Ci sono quei giorni in cui non vuoi altro se non mangiare in un bel ristorante giapponese e Roma offre molti indirizzi interessanti.
Si va dal più gourmet, come Zuma, dove si mangia immersi nella bellissima location di Palazzo Fendi su via del Corso, fino agli all you can eat, dove, attenzione, si può assaporare del sushi di buona qualità a un prezzo accessibile.
Insomma, è facile mangiare bene nei ristoranti a Roma, l'importante è sapere dove andare. Ecco la nostra guida ragionata ai ristoranti nipponici della Capitale: 11 indirizzi per tutte le occasioni. Arigatō!
Elements

Foto elementsroma.it
A due passi da piazza Barberini, nella culla della "dolce vita" capitolina, il ristorante Elements di Roberto Langellotti è il baluardo della cucina contemporanea giapponese a Roma. In cucina chef Maurilio Araujo, campione nazionale portoghese di sushi, firma con autenticità e innovazione un menu che spazia dalla tradizione nipponica fino alla contaminazione con ingredienti mediterranei. Oltre alla consueta proposta di tempura, sashimi e sushi, infatti, tra i signature dishes spiccano proposte intriganti come il panino cotto al vapore ripieno di carne di wagyu, insalata, cipolla di Tropea e senape o gli spaghetti spessi di amido di riso in brodo di maialino iberico, uova e verdure. Interessante anche la proposta del menu Bento a pranzo.
Cosa: Elements
Dove: via Palermo, 65, Roma
Sito
Hasekura

Hasekura è un’istituzione qui a Roma. Incastonato in via dei Serpenti, nel bellissimo quartiere Monti, offre una cucina nipponica tanto autentica da prendere il nome da un antico samurai. Qui vige il rispetto per il minimalismo, dagli arredi ai piatti, che vengono preparati senza sconvolgere gli equilibri degli ingredienti, lasciati il più possibile nella loro naturale purezza. Premiato da diversi anni con piatto e forchetta dalla guida Michelin, Hasekura è proprio uno di quei ristoranti dove andare almeno una volta se si è amanti di questa cucina. A fine pasto un buon sake è l’ideale per affrontare una passeggiata che porta dritta al vicino Colosseo.
Cosa: Hasekura
Dove: via dei Serpenti, 27, Roma
Sito
Waraku

Questo locale è nato diversi anni fa in una palestra di Judo. Davvero: c’erano tre tavoli, sempre pieni, su cui erano poggiate scodelle fumanti di ottimi ramen. Gestito da un italiano e una giapponese, oggi Waraku propone i ramen tra i più buoni che si possano trovare a Roma, qualche via più in là. Il locale nuovo è più grande, c’è anche un giardino dove passare le giornate e le serate calde romane, sempre all’insegna dei migliori spaghetti di farina e brodi che ci siano. Se dici ramen da queste parti, dici Waraku.
Cosa: Waraku
Dove: via Prenestina 321 A, Roma
Sito
Doozo

Se dobbiamo parlare di ristoranti autentici giapponesi a Roma, Doozo merita una menzione di sicuro. Influenzato dall’aura artistica del vicino Palazzo delle Esposizioni, non parliamo semplicemente di un locale di cucina nipponica. È una galleria d’arte e insieme un ristorante, in cui lo chef, proveniente da Tokyo, cerca da sempre di far conoscere la cultura gastronomica del suo paese, quella più sconosciuta e vera. Il sushi rimane il suo cavallo di battaglia, da gustare magari in un menu degustazione tradizionale kaiseki, dove arrivano tante piccole portate. La tempura è un altro classico da provare, ma è con lo yakizakana (pesce cotto alla griglia) e con le marinature della carne in salsa teryiaki e in salsa di soia che si può assaporare un Giappone difficile da trovare anche nella Capitale. Senza dimenticare i brodi e la selezione di tofu biologici che rendono tutto ancora più interessante.
Cosa: Doozo
Dove: via Palermo, 51-53 Roma
Sito
Ramen Bar Akira

Ormai tutti conoscono Akira. Il ramen tradizionale dell’ex calciatore giapponese di calcio a 5 fa impazzire chi passa per via Ostiense da anni, con quel suo brodo di maiale denso e saporitissimo. Ma forse non tutti sanno che i ramen di Akira sono forse l’unico street food giapponese di Roma: nella sua piccola sede dentro il Mercato Centrale a stazione Termini, che sembra un piccolo chiosco tradizionale, questi ramen vengono fatti uscire a velocità impressionanti. Adatti per chi vuole sedersi in mezzo al caos cosmopolita e divertente del Mercato e anche a chi, impavido, sceglie di portarseli via per mangiarli passeggiando. Le bacchette prendono gli spaghetti e la carne e il brodo si beve, rigorosamente senza cucchiaio. Meglio se facendo rumore.
Cosa: Ramen Bar Akira
Dove: via Ostiense, 73 / Mercato Centrale Stazione Termini Roma
Sito
Zuma

