Uno chef francese ha chiesto alla Guida Michelin di rescindere il suo ristorante dalla guida, intenzionato a restituire la stella Michelin, perché - sostiene - non riesce a sostenere i costi di mantenimento che un ristorante stellato comporta.
Jérôme Brochot de Le France, un hotel con ristorante a Montceau-les-Mines, una cittadina mineraria nella bassa Borgogna, ha ottenuto una stella Michelin nel 2005, e, lo scorso novembre, ha scritto alla Rossa chiedendo di poter restituire la stella Michelin.
In un'intervista a The New York Times, Brochot ha dichiarato che ha dovuto lasciare a casa metà della sua brigata, per via degli altissimi costi di conduzione di un ristorante stellato in una piccola città in cui la disoccupazione è attestata intorno al 21%. Garantire 60 coperti era diventato quasi impossibile, ha fatto sapere Brochot, e molti degli ingredienti di qualità utilizzati, spigola e rombo in primis, spesso finivano nella spazzatura.
Brochot ha deciso dunque di cambiare formula, iniziando dai prezzi: ha dimezzato il costo di un pasto nel suo ristorante, optando per un menu più semplice e "rustico", usando ingredienti meno costosi e, ha dichiarato, finalmente ha visto un cambiamento in positivo. "Da quando abbiamo cambiato formula, la clientela è aumentata in maniera esponenziale... Spesso le persone sono convinte che una stella Michelin sia solo una fascia di prezzo", ha detto. Ha anche iniziato a tagliare lo spreco di cibo.
Per Brochot non è stata una decisione facile. Lo chef ha dovuto affrontare critiche, anche da parte del sindaco, che ha preso la notizia come un vero e proprio "danno per l'intera regione". "Quello che sto facendo adesso, non lo faccio di certo a cuor leggero, ma non ho scelta", ha detto Brochet alla Michelin.
Nell'ultimo paio d'anni sono sempre più frequenti i casi di chef che chiedono di restituire le stelle alla Guida Michelin - sebbene non per problemi finanziari. Tra i casi casi recenti, quello dello chef tristellato francese Sebastian Bras che ha posto invece l'accento sullo stress di dover cucinare per gli ispettori Michelin, pressione che limita la sua creatività in cucina.