A Milano il nome di Claudio Liu è sinonimo di una ristorazione che riesce ad essere solida tanto dal punto di vista imprenditoriale quanto da quello gastronomico. Non è un caso se il suo Iyo Experience rimane ancora oggi l'unico ristorante di cucina giapponese in Italia ad aver ottenuto la stella Michelin.
Con la fine del 2019 l'imprenditore ha inaugurato in Porta Nuova, il quartiere più moderno della città, Iyo Aalto, un progetto ambizioso dal respiro internazionale e che, dopo il lockdown, trova la sua forma migliore e definitiva evolvendosi in Aalto Part of Iyo.
Qui è arrivato anche il nuovo chef Takeshi Iwai che, dopo le esperienze da Tordomatto, La Madia, Il Pagliaccio, Ristorante Quadri, Pipero al Rex e per cinque anni da Ada e Augusto, all'interno di Cascina Guzzafame, può libersi di ogni vincolo e inibizione e dedicarsi completamente alla sua cucina che, non a caso, definisce "libera".
Aalto Part of Iyo, il ristorante
Arrivato dopo Iyo Experience e Aji, l'insegna di Claudio Liu dedicata a delivery e take away, Aalto Part of Iyo condivide la sua esclusiva location posh con Iyo Omakase, realtà composta da una manciata di posti al banco in cui dedicarsi ad una degustazione di sushi.
Il ristorante si trova al primo piano della Torre Solaria, una delle "vette" della futuristica piazza Alvar Aalto, da cui vi si accede.
In coerenza con il mood internazionale dell'esterno, lo spazio di Aalto Part of Iyo è ampio, intimo ed elegantissimo, pulito ed al contempo prezioso grazie ai materiali impiegati: legno di noce, porfido, ottone, pelle. A firmare il progetto è l'architetto Maurizio Lai.
I tavoli in legno di noce della sala sono stati pensati come un'ordinata scacchiera. Le forme in porfido si scompongono in porzioni geometriche, per ricomporsi attraverso decorazioni in ottone, così da riprodurre l'idea del kintsugi, l’arte giapponese di riparare gli oggetti con l’oro.
Aalto Part of Iyo, il menu
Abituato per diversi anni al solo menu degustazione di Ada e Augusto, qui lo chef Takeshi Iwai si confronta con un menu fatto anche di antipasti, primi, secondi e dessert. Una prova ampiamente superata grazie ad un'impassibile metodica con cui affronta le nuove sfide in cucina.
Ne esce una carta con quattro scelte per sezione, impeccabili nell'aspetto quanto nell'impiattamento. In queste portate, come per quelle in degustazione, è evidente il piacere equilibrato che lo chef mette nel far incontrare sapori italiani e giapponesi, senza escludere alcun'altra contaminazione dal mondo.
I percorsi degustazione sono due, uno da cinque e uno da otto portate.
I piatti sono un'altalena di sapori che sorprende per l'intensità che conquista, come nell'Anguilla, tataki di manzo e liquirizia, per la sensualità delle consistenze, come in Scampi e semi, e per la delicatezza appagante, come in Ostriche e latticello.
Goduriosi gli Spaghetti con vongole alla tsukemen, che rispecchiano bene la filosofia ai fornelli di Iwai, con un'italianissimo spaghetto al dente da consumare con le bacchette ed intingere nella salsa. Inarrivabile per equilibrio ed eleganza Cannolicchi, asparagi bianchi e camomilla.
In linea con l'alta proposta i dessert, che rimangono comunque un pelo meno incisivi in un menu, giovanissimo, che appare già praticamente perfetto.
Aalto Part of Iyo
piazza Alvar Aalto / viale della Liberazione 15, Milano
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