In tempi di pandemia non si faceva che parlare di loro: degli hotel con ristorante, che grazie alla formula staycation erano gli unici a poter stare aperti a cena anche nei giorni più bui. Oggi per fortuna non è più solo per questo che si va a mangiare nei ristoranti degli hotel, ma banalmente solo per passare una bella serata in un ambiente raffinato, in cui l’accoglienza è sempre al primo posto.
È il caso dei molti ristoranti stellati degli hotel romani, ma anche dei piccoli boutique hotel con cucina gourmet, quelli che in una parola potremmo chiamare “boutique bistrot”.
I migliori ristoranti d'hotel a Roma: la lista
Rome Cavalieri – La Pergola e L’Uliveto
Cominciamo dall’alto. In tutti i sensi. Sia perché La Pergola ha la vista più alta di Roma, quella che da Monte Mario consente di abbracciare l’intera città. Sia perché con le sue tre stelle Michelin, Heinz Beck è il re indiscusso della ristorazione romana e mangiare a La Pergola è quell’esperienza straordinaria che almeno una volta nella vita bisogna fare.
Rimanendo sulla terra, anche perché riscendiamo nel giardino, c’è L’Uliveto, il ristorante curato dallo chef Fabio Boschero con un’offerta più alla portata di tutti. La domenica va in scena il sunday brunch e, per chi vuole concedersi solo una sosta veloce, ci sono anche i cocktail del Tiepolo bar, appunto sotto un’enorme tela del Tiepolo.
Rome Cavalieri – La Pergola e L’Uliveto
Via Alberto Cadlolo, 101
The First Roma Arte – Acquolina e Acquaroof
L’hotel The First Arte, in pieno centro, è il primo dei tre hotel romani del gruppo The Pavilions Hotels e Resorts, che ha puntato non solo sull’ospitalità alberghiera, ma anche sull’offerta gastronomica e sulla miscelazione. Partiamo dal ristorante stellato Acquolina, chef Daniele Lippi, che propone una cucina moderna e si diverte a ingannare i commensali con i suoi piatti camouflage. Un’esperienza davvero interessante, specialmente per i palati più curiosi.
Sul rooftop, con una bella vista sui tetti del centro storico, c’è invece la Terrazza Molinari Acquaroof, che ha un’offerta più puntata alla miscelazione, accompagnata anche in questo caso da una linea food pensata dallo chef Lippi e centrata più sul mare e sulla cucina Mediterranea.
The First Roma Arte – Acquolina e Acquaroof
Via del Vantaggio, 14
The First Musica – Oliva e Alto
Stessa famiglia del The First Arte, ma in questo caso parliamo dell’ultimo arrivato, sul Lungotevere dei Mellini. In questo caso la zona ristorazione è tutta concentrata sui piani alti, per sfruttare la bella vista da vetrate e terrazze. Al quinto piano c’è il ristorante Oliva, dove troviamo in cucina lo chef Fabio Pecelli, che per questa insegna ha pensato a una cucina dedicata al Made in Italy. Per il cocktail bar Alto, fra il sesto e settimo piano, sempre Pecelli ha pensato a una proposta più agile, ma la punta di diamante è il menù pizzeria, che è stato affidato alla consulenza di Jacopo Mercuro, che ha portato sui tetti di Roma la sua idea moderna di pizza romana.
The First Musica – Oliva e Alto
Lungotevere dei Mellini, 26
The Pantheon Iconic – Idylio e Divinity Terrace
A un passo dal Pantheon, questo hotel ha pochi anni di vita e vanta già molte soddisfazioni. Appena aperto, ha arruolato uno dei migliori chef sulla piazza romana, Francesco Apreda, facendo capire che sul lato ristorazione si faceva sul serio. Scommessa vinta, con l’insegna Idylio che ha preso la stella già dal primo giro di boa della Michelin, ma d’altra parte con in squadra un campione come Apreda non poteva che essere così. Il suo è uno stile del tutto peculiare, che gioca sul bilanciamento dei sapori e della sapidità, così come sull’uso sapiente delle spezie, caratteristiche della sua cucina globetrotter. Anche la proposta del rooftop Divinity Terrace è pensata dallo chef stellato napoletano, che per la terrazza ha pensato a una zona lounge con un menù più pop, che d’estate sforna anche le “pizze Speziali”.
