Mangiare nel ristorante di un rifugio con vista sulla montagna innevata (ma anche quando non è ancora tempo da sci) è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita. Il piacere di scalare la vetta e trovare rifugio in una sala riscaldata da un camino, affamati quanto basta da voler affondare le posate in una morbida polenta circondata da un sugo sopraffino, carni selvatiche, funghi e formaggi, è inimitabile.
In alta quota l'appetito si fa sentire e merita di essere messo a tacere con le pietanze tradizionali montanare, spesso rivisitate in maniera più moderna (magari più alleggerita) grazie alla presenza di giovani chef curiosi di dare un nuovo senso all'accoglienza in alta quota. Ecco gli indirizzi da non perdere.
Il Rifugio Meira Garneri è nella Valle Varaita (Cuneo). La baita (completamente ristrutturata) a 1850 metri di quota si raggiunge facilmente in seggiovia sia d'estate che d'inverno, ma merita fare l'ingresso in grande stile con le racchette ai piedi. Il ristorante propone meravigliose merende sinoire, ma anche straordinarie polentate e ravioles della Val Varaita. Una piacevole salita con lieto fine.
A Corvara in Val Badia c'è il Rifugio Col Alt, specializzato nello stupire gli ospiti con un Oyster Corner che di sicuro non tutti i ristoranti in quota offrono. Cene a lume di candela con un menù da leccarsi i baffi a base di selvaggina - anche in forma di hamburger. Non mancano polenta e canederli.
Sulle vette dell'Aprica Jimmy è il posto giusto dove concludere una giornata sugli sci. L'alta cucina si mette alla prova con la tradizione montanara: in menù trovate la selvaggina di fianco a ricette come il Morro di Baccalà Rafols. Un ambiente che coniuga l'accoglienza di una baita con l'eleganza di uno stellato.
Per gli amanti delle Dolomiti, un luogo di ritrovo imperdibile dove fare tappa per la bellezza del rifugio e l'accuratezza della cucina è Las Vegas. Qui trovate l'intrattenimento tipico della montagna: natura, sport e buon cibo. Non c'è bisogno di una roulette per divertirsi, basta sedersi e godersi il panorama. Il Las Vegas si affaccia sul Sassongher, il Sella e la Marmolada, ma sul menù si trovano i piatti firmati dallo chef stellato Josean Alija che arriva direttamente da Bilbao.
Il rifugio Malga Gostner è sull'Alpe di Siusi. La minuscola baita nasconde al suo interno un giovane chef in grado di regalare esperienze papillo-gustative uniche nel loro genere. Malga Gostner non ha un sito e nemmeno una pagina Facebook, e non è facilissimo raggiungerelo: 20 minuti in cabinovia e una bella passeggiata con le ciaspole o con la slitta trainata da cavalli. L'ambiente è rustico ma la cucina è puro paradiso: dove altro potreste mangiare la crema di fieno servita in una pagnotta scavata e decorata con i fiori dell'alpeggio? In menù c'è anche la spalla di cervo al pesto di cirmolo. Ecco tutte le indicazioni per arrivare.
Il Moritzino è in Val Badia, a 2100 metri di quota. Da 40 anni ristorante/rifugio/winebar è la tappa obbligata per chi ama montagna e sport ma vuole anche divertirsi in stile cittadino con apres-sky l'aperitivo a base di musica, balli sui tavoli e spritz. A tavola però c'è da restare in silenzio e contemplare l'affaccio sulle Dolomiti dalla bellissima vetrata. Sul menù ci sono i piatti della cucina tradizionale badiota e altoatesina.
Le Fruitière è il rifugio chalet che si trova tra Piemonte e Valle D'Aosta, in Val D'Isère, nato da una ex cooperativa del latte. Gli interni hanno mantenuto almeno in parte l'atmosfera originaria, ma in cucina è tutta un'altra storia grazie allo chef Patrick Walker. Gli ingredienti tipici della montagna vengono cucinati con grande attenzione da uno staff giovane, che li reinterpreta con le più moderne tecniche di cottura. Il rifugio ha una fantastica terrazza con vista sulla montagna.
Un ambiente davvero familiare quello del Rifugio Lee, fatto di pareti di legno e fiori rossi che decorano le finestre. Uno dei locali più tipici della Val Badia riserva moltissime e piacevoli sorprese. In menù le specialità del Sud Tirol accanto ad alcuni piatti gourmet creati da chef stellati, per dare un tocco creativo agli ingredienti semplici, come Patate, formaggi e orzo.
Legno e ferro si combinano alla perfezione negli arredi del Ristorante Société, in Valle D'Aosta, così come in cucina moderno e tradizione si legano in piatti ispirati, che accontentano gli amanti della montagna affamati dopo una giornata sugli sci, ma anche gli appassionati dei sapori più ricercati. Si possono mangiare panini con salumi D.O.P. e piatti come la bavarese di peperone rosso con salsa alla bottarga e verdure croccanti.
Il rifugio Col Druscie a Cortina D'Ampezzo è pieno di magia a ogni ora del giorno. La terrazza con vista sui monti è vicina all'osservatorio astronomico - per guardare le stelle anche con occhio scientifico. Dopo le scarpinate sugli sci si arriva a tavola pronti per un menù tipico con bricioline di cervo e polenta morbida, finferli e composta di mirtillo.
In Valtellina un rifugio con ristorante panoramico da provare almeno una volta è il Maitardi. L'atmosfera è casalinga e rustica come i rifugi di una volta, e molte materie prime sono di produzione propria. Il menù tipico della Valtellina e della Valchiavenna non delude mai gli amanti della neve e delle escursioni estive, sempre che ci si ricordi di avere fame davanti ad una vista del genere.