arricchito dal cioccolato e dai cubetti di gianduia, e il Panettone strudel, che si rifà alla ricetta classica dello strudel, con un impasto aromatizzato alla cannella con melannurca candita, uvetta, pinoli e noci.
Il panettone di Marchesi 1824

Il pluripremiato maestro pasticciere Diego Crosara (già campione del mondo di pasticceria e due volte campione del mondo di gelateria) firma tutta la proposta dolce di Marchesi 1824, storica insegna meneghina, diventata un’icona di stile e di milanesità. Da provare l’impeccabile Panettone Classico di Marchesi 1824, figlio di una lunga ricerca, di un buon metodo di lavorazione dell’impasto, di una lenta lievitazione e di un'accurata selezione delle materie prime. Ovvero? Farina di frumento 100% italiana, uvetta a sei corone lavorata naturalmente, arance di Sicilia e cedro canditi in maniera naturale. E ancora, vaniglia, miele di acacia e uova di galline allevate a terra.
Segnaliamo la possibilità di scegliere tra molteplici formati: oltre al classico da 1 Kg o 1,5 Kg, ecco il panettone artigianale da 2 kg, 3 kg, 5 kg e 10 kg, per chi vuole esagerare. Nel formato da 1 Kg, oltre al Classico, si trovano la veneziana, il pandoro e il Panettone al Cioccolato (new entry del Natale 2021), farcito con cioccolato 72%. Incantevoli i panettoni decorati, rivestiti di ghiaccia e pasta di mandorla: perfetti per chi cerca un prodotto di grande impatto visivo.
Il Panettone di Vincenzo Santoro

Il maestro AMPI Vincenzo Santoro della Pasticceria Martesana di Milano lo scorso anno, come molti appassionati ricorderanno, ha vinto gli Artisti del Panettone (tra gli ultimi premi, ha appena ottenuto Tre Torte, il massimo riconoscimento dalla Guida Pasticcerie 2022 del Gambero Rosso). Come non assaggiare il suo panettone artigianale? Figlio di una lunga storia iniziata quando il maestro, arrivato poco più che bambino dalla Puglia a Milano, ha iniziato a lavorare nei laboratori meneghini apprendendone i segreti. C’è un grande sapere e tanto sacrificio dietro i suoi prodotti lievitati.
Ci sono i cult, come il Tradizionale, il Panettone Strudel con mela e cannella o il Panetun de l'Enzo con confettura di albicocca e cioccolato fondente, ma anche una novità per il natale 2021: il Panettone Gianduia. Preparato con gocce di cioccolato gianduia realizzato con le mitiche nocciole Piemonte igp, tonde gentili, mandarino candito e burro noisette con un leggero retroaroma di nocciola.
Il panettone di Simone De Feo

Foto Gloria Soverini
Ci ha preso gusto Simone De Feo, il maestro gelatiere alla regia della Cremeria Capolinea di Reggio Emilia. Da qualche anno a questa parte, in occasione del Natale, sforna grandi lievitati che restano nel cuore e convincono il palato. Come lui stesso racconta, il panettone artigianale ideale è "soffice, filante, con una bella alveolatura. Ricco di canditi, dolce ma non troppo. Profumato di burro, arancia e vaniglia". E così è il suo dolce lievitato: scioglievole, soffice e profumato.
Quest’anno c’è qualche novità, oltre alle cinque varianti Classico Milano, Amarena, limone e rosmarino, Caffè, uvetta e cioccolato bianco, Gianduia e pera, Arancia e cioccolato. Come new entry 2021, ecco la collezione Spirits Selection, ossia dolci in vasocottura, in bagne di distillati, e un panettone "da ascoltare", nato da un'idea di Food Ensemble, il collettivo che fonde cucina e musica elettronica: il Panettone Nero, con impasto al gianduia profumato al caffè e con gocce di caramello salato, da assaporare ascoltando il pezzo su Spotify con cui gli artisti hanno immortalato i suoni del panettone "in the making". Non manca la Special Edition, un trittico di lievitati in edizione limitata (48 pezzi) disponibile solo a dicembre.
Il panettone di Anna Sartori