The Pantheon Iconic – Idylio e Divinity Terrace
Via di S. Chiara, 4/A
The H'All Tailor Suite - All’Oro
Dopo qualche peregrinazione lo chef Riccardo Di Giacinto e la moglie e compagna d’avventure Ramona Anello hanno trovato la quadra con questo doppio indirizzo: un boutique hotel nel quartiere Flaminio, tutto suite e pezzi d’arte sparsi qua e là, e il giusto spazio per il loro ristorante stellato, All’Oro. Il format funziona da oltre dieci anni e la cucina di Di Giacinto è sempre fra le più riconoscibili della città, nonché fra le cucine stellate probabilmente più rispettose della tradizione romana.
The H'All Tailor Suite - All’Oro
Via Giuseppe Pisanelli 25
Hotel Eden - La Terrazza
Eden di nome e di fatto perché in questo hotel della Dorchester Collection non si può non star bene. Sia che si prenoti un tavolo sulla terrazza stellata (e coperta, quindi la vista è attraverso le ampie vetrate) di Fabio Ciervo, sia che si beva un drink a Il Giardino Ristorante o che si faccia un brunch dentro o fuori, la vista è eccezionale e il servizio di livello indiscusso. La cucina di Ciervo ha meritato da anni la stella Michelin e il consiglio è di affidarsi ai suoi menù degustazione, magari proprio il XYears che celebra il sodalizio decennale fra l’hotel e lo chef di origini campane. Di recente acquisizione, l’arrivo della nuova e talentuosa bar manager Desirée Verdecchia ha aggiunto anche un tocco al reparto mixology.
Hotel Eden - La Terrazza
Via Ludovisi, 49
Palazzo Manfredi – Aroma e The Court
In una classifica dei posti più romantici, ma anche più instagrammabili della città, certamente Aroma e il The Court si collocherebbero ai primi posti, se non in cima. L’incomparabile vista sul Colosseo, ancor più bella se si gode del tramonto con il sole che scende dietro l’Anfiteatro Flavio, è un lusso da concedersi. Lo si può fare bevendo un ottimo drink al The Court, dove il bar manager Matteo Zed ha creato una carta moderna e di altissimo livello (il locale è n.64 nella lista The World's 50 Best Bars). Insignito di una stella Michelin, lo chef Giuseppe Di Iorio è invece da molti anni alla guida delle cucine del ristorante Aroma. Trait d’union fra il cocktail bar e il ristorante stellato, la Carbonara shakerata dello chef Di Iorio, ma nei suoi menù “Dorico”, “Ionico” e “Corinzio” c’è molto altro.
Palazzo Manfredi – Aroma e The Court
Via Labicana, 125
Hotel Hassler – Imago
Sempre nel solco ristoranti stellati con vista e dove trovarli, ecco che si apre la vista su Trinità dei Monti di Imago all’Hassler. Siamo appunto in cima all’hotel che domina la celebre scalinata di piazza di Spagna, dove in cucina troviamo il giovane e talentuoso Andrea Antonini. Grande tecnica, un passaggio nelle cucine spagnole di Dacosta e dei fratelli Roca, ma un inizio romanissimo con lo chef Andrea Fusco, che lui considera mentore. La sua cucina – stellata già al primo colpo – è creativa ed equilibrata, con grande attenzione al vegetale (approfondito nelle cucine di Crippa) e con qualche provocazione che non si direbbe stellata, come la rosettina con la mortazza. Ma siamo a Roma e non prendersi troppo sul serio è un must, anche quando ti trovi davanti a una delle viste più spettacolari del mondo. Da segnalare che all’interno dell’hotel Hassler si può approfittare anche della linea bistrot e del bar, sempre con la suddetta vista.
