Natale è dietro l'angolo e vi aspetta con il suo carico di ansia, generata soprattutto dalla ricerca del regalo giusto per tutti i componenti della vostra lista. Il regalo a tema food è ovviamente uno dei più gettonati, ma non per questo più semplice da scegliere. Nella ricerca spasmodica della gastro-idea perfetta vi perdete in un labirinto, incerti se puntare sul regalo utile, quello divertente, quello bello o quello bello solo ai vostri occhi.
Andiamo al punto della questione. Come si fa a capire se il regalo che avete pensato, magari per qualcuno che conoscete poco, possa essere apprezzato? Vi basterà consultare il nostro elenco di 15 regali di Natale che dovete smettere di fare. Subito.
Se doveste trovarvi dentro uno dei vostri doni-tipo, fatevi un esame di coscienza e riprendete subito la retta via.
I CIBI TRADIZIONALI ACQUISTATI AL SUPERMERCATO

Sì è vero, c'è la crisi e i soldi sono pochi, ma questo non vi autorizza a regalare panettoni, pandori, cotechini e lenticchie del discount. Il panettone va bene se non volete presentarvi a cena a mani vuote a una cena, ma come regalo di Natale no, non va bene. Andate dal vostro fornaio di fiducia e compratelo lì: lo pagherete di più, è vero, ma ne sarà valsa la pena. E poi è Natale, non fate i tirchi. (Foto: guidecucina)
UNA CESTA PIENA DI CIBI TRADIZIONALI ACQUISTATI AL SUPERMERCATO

Seguendo lo stesso principio logico - minima spesa, massima resa - anche la cesta gourmet con le prelibatezze recuperate dagli scaffali del minimarket sotto casa è un regalo di pessimo gusto. Meglio un chilo di sale rosa dell'Himalaya che sette chili di funghetti sott'olio 3x2. Non fate i poracci. (Foto: shoppy)
IL GREMBIULE SPIRITOSO

Tra i vostri amici ce n'è uno che si sta seriamente appassionando alla cucina e gli manca tutta l'attrezzatura necessaria? Non provate nemmeno a cercare tra i grembiuli cosiddetti spiritosi il regalo di Natale per Lui o per Lei. Che rappresenti un busto maschile con gli addominali scolpiti o una giovane donna procace, ci potete giurare che quel grembiule resterà nel cassetto degli strofinacci da cucina e ne uscirà solo per foto imbarazzanti da pubblicare su Facebook. (Foto: aliexpress)
LE MUG

Quante vittime fate ogni anno con la vostra mania delle mug? Sì, sono divertenti, buffe, personalizzabili, pure con l'oroscopo stampato sopra e tutto il resto, ma dovete ammetterlo: sono brutte! E poi occupano spazio nelle credenze delle cucine, già gonfie di ogni tipo di porcellana e cristalli. Forse l'agopuntura potrà aiutarvi e farvi smettere una volta per tutte. (Foto: esellerpro, naturatem, zcache, ingrossoregalistica, ebay)
IL POGGIAMESTOLO

Il poggiamestolo in ceramica è il classico regalo "non so nulla di te, ma ho questo poggiamestolo che mi avanza e potrebbe piacerti". Anche se ne trovaste uno di bella foggia, il poggiamestolo crea comunque disagio in chi lo riceve: se ne ha già uno, più brutto, si ritroverà con il cassetto degli attrezzi incastrato due volte su tre; se non ne ha mai posseduto uno, beh, avrà pure avuto i suoi buoni motivi. (Foto: ceramicascuro)
LO SCHIACCIANOCI ZOOMORFO

Guardate questo scoiattolo negli occhi. Ecco, non serve aggiungere altro. (Foto: euronova)
IL SET OLIO, SALE E PEPE

Se queste saliere che si baciano teneramente vi sembrano carine, allora siete davvero irrecuperabili. Il set da tavola con olio, aceto, pepe e sale piace solo alle zie anziane con la tendenza compulsiva ad accumulare ninnoli e bomboniere. (Foto: dmail, castaldooggetti, occasionestore)
IL SET GUANTO DA FORNO E PRESINE

