È un progetto giovane dall’anima vintage quello del ristorante EraGoffi a Torino, una delle più piacevoli sorprese dell’ultimo anno all’ombra della Mole. Guidato da tre amici trentenni - Alberto Fele, Marco Pandoli e lo chef Lorenzo Careggio - si trova lungo le rive del Po, ai piedi della collina, negli stessi spazi occupati dalla fine dell’Ottocento dallo storico ristorante Goffi Del Lauro.
Semplicità, schiettezza e apertura mentale sono i tratti distintivi della cucina di Careggio, che qui debutta alla regia di una brigata. Nato a Casablanca, lo chef ha vissuto tra il Piemonte e la Liguria e ha scoperto solo a 28 anni la vocazione per il mondo della gastronomia. Dopo studi in Ingegneria del Cinema e in Scienze della Comunicazione, frequenta l’Associazione Cuochi di Torino e l’Accademia Niko Romito, che per lui sarà fondamentale.
Di chiara impronta romitiana, la sua cucina è fondata su grandi materie prime, concentrazione dei sapori e tecnica, al fine di ottenere piatti godibili, di sensibilità moderna, che rendono giustizia al prodotto. Il tutto con un occhio di riguardo ai vegetali e alla tradizione territoriale.
EraGoffi, il locale
Per certi versi il tempo pare essersi fermato negli spazi del ristorante EraGoffi. La location, una struttura del 1870 completamente rinnovata, ha conservato alcuni elementi che ricordano il legame con lo storico Goffi del Lauro - fondato da un tenore del Teatro Regio, che era riuscito a creare un luogo amato non solo dai pescatori che qui si facevano friggere il pesce locale, ma anche dagli artisti e dagli uomini di cultura.
Si viene ancora accolti dall'antica insegna e si resta affascinati da piccoli dettagli che raccontano un’epoca passata. Una tradizione che rivive in mattoni e archi a vista recuperati, in un affresco riportato alla luce nel salotto, ma anche nei pavimenti degli anni Settanta e nei termosifoni dei primi del Novecento con tanto di scaldavivande.
Uno spazio dove l'antico dialoga con il moderno, tra tutela del passato e spirito contemporaneo, che vede protagonista un servizio giovane e attento.
Alle spalle del locale, affacciato sul fiume, sorge invece CasaGoffi, il bistrot sotto il pergolato che riapre con la bella stagione, mentre chi cerca un privé, con un tavolo tutto per sé direttamente collegato alla cucina, può prenotare la Cantinetta, cui si accede dal cortile, senza attraversare la sala del ristorante. A proposito, nel giardino si può ammirare ancora il lauro che ha dato il nome alla vecchia insegna.
EraGoffi, il menu
La filosofia dello chef? “Semplici sapori genuini”. Aspettatevi, dunque, un approccio gastronomico “semplice” ma - ribadiamo - in senso romitiano del termine, che si traduce in una cucina non priva di ricerca, capace di restituire al palato l’essenza del gusto, valorizzando ingredienti locali e tradizioni territoriali.
I piatti si possono scegliere alla carta, oppure si può optare per uno dei cinque menu da quattro portate, ciascuno rappresentativo di un percorso tematico.
Così, si può scegliere il menu Esploratore, per affidarsi completamente allo chef con creazioni a sua scelta, oppure il menu Carnivoro, che omaggia i sapori piemontesi, tra Tonno di Saluzzo (Gallina bianca di Saluzzo presidio Slow Food) e Brasato Piemonte, entrambi selezionati dall’allevatore Martino e dalla famiglia Agazzone. Un itinerario goloso che culmina con un inedito e ottimo dolce, il Bunet acciuga e peperone.
Nel menu Erbivoro, invece, fanno capolino le erbe aromatiche e le verdure, amatissime dallo chef, che le coltiva nell’orto di famiglia a Pianezza. Così, il mondo vegetale - oltre a essere un fil vert che regala un tocco distintivo a tutti i piatti - diventa protagonista assoluto da esaltare in portate come Radici e tuberi o Cavoli e fonduta.
Nel menu Onnivoro, all’insegna della varietà, si spazia dal gustoso Maialino e carote al Germano con lenticchie e cavolo nero, mentre il menu Benessere è una bella idea e porta in tavola piatti realizzati con ingredienti salutari e freschissimi, da Zucca e mandorle - che esalta particolarmente gli ingredienti e la purezza del gusto - a Cappelletti con salmerino in brodo di funghi, sino all’Anguilla e radicchio.
Per un buon calice? Affidatevi ai consigli della giovane sommelier Marinella Vozza. In carta ci sono oltre trecento etichette selezionate per lo più tra piccoli produttori, in collaborazione con il sommelier Antonio Dacomo.
Cosa: EraGoffi
Dove: corso Casale 117, Torino
Info: Sito