Hotel Hassler – Imago
Piazza della Trinità dei Monti, 6
W Rome – Giano, Lounge bar e Otto rooftop
L’hotel della catena Marriott, da quando ha aperto a Roma in una traversa di via Veneto, non cessa di far parlare di sé. L’ultima occasione è stata l’inaugurazione del rooftop Otto, con le pizze di Pier Daniele Seu. Molti scelgono anche per pranzo o cena il ristorante Giano, la cui proposta è stata pensata da Ciccio Sultano che nella quotidianità ha affidato le cucine al giovane braccio destro Nicola Zamperetti. Per la parte pasticceria c’è la consulenza di Fabrizio Fiorani, che firma anche la collezione del corner dolce Zucchero (con la collaborazione del resident pastry chef Cesare Murzilli). Infine il Lounge bar, che si fonde in parte con la zona ristorante nel Giardino Clandestino, e dove si possono assaggiare i miscelati di Emanuele Broccatelli e del suo team.
W Rome – Giano, Lounge bar e Otto rooftop
Via Liguria, 26/36
The Chapter – Campocori e Hey Baby
Se c’è un posto dove sentirsi a New York a Roma, pur stando in una stretta stradina a un passo dal Ghetto, quello è il The Chapter. Graffiti, arte moderna e contemporanea, fotografie d’autore rendono peculiare questo boutique hotel in cui appunto l’arte e l’internazionalità sono alla base del concept, non senza un’anima gourmet. A rappresentare questo aspetto, è di recente arrivato Alessandro Pietropaoli, il giovane chef che ha preso le redini del ristorante dell’hotel, il Campocori. Intenzioni fine dining, con cucina e servizio di alto livello, che fanno da contraltare alle proposte più pop. Con ingresso da via Arenula, fa parte sempre del The Chapter anche l’insegna Lucky Fish Market, sushi bar dall’area minimal in cui scelta della materia prima e ricette sono sempre a cura di Pietropaoli. E ancora la parte beverage, con il Lounge Bar Hey Baby e la versione estiva con drink e cucina a tema Messico sul rooftop, che è stata battezzata Hey Guey.
The Chapter – Campocori e Hey Baby
Via di S. Maria de' Calderari, 47
Vilòn Luxury - Adelaide
Fin dall’inaugurazione, lo chef Gabriele Muro è parte di questo progetto di ospitalità in un’ala di Palazzo Borghese, in pieno centro. L’hotel è una specie di wunderkammer, una stanza delle meraviglie dedicata ad Adelaide, principessa della famiglia Borghese che abitò questa ala, in cui scoprire i pezzi d’arte e di antiquariato disseminati fra le sale comuni e le stanze. L’area fra bar e ristorante è chiamata In Salotto e la cucina è un altro scrigno da scoprire, con la mano delicata dello chef di Procida, che con i suoi menù non manca sia di onorare le sue radici, sia di celebrare la romanità in cui è immerso. Prima del ristorante c’è una zona bar, in cui concedersi un drink in un’atmosfera très chic.
Vilòn Luxury - Adelaide
Via dell’Arancio, 69
Hotel D.O.M – Verve
Questo hotel cinque stelle nel cuore di via Giulia è anche una destinazione gastronomica, grazie alla riuscitissima unione in cucina e nella vita di Adriano Magnoli e Antonella Mascolo. Lui è chef e si occupa dei salati, lei pasticcera e si concentra su dolci e lievitati (compresa la golosissima colazione, che da sola varrebbe il viaggio e che è aperta anche agli ospiti esterni all’hotel). Il risultato è quella che definiscono una “Cucina di carattere”, grazie anche all’ampio uso della brace, in un’atmosfera da bistrot elegante, all’interno di un boutique hotel: facendo una crasi si potrebbe dire boutique bistrot. Da sottolineare anche l’aspetto location: d’estate il servizio è nel bel rooftop fra i tetti di Roma, mentre d’inverno si mangia nel salotto dell’hotel.
