Come locuz. avv., papale papale (meno com. alla papale), in modo diretto ed esplicito, con assoluta franchezza, senza reticenze o mezzi termini
Questa la definizione che la Treccani dà di Papale Papale: un modo di dire molto comune, e il titolo dell'ultimo libro (256 pagine, Giunti Editore) di Fabio Picchi, chef fiorentino famoso per le sue incursioni nel campo televisivo e in quello letterario.
Voluto il bisticcio di parole con il mondo religioso. Il libro è da intendersi come una sorta di breviario gastronomico, laico eppure ricco di spiritualità: quella che vede i pasti come riti, il cibo come condivisione, e la semplicità culinaria come un valore. La giornata di Picchi comincia con la frugalità delle Uova affritellate di porri o delle Frittelle di miele, passa per i ricordi della sua infanzia nella campagna in Toscana e nella bontà confortante di piatti come la Zuppa di lenticchie, farro e nocciole del monaco umbro.
Ogni momento della giornata è preceduto dalle pagine liricamente scanzonate del Canto della Tavola. Prima del capitolo "Per fami notturne", ad esempio, si legge: "Tornando a dormire, grazie al semolino, con una dose massiccia di serotonina e di affetto verso voi stessi, saprete, seppur da soli, di avere il mondo fratello".
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