Tempo di aperture a Bologna, ma anche di grandi riaperture.
Da qualche mese "La Balena", ovvero il complesso Unipol in piazza De Mello, sopra via Stalingrado, ha un nuovo inquilino. Lo chef Cristian Mometti è arrivato a luglio 2015 inaugurando ufficialmente La Porta, un bar-bistrot a cui lo scorso dicembre si è aggiunto il ristorante vero e proprio. Mometti, origini trevisane e un passato tra hotellerie, consulenza di aziende e creazione di brand nuovi, ha creato due realtà funzionali e complementari.
Da una parte La Porta Cafè, fortemente orientato sul mondo del bio e con grande attenzione a naturalità e salubrità dei prodotti: "Nel settore dell'hotellerie ho avuto una formazione al benessere" spiega lo chef "Sta andando tanto di moda, è vero, ma sono pochi quelli che se ne interessano davvero e si sforzano di offrire qualcosa di più di un'orribile pasta al riso con un po' di pomodoro". Un'attenzione e un rispetto alle scelte alimentari della clientela che si ritrovano anche in La Porta Restaurant, sul cui menu sono segnate le opzioni vegane e quelle senza glutine.
"In realtà la maggior parte del lavoro è stato su accoglienza e servizio, che a Bologna sono generalmente scarsi. Cominciando dalle cose semplici, come un grandissimo cestino del pane" dice Mometti ". Abbiamo reso l'ambiente più soft, meno faraonico e ingessato, da hotel 4 stelle di bassa qualità. Ora si ha la sensazione di essere in una grande metropoli".
Prima di Mometti qui c'era lo chef Marcello Leone, il cui ristorante pagato lo scotto di una location non facile - fuori dalla cerchia muraria, in una zona non residenziale, pressoché raggiungibile solo in macchina. Ma Mometti non appare preoccupato, forte anche di un "ingrediente" del menu che a Bologna, e in generale in Italia, si vede raramente: la vasocottura. Una tecnica di cottura a bassa temperatura molto cara allo chef (che ci ha anche scritto un libro) e che "permette di preservare freschezza degli ingredienti e leggerezza del piatto, ma anche di stupire il cliente: un gioco liquido che arriva sulla tavola". E alla vasocottura si aggiunge la cottura alcalina dello chef de cuisine Giuseppe Palmisano.
Due i menu degustazione, uno dedicato al mare Adriatico e uno alla terra emiliana, anche se è soprattutto sulla proposta ittica che si concentra Mometti: "Pensavo Bologna fosse più conservatrice, e ho inserito in menu anche le tagliatelle. In realtà me ne avranno ordinate massimo 5 porzioni dall'inizio". Niente ostriche, caviale o inutili virtuosismi. Allo Sgombro e panino al radicchio di Treviso e agli Gnocchetti alla polenta di Storo con carbonara di capesante, due omaggi alle origini dello chef, si affiancano piatti più caldi e marittimi come gli Spaghettoni Cavalieri con astice in busera o il Baccalà in cartoccio di vetro. Conto sui 40-60 euro.
Cosa La Porta
Dove Piazza Vieira de Mello, 4
Tel. 051 4159491