Hotel D.O.M – Verve
Via Giulia 131
Hotel Splendid Royal – Mirabelle e Adèle
Ancora un panorama incomparabile, ancora una terrazza gourmet con una vista che spazia sul meglio della Città Eterna, partendo da Villa Medici e Trinità dei Monti e arrivando fino a San Pietro e al Gianicolo. Per questo contesto dall’eleganza senza tempo, lo chef Stefano Marzetti ha pensato a una cucina misurata, mediterranea e creativa, ma senza estremismi. Un leggero e voluto squilibrio sul reparto pesce, ma non mancano le proposte di carne e quelle vegetariane. Di giorno è possibile approfittare della formula brunch, mentre per l’ora dell’aperitivo il consiglio è quello di salire ancora un piano e approfittare dello Sky Bar Adèle (dedicato alla figlia del patron Naldi) e della sua proposta mixology.
Hotel Splendid Royal – Mirabelle e Adèle
Via di Porta Pinciana, 14
Hotel Fortyseven – 47 Circus
Gli hotel con vista a Roma non finiscono mai ed eccone un altro che abbraccia un’altra prospettiva, che spazia dalla Basilica di Santa Maria in Cosmedin, famosa perché ospita la Bocca della Verità, al Lungotevere e al tempio di Ercole Vincitore. Anche in questo caso si arriva di questo palazzo dallo stile razionalista, che in passato ospitava uffici pubblici e oggi un boutique hotel, per salire fino in cima e godere del ponentino romano, nonché di un piacevole aperitivo al tramonto. Quindi ci si affida alle mani esperte dello chef Antonio Gentile per una cena a base di piatti dal gusto mediterraneo, con grande tecnica e creatività, non senza rimandi alle origini campane dello chef, ma anche all’approdo su questa terrazza in cui si respira romanità.
Hotel Fortyseven – 47 Circus
Via Luigi Petroselli, 47
Hotel San Francesco - Jacopa
Un delizioso hotel di famiglia a Trastevere, che un giorno decide di investire sul reparto food&beverage, costruendo la sua reputazione su una proposta gourmet creativa ma senza eccessi. Jacopa è il ristorante e cocktail bar del San Francesco, hotel di Daniele Frontoni, che spazia dalle ariose sale al piano terra alla bella terrazza sui tetti di Trastevere, che nei mesi estivi attira sia per un aperitivo al tramonto che per una cena sfiziosa innaffiata dai cocktail oppure da una delle etichette della carta dei vini, tutti naturali, scelti dopo un’accurata selezione nel meglio di questo tipo di produzione.
Hotel San Francesco - Jacopa
Via Jacopa de' Settesoli, 7
Hotel Atlante Star - Les Étoiles
Siamo a due passi dal Vaticano, in un hotel che ha fatto della vista sul Cupolone la sua killer application. Salendo fra ristorante e cocktail bar sul rooftop, infatti, sembra quasi di poter toccare con mano la cupola di San Pietro, sorseggiando un ottimo drink o pasteggiando con vista. Non a caso è uno dei posti più amati dai romani per piccole cerimonie e per le cene romantiche. La parte drink è frutto della collaborazione con il bartender Riccardo Marinelli, ex general manager del Jerry Thomas, che ha studiato una drink list beverina, perfetta per accompagnare i golosi appetizer che arrivano dalla cucina. La cucina è invece il regno di William Anzidei, per anni gregario di chef d’hotel anche stellati, oggi al comando della cucina di Les Étoiles, per il quale ha pensato a un menù elegante benché di facile comprensione, con l’uso sapiente del josper per dare un tocco personale ai piatti.
Hotel Atlante Star - Les Étoiles
Via dei Bastioni, 1