Da anni gestisce con grazia e intuito la storica Pasticceria Sartori di Erba (Como). Anna Sartori ha un approccio al mondo del dolce che potremmo definire “olistico”, perché tiene conto non solo della gola, ma anche dell’equilibrio psico-fisico che una creazione di alta pasticceria può dare. Un approccio che la pasticciera ha codificato come metodo FEIS, fondendo arte dolce, cucina e psiche. Così, accanto alla linea di panettoni artigianali classici, ecco la collezione degli “emozionali”, capaci di evocare ricordi, situazioni ed emozioni con i loro sentori e sapori.
Grande novità del Natale 2021 è il panettone Christmas Emotion con tre impasti differenti, un cuore di marroni canditi e una crema al latte e caramello che ricorda i dolci al miele appesi all’albero di Natale. Ad avvolgerlo, uno strato di Nerino con cacao e anice stellato per rievocare la mattina di Natale e l’impasto della Veneziana con arancia candita, come omaggio alla notte di Capodanno. E ancora, Colpo di Fulmine con gocce di cioccolato fondente e Alkermes (disponibile anche in vasocottura) e Dolce Freddo, un impasto al cioccolato con cuore a base di semifreddo al lampone e mascarpone.
Il panettone di Daniele Lorenzetti

Il maestro AMPI Daniele Lorenzetti, della Pasticceria Lorenzetti di San Giovanni Lupatoto, nel Veronese, dà vita a un panettone artigianale soffice, profumato, filante e delicato. Figlio di una lievitazione di 48 ore e di un lievito madre vivo dal 1960.
Da provare il suo Panettone al Recioto, un vino tipico della tradizione veronese, che va a regalare un piacevole aroma al suo lievitato, senza impatto alcolico (il vino viene ristretto con una lavorazione sottovuoto, sino a che non forma una glassa che viene utilizzata al posto del miele, senza l’aggiunta di altri zuccheri). Privo di canditi, viene farcito con uvetta lasciata a macerare nel Recioto.
Il panettone di Antonio Follador

Si definisce un artigiano innamorato del panettone Antonio Follador dell’omonimo Forno fondato nel 1968 a Pordenone. Tra i 35 maestri di fama nazionale e internazionale ad aver raggiunto le fasi finali dell’edizione 2021 di Panettone World Championship, il maestro propone i suoi grandi lievitati declinati in sei maniere. Segni particolari del suo panettone artigianale? Un’armonia di sentori tra burro, frutta candita e vaniglia Bourbon del Madagascar, estratta a mano con un metodo ad hoc.
Si spazia dal classico Milano, mandorlato (con uvetta e una fragrante glassa a base di mandorle e zucchero), al Moro (con gocce di cioccolato fondente 60% monorigine Perù), dai frutti di bosco al glacè (con copertura a base di cioccolato e mandorle e cuore di cioccolato al latte), al pistacchio, con una farcitura di pasta di pistacchio di Bronte DOP pura al 100% e una glassa di cioccolato al pistacchio e granella.
Il panettone di Galileo Reposo

Galileo Reposo, il pastry chef di Peck, storica insegna milanese, per il Natale 2021 ha pensato a un panettone artigianale Special Edition con gianduia, mandarino e glassa alle nocciole (ottenuta da nocciole piemontesi spezzettate a mano e tostate), in soli 200 pezzi. Viene proposta in una elegante box, accompagnata da una crema al pralinato di nocciola e tartufo bianco.
Morbido, ben alveolato e lievitato per 72 ore, il Panettone Peck si fa goloso e aromatico, arricchito da una cremosa gianduia al latte e da scorze di mandarino candito. Un abbinamento inedito per chi ama osare, con il tartufo bianco, che viene inserito a crudo per conservare al meglio le sue caratteristiche. Non mancano gli altri gusti: Classico, Amarena, Limone e Mandorla, Pere e Cioccolato, Arancia, Ananas e Zenzero, per chi cerca un tocco esotico.
Il panettone di Bonfissuto

