Annata 2011. Invecchiamento. Sentori acerbi. Queste parole non le sentite a una verticale di vini ma davanti a una tazza di tè - più precisamente, davanti a una tazza di Pu-erh.
Questi tè verdi cinesi hanno la peculiarità di poter subire un processo di invecchiamento. Sviluppando aromi, sapori e colori diversi a seconda dell'annata: i più "giovani" sono freschi ed erbacei, i più "anziani" corposi e affumicati. Le foglie provengono dallo Yunnan (provincia della Cina meridionale considerata la culla del tè) da alberi che possono avere anche 1000 anni. Una volta raccolte vengono essiccate all'aria, ovviamente in maniera naturale, e compresse nelle tea cakes (per utilizzarle servono appositi coltellini).
Nella farmacopea cinese i Pu-erh sono considerati alla stregua dell'aspirina. Numerose le proprietà: alleviano il mal di testa, accelerano il metabolismo, depurano il fegato (perfetti se si ha bevuto un po' troppo!), combattono il colesterolo cattivo. E, visto il basso contenuto di teina, possono essere bevuti tutto il giorno.

Potete trovare una capsule collection di Pu-erh, con 6 etichette dal 2010 al 2013, nel corner Arte del Ricevere al Brian&Barry Building di Milano o online sul loro sito.