Chi dovrebbe veramente esserci nei ristoranti è un ciccione esperto di cibi [...] Ovviamente, il cicciolier non può farlo chi è magro. Ma nemmeno chi è esageratamente grasso. Se il cicciolier è obeso in maniera invereconda, è lecito farsi venire il dubbio che mangi tutto quello che gli capita a tiro e che non sappia scegliere [...] La persona più adatta a consigliare ha una corporatura ben precisa: paffutello o un filino sovrappeso. Così è subito chiaro che ha un rapporto con il cibo non propriamente sano, ma che non è nemmeno un caso clinico. Semplicemente mangia anche quando è sazio. Ma certo! È proprio la mia corporatura! Ed è proprio per questo che sono qualificato a scrivere un libro sul cibo. Andiamo, di quali altre credenziali avete bisogno? Finitela di fare gli spocchiosi e decidetevi a cominciare a leggerlo.
Quand'è l'ultimo libro che vi abbia fatto ridere? Non intendiamo alzare un angolo della bocca in un vago sorriso compiaciuto, intendiamo proprio ridere, sonoramente e di gusto (il gioco di parole non è voluto).
Bene, Il cibo secondo Jim fa ridere. Ma ridere davvero. Il libro (398 pagine, EDT) è stato scritto dal comico statunitense Jim Gaffigan, protagonista del Jim Gaffigan Show e già autore di un libro dall'evocativo titolo Dad is fat. Non aspettatevi un libro per gourmet che racconta di raffinate cene in metropoli internazionali, o commoventi racconti di produttori artigianali. Ne Il cibo secondo Jim si parla di cibo spazzatura e ossessioni alimentari, di gente sovrappeso che mangia in maniera malsana e di disprezzo verso il cosiddetto qualsiasi alimento non sia fritto o non contenga latticini, carboidrati e/o carne - non a caso uno dei capitoli si chiama "A nessuno piace veramente la frutta".
In generale il sushi è privo di logica. È come se qualcuno avesse deciso che la gente dovesse smetterla di mangiare pesce. Mi immagino un perfido dittatore che decreta:
DITTATORE: D’ora in poi il pesce si potrà mangiare solo crudo.
FOLLA: (gemiti) Noooo!
DITTATORE: E avvolto nelle alghe.
FOLLA: (gemiti e lamenti) Noooo!
DITTATORE: E usando quelle bacchette lunghe!
FOLLA: (gemiti, lamenti e suppliche) Pietà!
Jim riesce a prendere in giro le tendenze gastronomiche e le manie salutistiche, e allo stesso tempo a celebrare la bellezza del cibo e del goderselo con tutta la consapevole golosità di cui siamo capaci. Ci sono capitoli dedicati alle ciambelle e al gelato, odi alla bistecca e alle patatine fritte, consigli di hamburgerie a New York valutate fondamentalmente in base alla quantità d'unto che può essere contenuta nel panino e candide ammissioni di (in)capacità culinaria, ovviamente risolta tramite il microonde.
Una lettura che costituisce una tregua dalle tante pubblicazioni in cui la cucina diventa (in maniera più o meno riuscita) oggetto di circonvoluzioni poetiche. E che vi farà immediatamente venire voglia di dividere un cheeseburger con Jim.
Qui trovate Il cibo secondo Jim a 13.60 euro