Per gli amanti dell’arte, la collezione annuale di Vincenzo e Giuliano Bonfissuto, dell’omonima pasticceria siciliana, è un appuntamento fisso. Se lo scorso Natale avevano dedicato una capsule a Andy Wharol, quest’anno il focus si sposta sul surrealismo di Salvador Dalì.
Nel loro laboratorio immerso nei pistacchieti, hanno messo a punto il nuovo lievitato 2021: un prodotto senza canditi, con gocce di caramello salato e sale di Mozia, con una copertura al cioccolato. La confezione, un’elegante latta nera, riprende uno dei ritratti più celebri dell’artista spagnolo, donando al panettone siciliano un allure internazionale.
Il panettone del Forno Brisa

Per le festività del 2021 i ragazzi del Forno Brisa di Bologna, oltre ai gusti classici, lanciano i panettoni sperimentali in limited edition, nati in collaborazione con TipA, Gigliola, Peter in Florence e Mercato del Pane: un omaggio alla rete di relazioni tessuta negli anni e parte dal desiderio di condivisione di spazi e di idee. Ecco allora la collezione Remix, composta da gusti ideati assieme a amici e colleghi: Brisa prepara l’impasto, loro propongono il gusto.
Il progetto quest’anno coinvolge: il team di Gigliola di Lucca che ha ideato un panettone con limone, datteri e sesamo; i ragazzi di Tipografia Alimentare di Milano che hanno studiato un panettone con mela cotogna, limone, cioccolato; Ditta Artigianale che ha proposto un panettone con il gin Peter in Florence. Oltre a Remix inverso, per il pandoro realizzato dal Mercato del Pane di Montesilvano con le farine del Forno Brisa. Nella linea Remix, poi, c’è anche un progetto sociale pensato con lo store Back-Door Bottega di Bologna: i proventi delle vendite del panettone ideato con loro saranno devoluti a una società di baskin - il basket inclusivo che porta in campo ragazzi normodotati e diversamente abili.
Il panettone di Daniele Scarpa

Daniele Scarpa del Caffè Pasticceria Nelly's di Chioggia si è appena aggiudicato il premio come Miglior Panettone d’Autore tra i lievitati classici “Milano” in concorso al contest omonimo organizzato dal Richemont Club Italia. Il vicepresidente Fabrizio Zucchi, che lo ha incoronato, ha così descritto il suo panettone: "All’aspetto visivo la forma è praticamente perfetta, con una bella cupola e un colore bruno sughero uniforme. La crosta è ben attaccata alla testa del panettone e nel pirottino non presenta restringimenti. Il colore interno è di un giallo paglierino non eccessivamente intenso e presenta una bella alveolatura oblunga, sinonimo di una buona fermentazione e ottima gestione del lievito madre. Ottima anche la ripartizione della frutta, sia in termini di qualità che di quantità. All’assaggio presenta un ottimo equilibrio di gusto e di aromi dati dal burro, dal lievito madre, dalla frutta e da un mix di due tipologie di vaniglie lasciando in bocca una sensazione di scioglievolezza immediata, coinvolgente e invitante”. Non aggiungiamo altro sul panettone artigianale di Scarpa, se non che, oltre al classico, a chi ama sperimentare, suggeriamo di provare il panettone Cuba, con rum, cioccolato e tabacco.
Il panettone di Luigi Biasetto
Medaglia d'oro alla Coupe du Monde de la Patisserie nel 1997, Luigi Biasetto, dell'omonima pasticceria di Padova, negli anni ha mantenuto la stoffa da campione del mondo. Un vero fuoriclasse che sigla lievitati impeccabili, capaci di esprimere tutta la memoria dell'arte dei dolci lievitati. Il suo Panettone Milanese è alto, ben alveolato, ben strutturato e aromatico. Profuma di forno e di tradizione e ha conquistato il primo posto agli Artisti del Panettone 2021. Gli ingredienti? Lievito madre, burro, uova fresche, agrumi, vaniglia, farine da mulini selezionati, frutta candida non trattata con fosfati e uva sultanina.
Il panettone di Mattia Premoli
Da ingegnere a pasticciere lievitista: Mattia Premoli de La Primula di Treviglio (Bergamo) ha una bella storia alle spalle, ma soprattutto ha avuto la costanza e l'abilità di conquistare un posto d'onore nel mondo dei lievitati in pochi anni. Il suo panettone Milano, che riprende lo stile tradizionale del dolce di Natale meneghino, per il secondo anno è salito sul podio degli Artisti del Panettone, dove si è classificato terzo (dopo Biasetto e De Riso). Segni particolari: struttura perfetta, profumi intensi, consistenza super soffice e un'emozione a ogni morso. Cosa chiedere di più?
Il panettone di Fulvio Marino

