A Belmonte Calabro crescono dei pomodori dalla polpa e dal sapore ineguagliabili. Appartengono a due differenti tipologie che hanno in comune caratteristiche determinate dalle condizioni ambientali specifiche della zona di Belmonte e dalle tecniche di coltivazione utilizzate nel tempo dai suoi contadini. In una parola, l'ecotipo è lo stesso, le qualità di pomodoro sono due: i pomodori cuore di bue e i pomodori giganti, che raggiungono un peso tra i 400 grammi e il chilo e hanno una polpa compatta ed estremamente saporita.
Cosa c'è di speciale a Belmonte che rende i pomodori così grandi, polposi e saporiti da restare nel cuore di chi ha avuto la fortuna di consumarli, magari tagliati a fette spesse come bistecche e conditi con olio, sale e un po' di origano?
Il sottosuolo acido e nutriente, le colline che proteggono dal freddo e trattengono il tepore che sale dal mare e la purezza delle acque, ma soprattutto il lavoro dei contadini che li hanno coltivati nel corso del tempo, li hanno selezionati e riprodotti nei piccoli semenzai di casa.
I veri Pomodori di Belmonte sono una produzione estremamente limitata e i produttori li vendono sul mercato locale, molto spesso sui banchi che costeggiano la Strada Statale 18, percorsa da chi vuole evitare la Salerno-Reggio Calabria.
Sono molti i tentativi di imitazione, ma il legame tra le caratteristiche uniche dei Pomodori di Belmonte, il territorio e i metodi di coltivazione danno a questi prodotti tipici un vantaggio difficile da colmare.
Una produzione così piccola però rischia, con il passare del tempo, di essere abbandonata. Ecco perché merita di essere conosciuta e valorizzata, come sanno bene gli chef che lavorano su qualità e territorio. Per questo nel 2010 è nata la Comunità del cibo del Pomodoro di Belmonte, costituita da produttori, ristoratori, agronomi e professionisti in diversi campi, accomunati dalla volontà di preservare un prodotto tipico italiano unico al mondo.