Certo, presine e guanto da forno sono utili, ma questo tipo di regalo è un'investimento rischioso. Sia che scegliate il guantone nella stessa tonalità di colori della cucina cui sono destinati, sia che optiate per simpatici animaletti. Anche l'opzione "li ho fatti io, all'uncinetto, ci ho messo solo sei mesi" è da bocciare. Siate clementi con i vostri amici. (Foto: merceriaraffaella, shopgiada)
LA BISCOTTIERA ORIGINALE, MA BRUTTA

Se credevate di aver già visto una buona dose di bruttezza nel mondo, questa vi farà ricredere. Il portabiscotti a forma di borsetta glamour, un po' a fiori e un po' animalier, simboleggia tutto quello che nessuno vorrebbe mai avere nella propria cucina. Se l'avete già usata come regalo di Natale, diteci: come avete interpretato la faccia di quella povera donna che ha scartato il vostro pacchetto? (Foto: qvc)
LA BISCOTTIERA QUALUNQUE, MA VUOTA

Per non sbagliare avete optato per una biscottiera un po' anonima, senza disegni, decorazioni, ma solo bianca, candida e innocente? Bene, bravi, siete sulla strada giusta. La prossima volta però riempitela con buoni biscotti al cioccolato. Non c'è niente di peggio che ricevere in regalo una biscottiera triste e vuota. (Foto: amazon)
IL PORTA FRUTTA

Quanti errori si fanno nel nome della schiscetta. Il più clamoroso è lo scatolino porta frutta: il proteggi banana o mela è un oggetto proprio brutto, ingombrante, costa anche così poco che dovreste vergognarvi solo ad averci pensato. (Foto: racconticavolo)
IL CAKE DESIGN FALLITO

"Ah, io a Natale faccio solo regali gastronomici, tutti fatti da me!" A voi sembra un buon proposito, ma in realtà suona come una velata minaccia per i vostri amici (sanno benissimo che avete abbandonato il corso di cake design a otto lezioni dalla fine). Saranno anche buoni i vostri biscottini glassati, ma perché non provate con sfide meno impegnative? Smettete anche di sperimentare torte fatte con farina integrale+farina di mais+farina di semola: i vostri amici non sono cavie da laboratorio. (Foto:pinterest, pleaded-jeans)
I PIATTI DA APPENDERE ALLA PARETE

Ebbene sì, c'è tutto un mondo di persone che a Natale regalano i piatti a tiratura limitata. Decorati con cervi dipinti a mano, allietati da scene di caccia, pieni di casette rosse che fanno tanto Natale, saranno anche belli, ma non sono abbastanza grandi da diventare piatti da portata e quindi sembra che l'unica loro ragione di vita sia stare appesi al muro. Ma che razza di regalo è? (Foto: bomboniera shop)
LE COSE CUCINATE DA VOI... SE NON SAPETE CUCINARE
Quello che conta è il pensiero, certo. Ma perché, perché sottoporre ad amici e parenti le vostre creazioni culinarie, quando sapete che le suddette creazioni sono a malapena commestibili? Non mentite a voi stessi: o sapete cucinare, o non lo sapete fare. Punto. C'è sempre tempo di imparare, ma non sperimentando sulla pelle - e lo stomaco - di amici e parenti. Niente marmellate raggrumate, biscotti bruciacchiati, liquori troppo alcolici. "A Natale si è tutti più buoni" vale per le persone, non per i vostri piatti.
LE COSE CUCINATE DA VOSTRA NONNA
Vostra nonna fa crostate sublimi, tronchetti straordinari, lasagne che convertirebbero anche il più estremo dei vegani? Ne siamo felici. Regalarli a qualcun altro, però, puzza di pigrizia e per giunta di tradimento familiare: lei le ha preparate per voi con amore, e voi le portate a casa degli amici cianciando di genuinità e semplicità (entrambi sinonimo di "Non avevo tempo né voglia di cercarti un vero regalo")?