Il panettone di Fulvio Marino è una new entry di quest’anno. Viene realizzato per Eataly, dove il maestro d’arte bianca è responsabile della panificazione: senza uvetta con canditi di mandarino di Ciaculli, arancia e limone, è realizzato con ingredienti di alta qualità, figli di una filiera corta e controllata: dal frumento biologico italiano che il Mulino Marino trasforma in farina con la macina a pietra al lievito madre della panetteria di Eataly, dal burro da latte piemontese di alta qualità del Caseificio Fattorie Fiandino ai canditi di Agrimontana, dalle uova fresche piemontesi dell’azienda agricola Tavernola alla vaniglia del Madagascar. La copertura è realizzata con glassa e mandorle siciliane. La confezione è in cartone riciclabile.
Il panettone di Davide Longoni

Guru della panificazione, tra i protagonisti del gruppo Pau - Panificatori Agricoli Urbani, il milanese Davide Longoni è autore di un panettone classico che profuma di burro e di genuinità, che si fa mangiare volentieri. Lievito madre e farina trovano un perfetto equilibrio con i canditi, l’impasto sfiocca, la scarpatura è degna di nota. Quest’anno Longoni ha sfornato anche la limited edition per Fornasetti, al profumo di zafferano, con albicocche candite. In linea anche il panettone al cioccolato e la veneziana al cioccolato e albicoccca. Oltre al panettone, il consiglio è di provare il Bosch Bread by Davide, un pane di campagna a chilometro zero, che il panificatore ha realizzato ad hoc per un’iniziativa benefica: per ogni pagnotta acquistata nel mese di dicembre, la Fondazione Bosch raddoppia il ricavato, devolendolo in favore di Pane Quotidiano Onlus.
Il panettone di Aimo e Nadia

A proposito di solidarietà, gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia, ristorante meneghino due stelle Michelin, anche quest’anno firmano un panettone artigianale che è “doppiamente buono”: non solo perché è figlio di un'ispirazione creativa a servizio della memoria gustativa, secondo la filosofia dei due cuochi stellati, ma anche perché parte del ricavato verrà devoluto in favore della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, cui Alessandro Negrini è divenuto anche ambassador. Il duo ha concepito un panettone che vuole recuperare e valorizzare le materie prime del territorio, a partire dalla selezione delle farine della Basilicata. Altre caratteristiche sono la lievitazione di 72 ore e la canditura realizzata a ridotto contenuto di zuccheri. Oltre al Panettone Classico, la linea di lievitati messa a punto per per il Natale 2021 include l’edizione limitata con zafferano e arancia.
Il panettone di Olivieri 1882

Sta facendo il giro del mondo il panettone artigianale di Nicola Oliveri, erede di un sapere tramandato dal 1882 ad Arzignano (Vicenza). Sì, perché oltre al temporary di Milano in via Tortona 19, Olivieri 1882 ha aperto anche Oltreoceano: i lievitati della maison veneta si trovano fino alla fine di dicembre pure nei pop-up all'interno delle sedi Eataly di New York City, Dallas, Los Angeles e Toronto. Oltre alle referenze degli scorsi anni e alla versione del pluripremiato panettone classico, per questo Natale ci tre nuovi gusti: Pesca, amaretto e cioccolato, Mela, uvetta e cannella e Amarena.
Il panettone di Max Mascia
Anche quest'anno lo chef Max Mascia, con il pastry chef Giovanni Mattina, direttamente dal ristorante bistellato più longevo d’Italia, il San Domenico di Imola, ha sfornato i suoi lievitati, preparati con materie prime italiane, lievito madre, bacche di vaniglia Tahiti e miele d’acacia emiliano. La new entry del 2021 è il Panettone al Pistacchio: un impasto tradizionale sposa la golosa crema al pistacchio di Bronte e la granella di pistacchi. In linea anche il profumato Panettone all’Albicocca con albicocche semicandite e il Panettone Tradizionale con arancia e cedro canditi, morbida uvetta e una copertura grezza realizzata con farina di nocciole Piemonte igp e croccanti mandorle d'Avola.
Il panettone di Andrea Tortora

