La Puglia attrae ogni anno migliaia di turisti sul suo territorio ricco di materie prime e prodotti enogastronomici di altissimo livello, un successo confermato dalla rivista Wine Enthusiast che l'ha inserita nella lista nelle 10 Wine Destinations 2013. Una ricerca commissionata dall'assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia all'Università Bocconi di Milano ha analizzato le ragioni del successo enoturistico della regione italiana perchè possano eventualmente servire a modello per altri territori.
Lo studio ha coinvolto 200 aziende indagando offerte e comportamenti, da cui sono emersi molti spunti interessanti. Innazitutto il fattore accoglienza, che è risultato centrale. In molti casi è il proprietario stesso dell'azienda vinicola a guidare il turista fra i vigneti e durante la degustazione. Grande anche l'attenzione nei confronti della clientela internazionale: nel 93,2% dei casi, le persone a contatto con il pubblico conosce l'inglese, e spesso anche altre lingue europee come il francese, lo spagnolo e il tedesco.
Inoltre, molte aziende pugliesi hanno saputo costruire una vera e propria rete di collaborazioni, soprattutto fra settori enogastronomici complementari. Nelle cantine, per esempio, è spesso possibile acquistare non solo il vino in degustazione (50% dei casi), ma anche specialità regionali prodotte da altre aziende locali.
Infine, anche la comunicazione e la promozione giocano una parte fondamentale nella crescita dell'enoturismo.
Il ritratto che emerge dallo studio è quello di una regione che ha saputo costruire un'offerta enoturistica su misura dei visitatori e ha saputo puntare sulle tipicità del territorio: in primis il vino, naturalmente, ma anche l'abilità di proporre il territorio nella sua globalità e la volontà di fare sistema.