Ristorante Numero Zero, a Perugia, è uno spazio in cui si incontrano socialità, cultura e buon cibo. Fin qui sembra un posto come tanti altri, ma Ristorante Numero Zero ha un obiettivo più profondo, che è quello di promuovere la diversità intesa come patrimonio di inestimabile ricchezza.
Il Ristorante inclusivo Numero Zero è un progetto ideato, avviato e gestito dall'Associazione RealMente APS in collaborazione con la Fondazione La Città del Sole - Onlus, titolare del Centro Diurno Psichiatrico FuoriPorta, ospitato negli stessi locali sede di Numero Zero, e il cui staff clinico è responsabile della supervisione costante del progetto e degli inserimenti lavorativi.
Ristorante Numero Zero è un luogo di incontro in cui si fa musica, teatro, letteratura e naturalmente si mangia bene e si beve in compagnia. Ma qual è l’elemento che caratterizza questo progetto? Semplice, da Ristorante Numero Zero lavorano persone con patologie psichiatriche.
Ancora oggi, nonostante l’informazione in merito a queste patologie così stigmatizzate per intere generazioni sia più fluida e aperta, non esistono lavori per il malato psichiatrico che siano incentrati sulla socialità. Ecco che Ristorante Numero Zero sfida questo modo di pensare e abbatte le barriere di pregiudizi e di quel retaggio culturale che la nostra società dovrebbe percepire come obsoleti.
Vittoria Ferdinandi (membro del Consiglio direttivo dell'Associazione RealMente APS e responsabile dell'attività di ristorazione) da anni lavora a questo progetto di integrazione che avvicina persone con patologie psichiatriche al mondo della ristorazione.
Questo progetto, in cui il 50% della forza lavoro è rappresentata da persone che soffrono di disturbi mentali, è nato per costruire un luogo di possibilità concreta per il reinserimento e l’inserimento sia sociale che professionale.
Numero Zero vuole sfidare questa nostra società sempre più spaventata dal diverso e dimostrare che nella ristorazione, realtà italiana comunitaria tra le più riconosciute, c’è spazio per tutti. Così, dalla cucina alla sala, troviamo persone con diversi spettri che in pochi mesi acquisiscono competenze che responsabilizzano e creano profili professionali che determinano quel ruolo sociale di cui tutti abbiamo bisogno.
Numero Zero vuole essere un esempio e un punto di riflessione per ricordarci che la società in cui viviamo deve creare opportunità per tutti e non deve lasciare indietro nessuno.
Questo dimostra che il mondo della ristorazione, ma certamente di più l’universo legato al cibo, è l’ingrediente indispensabile che amalgama il bisogno fisiologico a quello sociale e mette l’accento sull’importanza del ruolo individuale e sul senso di appartenenza alla società di cui facciamo parte.
Ad aggiungere valore a questo progetto c’è anche un film, tutto italiano, che sembra essersi totalmente ispirato alla realtà di Numero Zero. Si tratta di Marilyn ha gli occhi neri, interpretato da Miriam Leone, Stefano Accorsi e diretto da Simone Godano. La pellicola cinematografica, del 2021, ha portato sul grande schermo la storia di un centro diurno di riabilitazione per persone con disturbi psichiatrici. Sindrome di Tourette, nevrosi, autismo e mitomania convivono in un ristorante nato per caso in cui i protagonisti lavorano con dedizione nonostante gli ostacoli che una malattia psichiatrica possa portare nella gestione in autonomia di un ristorante.
Il film, in cui non mancano sfumature ironiche, crea importanti spunti di riflessione su quella che dovrebbe essere la normalità in merito all’inserimento nell’ambito lavorativo di persone con malattie mentali per migliorare sia il loro stato di salute che la società stessa. Il cibo è, ancora una volta, il filo conduttore che unisce tutti gli individui e rappresenta un bisogno condiviso che anche attraverso la professionalità ci rende tutti uguali o almeno così dovrebbe essere.
Ristorante Numero Zero
Via Bonfigli 4/6
Perugia
Tel. 375 6024432