Il panettone di un pasticciere tre stelle Michelin non può mancare. Andrea Tortora, con il suo laboratorio AT Patissier, sigla grandi lievitati impeccabili. L'aroma e il profumo della vaniglia Bourbon caratterizzano fortemente l'impasto, dove il lievito madre incontra lo scorzone d’arancia di Sicilia candita, il cedro Diamante, l'uvetta australiana e il burro di latteria italiano. Il Panettone Milano è alto, nella forma riprende lo storico stile meneghino di Angelo Motta, con una copertura bruna e l'uvetta "bruciacchiata". In linea ci sono pure il Panettone Albicocca e Gianduia e il Panettone con copertura di mandorla e granella di zucchero. Segnaliamo anche il Pandoro di Tortora, nella limited edition La luce buona delle stelle di Molino Pasini, al centro di un'iniziativa benefica. Il contenitore è una latta d’autore firmata Piero Lissoni, che rivisita una celebre fotografia di Luigi Ghirri: il ricavato della vendita della limited edition verrà devoluto all’associazione “Make a Wish”.
Il panettone di Renato Bosco
Maestro lievitista e pizzaiolo, Renato Bosco del veronese Saporè sforna panettoni impeccabili. Equilibrati, soffici, profumati, sono realizzati con ingredienti di qualità e ruotano attorno alla pasta madre viva cui Renato ha dedicato una vita intera. Gli ingredienti dei suoi panettoni artigianali sono scelti con cura: vaniglia Bourbon biologica del Madagascar, miele d'acacia e uva sultanina australiana 6 corone e scorzone d'arancio candito. Una garanzia.
Il panettone di Antonio Zaccardi
Si chiama Panspaziale il panettone pensato dallo chef stellato Antonio Zaccardi del Ristorante Pasha di Conversano e Freejungle. Segni particolari? La fava tonka e i datteri, che caratterizzano fortemente questo lievitato realizzato da Pietro Netti, pasticciere pugliese, di Castellana Grotte. Dopo 36 ore di lievitazione, l’impasto è arricchito dalla fava tonka brasiliana e dal cacao amaro, che regalano rotondità, mentre i canditi sono sostituiti dai datteri, tipici frutti natalizi con sentori di caramello, vaniglia e miele. Un dolce golosissimo: cioccolato fondente monorigine a cubotti all'interno, all'esterno glassa croccante realizzata con mandorle locali.
Il panettone di Stefano Guizzetti
Quest'anno, dopo il successo dello scorso anno, il maestro gelatiere di Ciacco, Stefano Guizzetti, si è di nuovo cimentato nella preparazione del suo panettone artigianale, figlio di un impasto lievitato 48 ore e preparato con materie prime di qualità, dal burro di centrifuga piemontese alle uova bio di un piccolo produttore. Oltre al classico Panettone Milano, ecco altri intriganti gusti come Lamponi e Pistacchi e Albicocche e cioccolato, oltre alla novità del Pandoro. Da provare il panettone Langhe, con confettura di mele e pasta di nocciola nell'impasto e cubotti di gianduia made by Ciacco.
Il panettone di Carmen Vecchione

