Quando la pandemia ha sconvolto il mondo del fine dining in un modo inimmaginabile, gli chef di tutto il globo hanno adottato soluzioni creative, si sono dati da fare, hanno escogitato trucchi e proposte alternative, abbracciato il delivery. E, soprattutto, hanno creato una connessione con le loro comunità.
Ecco una carrellata di alcune delle iniziative e dei momenti più memorabili, particolarmente creativi e stimolanti, scaturiti da uno dei periodi più turbolenti della storia del settore.
1. Redzepi ha riportato il Noma burger in un nuovo casual ristorante, POPL, dopo una stagione estiva di grande successo in cui il famoso ristorante New Nordic ha accolto i clienti, rigorosamente senza prenotazione, per vino e hamburger.
Scopri tutti i dettagli sulla riapertura del Noma con menu a base di hamburger e vino.
Foto Noma / Instagram
2. Lo chef Grant Achatz e il suo socio in affari di lunga data Nick Kokonas, del tre stelle Michelin all'Aline a di Chicago, sono stati tra i primi a scommettere sul cibo da asporto. Sfornando senza tregua filetto alla Wellington pre-cotto da tutto esaurito, purè di patate Robuchon, sugo di carne, crème fraîche al rafano e creme brûlée in scatole di alluminio, hanno reso il comfort food un re.
Foto courtesy Grant Achatz
3. "Se la crisi del 2020 ci ha insegnato qualcosa, è stato il ritorno alla prima volta, l'ansia con cui aneliamo a tornare a fare ciò che abbiamo fatto prima. Il Mugaritz è come un essere vivente che si rigenera ogni anno, che mantiene viva la sua identità, offrendo sempre una nuova versione di sé: ogni anno una nuova proposta, un nuovo sguardo”, ha detto Andoni Aduriz del Mugaritz.
Dopo mesi di sviluppo creativo, il ristorante dei Paesi Baschi ha riaperto con un menu costruito intorno all'idea delle 'prime volte'.
Foto courtesy Mugaritz
4. Memorabile la collaborazione dello chef stellato Michelin Wylie Dufresne con il Breads Bakery's, un pop-up settimanale vicino a Union Square a New York, dove ha iniziato a preparare pizze in stile newyorkese da tutto esaurito, dopo che il perfezionamento e l’elaborazione delle pizze è diventata la sua ossessione durante il lockdown.
Foto Ashley Solter
5. Il Team della Norvegia ha vinto l'oro al Bocuse d'Or Europe per la combinazione di piatto e vassoio nell'ottobre 2020, con protagonisti rispettivamente quaglie e pesce gatto.
l report della finale europea del Bocuse d'Or.
Foto The Quail Platter/Courtesy of Bocuse d'Or
6. Don Julio by Pablo Jesus Rivero, un ristorante informale dedicato alla carne a Buenos Aires, in Argentina, è stato nominato il Miglior ristorante latinoamericano 2020 dalla Latin America’s 50 Best Restaurants.
7. Mentre il solito menu degustazione di dieci portate firmato da Sat Bains non era disponibile al tavolo del suo omonimo ristorante di Nottingham, lo chef - con il proprio team - ha perfezionato la preparazione dei samosa con sua madre di 72 anni, chiamando il nuovo spin off, #Mommabains.
Foto courtesy Sat Bains
8. Lo chef Mauro Colagreco, lo chef numero uno nella lista dei World's 50 Best Restaurant, ha completamente reinventato il menu del suo ristorante Mirazur a Mentone, in Francia, con un "menu lunare" basato sui cicli della luna e il suo effetto sulle piante nel suo giardino.
Qui tutti i dettagli sul menu lunare di Mauro Colagreco.
9. Dopo otto mesi di lockdown, il ristorante più creativo di Copenaghen, Alchemist, ha aperto i battenti nel maggio 2021, reinventato come Alchemist Reloaded, con un'introspettiva performance di musica dal vivo, un'esperienza surreale in discoteca rosa e”impressioni commestibili” che includono formaggio di formica, sangue di maiale e crudo medusa.
Foto courtesy Alchemist
10. Lo chef Daniel Humm dell’Eleven Madison Park, a New York, ha messo la sua cucina a disposizione dei commensali, ma a casa loro, con la prima box di pollo arrosto EMP in assoluto.
A maggio 2021, il ristorante ha fatto un'inversione di marcia, annunciando che avrebbe riaperto con un menu interamente a base vegetale.
11. Dopo quasi tre mesi di chiusura, il ristorante tre stelle Michelin Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena, ha riaperto il 2 giugno con un nuovo menu intitolato With a Little Help From My Friends, ispirato all'album dei Beatles Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band.
Tutti i dettagli sul menu ispirato ai Beatles di Massimo Bottura.
Foto courtesy Osteria Francescana
12. La chef Ana Roš e il suo team internazionale di Hiša Franko, due stelle Michelin in Slovenia, si sono messi in connessione con la comunità locale e gli agricoltori, per trasformare le materie prime della zona in prodotti alimentari commerciabili. Durante il confinamento, per esempio, hanno trasformato il latte in gelato.
Foto courtesy Ana Ros
13. Il “makeaway” e take away hanno definito un'era del fine dining. Franceschetta 58 di Massimo Bottura a Modena è stato uno dei tanti ristoranti a offrire nuovi kit per comporre un pasto, completi di illustrazioni colorate che descrivono esattamente come dovrebbero apparire i piatti, permettendo ai fan di divertirsi a casa.
Scopri qui l'unboxing del menu I Love Modena.