Abbiamo parlato di sushi, un po' per tutte le tasche e va bene. Ma se invece volete provare un’esperienza da veri gourmet, immersi nella sala di un palazzo bellissimo - Palazzo Fendi su via del Corso -, allora la risposta è una: Zuma. Questo ristorante giapponese, nato qualche anno fa, ha conquistato subito Roma con la sua terrazza panoramica dove fare un aperitivo e con la qualità del cibo che viene servito. Il sushi è davvero buono, alla carta, così come altre pietanze di pesce e carne. Nell’ultima categoria non si può non citare il wagyu, cotto con una precisione millimetrica, da causare realmente dipendenza. Vince il bonus anche per essere uno dei pochissimi ristoranti di sushi a Roma ad avere la vera radice di wasabi, grattata sul momento.
Cosa: Zuma
Dove: via della Fontanella di Borghese, 48 Roma
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La lista degli all you can Eat
Makoto

Ed ecco un ottimo all you can eat. Siamo vicino a Tiburtina e qui, in una delle vie laterali, c’è uno dei miei giapponesi preferiti. Pur essendo un sushi all you can eat come tanti, la gente va pazza per questo piccolo locale, tanto che spesso è necessario prenotare molto in anticipo. Soprattutto se avete voglia di vivere la vostra sfida con riso e pesce nell’intimità più assoluta: oltre al cibo, che è davvero buono, da Makoto c’è la possibilità di avere una delle tre salette riservate. Ordinate, chiudete la porta di legno e carta di riso e vi sembrerà di stare come in una piccola casa giapponese lontano da tutto.
Cosa: Makoto
Dove: Via Beniamino De Ritis, 10 Roma
Sito
Moku

Moku è uno degli ultimi ristoranti giapponesi all you can eat sorti a Roma. Sulla Tiburtina, all’altezza degli studi cinematografici, è nato a gennaio dello scorso anno quella che è la riproduzione interna di un giardino giapponese. Legno, forme armoniose e un gran numero di tavoli che riescono a mettere insieme molti coperti senza per questo perdere di eleganza. Qui regna la formula all you can eat sia a pranzo (15,90 euro) sia a cena (24, 80 euro). Si ordina tutto comodamente da un Ipad e potrete gustarvi dalla griglia al sushi, che viene fatto con buona materia prima e declinato in altre varianti come la spigola con riso venere.
Cosa: Moku
Dove: Via Tiburtina 432, Roma
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Ginza

Nella categoria dei ristoranti giaponesi all you can eat che non rinunciano alla qualità, forse, primo tra tutti, ci potrebbe essere Ginza. In pieno centro di Roma, Ginza propone da sempre l’autentica cucina del Sol Levante, che va dai piatti freddi a quelli caldi passando, naturalmente per il sushi, di cui sono stati tra i precursori. Qui le formule all you can eat sono speciali: non solo è possibile ordinare il classico sushi, ma anche tutti gli altri piatti presenti sul menu. A pranzo con 16 euro si mangia nigiri preparato da veri esperti nel taglio del pesce (ma è obbligatorio prenotare), mentre i 25 euro della cena sono un’alternativa molto intelligente a tanti ristoranti con la stessa formula che rinunciano alla qualità. Le materie prime sono selezionate, i cuochi preparati, il cibo molto buono. E ti ritrovi in centro nella Capitale senza aver speso una cifra esorbitante, ma soddisfatto e felice.
Cosa: Ginza
Dove: Via Emanuele Filiberto, 249 Roma
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Yoki

Come non si può amare ed essere divertiti dal sushi che arriva da un rullo trasportatore, il kaiten? Yoki ce l’ha e quello che ci scorre è sushi ottimo. Le formule sono due per pranzo e due per la cena. Per la cena, ad esempio, è possibile ordinare il menù da 20 o da 25, a seconda di quanta fame si ha. Un all you can eat a tutti gli effetti dove si cerca di non sprecare il cibo (la classica formula in cui paghi quello che lasci nel piatto) e dove i crudi e i carpacci hanno un posto speciale: che siano di tonno, salmone, i sashimi sono una parte dell’anima del locale che sposa anche la carne cruda fatta a dovere.
Cosa: Yoki
Dove: via di Priscilla, 105 Roma
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Itoya

Ultimo, ma non per importanza, Itoya. Giapponese all you can eat, che si concentra soprattutto sui crudi e sui sashimi, ha infatti un’ottima selezione di pesce freschissimo che va dal salmone (anima della loro cucina) al gambero rosso passando per ventresca di tonno e capasanta.nE se andate, non dimenticatevi che i futomaki del posto sono tra i migliori che possiate trovare nei ristoranti giapponesi a Roma.
Cosa: Itoya
Dove: viale Regina Margherita, 164 Roma
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