La sua pasticceria, Dolciarte ad Avellino, è diventata un punto di riferimento importante per il mondo dei lievitati. Carmen Vecchione è sempre una grande protagonista del mondo dei panettoni artigianali. La maestra pasticciera, infatti, li propone tutto l'anno: ben strutturati, soffici, preparati spesso con ingredienti del territorio come la cipolla di Montoro che fa a farcire il suo Pan Ramata (marchio registrato). Quest'anno segnaliamo il Panettone melannurca e fava tonka, un dolce natalizio che gioca con un piccolo grande prodotto campano: la mitica melannurca.
Il panettone di Ciccio Sultano e Amara
Dalla collaborazione tra lo chef Ciccio Sultano, due stelle Michelin al ristorante Duomo di Ragusa, e Amara, amaro etneo ottenuto dalle arance rosse di Sicilia igp, nasce "Stellato". Un panettone artigianale, in edizione limitata, figlio di un impasto lento (caratterizzato da una lievitazione di 36 ore e due fasi) e di una ricetta speciale: farina zero molita a rulli leggeri, lievito naturale, rossi d’uovo, burro, zucchero, vaniglia, latte siciliano e cannella. Una ricetta studiata per esaltare i profumi mediterranei di prodotti quali le arance rosse candite e le mandorle, grazie anche all’aggiunta di Amara nell’impasto, un ingrediente capace di conferire note aromatiche che rimandano ai paesaggi etnei.
Il panettone di Marco Lattanzi
Marco Lattanzi, giovane panificatore di origini toscane alla regia del Panificio Il Toscano a Corato (Bari), si sta facendo notare con i suoi lievitati, figli di 60 ore di lievitazione e due impasti. Segnaliamo l'originale Panettone Caffè Pugliese che ricorda la tipica bevanda estiva tipica del Tacco d'Italia. Da mandorle locali viene prodotto un marzapane fatto in casa, a cui si abbina il caffè della piccola torrefazione artigianale Caroli di Martina Franca, che con la sua miscela Nicaragua Xarisma, tra sentori di cioccolato e caramello, ha vinto numerosi premi internazionali. Viene aromatizzato il burro con polvere di caffè, quindi vengono aggiunte scorze di limone candito.
Il panettone di Sadler
Lo chef stellato Claudio Sadler, dell'omonimo ristorante meneghino, sulla sua bottega online propone panettone e pandoro. In pieno stile Sadler, ecco grandi lievitati classici, preparati secondo tradizione. “Uso prodotti di alta qualità, puntando su un prodotto sano e genuino, consiglio di aggiungere al fianco del dolce una crema allo zabaione o al cioccolato", racconta. Un doppio impasto e 36 ore di lievitazione (tre per il pandoro), burro francese e belga, vaniglia del Madagascar e uova bio provenienti da galline allevate a terra completano il tutto. La confezione è total black con tocchi d'oro, per un Natale 2021 elegante e raffinato.
Il panettone di Giovanni Ricciardella
Lo avevamo segnalato lo scorso anno tra i giovani talenti su cui scommettere nel 2021 (qui trovate la lista degli under 35 del food da tenere d’occhio nel 2022). Giovanni Ricciardella, chef e appassionato lievitista di Cascina Vittoria a Rognano, nel Pavese, nel suo forno (anche a legna) cuoce impeccabili lievitati. Fatti bene, tradizionali e bassi, in stile milanese, soffici come nuvole. Materie prime a chilometro zero (tra cui le uova, che arrivano direttamente dal pollaio di casa, incluse quelle di oca "che fanno la differenza, perché hanno un grande tuorlo" spiega lo chef, e quelle di anatra selvatica), profumi genuini e una bella struttura alveolata sono gli ingredienti che rendono i suoi panettoni artigianali davvero indimenticabili.
Il panettone di Grazia Mazzali

Tra le lady nazionali del panettone artigianale, Grazia Mazzali della Pasticceria Mazzali di Governolo (Mantova) è una certezza: i suoi lievitati sono leggeri e delicati, mai troppo dolci e zuccherini, ma estremamente equilibrati. Da provare il suo Maestrale, con uva di zibibbo e passito di Pantelleria. E ancora, l'Anello del Monaco mantovano, oltre al classico Milano, ai Frutti di Bosco e al Caffè. Per gli amanti del sapido, imperdibili i suoi panettoni salati, mentre tra gli ultimi esperimenti della pasticciera c'è il panettone limone e pistacchio.
Il panettone di Di Stefano
La maison siciliana Di Stefano torna anche quest'anno con i suoi panettoni made in Sicily. Per chi cerca un gusto super local, ecco l'abbinamento che omaggia la bella isola mediterranea, Carrubo, arancia e cioccolato siciliano. Il panettone al gusto Mandarino Tardivo di Ciaculli & Fondente è la new entry, mentre sono due le Capsule Collection Limited Edition: la latta d’artista “Stupor Mundi” di Domenico Pellegrino e il piatto ispirato alle veline protettive degli agrumi siciliani esportati, realizzato su disegno di Sandra Virlinzi, in arte Sdrina. Tutto sicilianissimo e barocco, comunicato attraverso forme e colori pop.