“Vivo in vacanza da una vita (perché no)”. No, no… quella era una canzone. La dura realtà, per chi resta a Milano nei mesi più caldi dell’anno, per scelta o per necessità, è che la città si svuota, le ferie sono solo un ricordo del mese (se non dell’anno) precedente e i ristoranti aperti in agosto rappresentano un'ancora di salvezza. Ci sono indirizzi, però, dove quasi tutto l’anno si respira un mood vacanziero: la cucina o l’ambiente regalano momenti di gioia da “fuori Milano”, l’atmosfera autentica rievoca un "altrove”. Ben definito, con una sua precisa identità geografica e territoriale, o semplicemente un luogo “altro”: spensierato, di campagna, di mare o di montagna.
Dove andare a mangiare a Milano per sentirsi in vacanza? Abbiamo provato a rispondere a questa fatidica domanda. Attenzione: non si tratta di una classifica, né tanto meno di un tour alla scoperta dei migliori ristoranti etnici di Milano, ma di una lista di luoghi dove realmente abbiamo respirato aria di vacanza. Dimenticando, per un paio d’ore, di essere a Milano.
Scoprite, qui di seguito, la nostra selezione di ristoranti a Milano dove sentirsi in vacanza.
Ristoranti a Milano: 10 indirizzi per sentirsi in vacanza
Crotto Quartino, per respirare il soffio della montagna

In zona Navigli ha aperto da poco il Crotto Quartino, ristorante di Santa Croce di Piuro, alla sua prima apertura fuori dai confini della Valchiavenna. Un indirizzo perfetto per sentire quel soffio della montagna con cui vengono affinate molte tipicità della provincia di Sondrio, a partire dalla mitica bresaola. Qui si possono provare gli autentici pizzoccheri bianchi 1930 della Valchiavenna preparati secondo la ricetta storica, vini rossi, formaggi e salumi affinati nei caratteristici crotti, le grotte montane naturalmente ventilate, usate appunto per stagionare i prodotti. Ecco allora una location a tema, arredata completamente in legno, dove si percepisce ancora il profumo degli alberi, dove assaporare i salumi dei Luganigheri, gli antichi salumieri locali: dalla Brìsaola, antesignana della bresaola valtellinese, più marezzata e stagionata in crotto al Bastardèll, salamino misto di manzo e maiale. Da non perdere anche gli sciatt Frumentùn, dal nome dialettale del grano saraceno.
Marè Milano, se hai lasciato il cuore in Riviera Romagnola

Foto Instagram | Marè Milano
Un angolo di Romagna in città? Mo sì. Chi frequenta Cesenatico conosce molto bene l’insegna Maré, il mare con l’accento: bottega e ristorante dove mangiare fritture di pesce & co, affacciati direttamente sulla spiaggia. Ebbene, per i nostalgici della Riviera Romagnola, ecco il Maré sui Navigli, aperto nel 2021, per portare “la sua valigia di buon umore e genuinità” a Milano. Basta un pizzico di fantasia per immaginarsi con i piedi nella sabbia, mentre si sente il profumo della piadina e dello spiedo, e risuonano idealmente le note di Freak: “Hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola?”. La risposta a questa domanda sta nell’aperitivo romagnolo, una proposta golosa e conviviale, scandita da tre piade aperte da condividere al tavolo.
Ricci Osteria, per mangiare come in una masseria pugliese

“Vieni a ballare in Puglia, Puglia, Puglia…”. Ma anche solo mangiare non sarebbe male. Per chi si è innamorato della Valle d’Itria e dei trulli, per chi sogna di vivere in una masseria pugliese dove deliziarsi con prodotti a chilometro zero, sapori genuini di scamorzine, lampascioni e capocollo, immersi in ambienti rustici e incredibili paesaggi rurali, ecco Ricci Osteria Dal 1966 - nuova apertura a cura di Antonella Ricci e Vinod Sookar che qui hanno ricreato un vero e proprio angolo di Puglia, dove le specialità del Tacco d’Italia prendono per la gola in maniera elegante ma autentica. Complice anche gli interni a cura di Rossana Parizzi, che ha voluto creare uno spazio piccolo, ma allo stesso tempo raffinato e accogliente, riprendendo lo stile delle caratteristiche masserie pugliesi. La progettazione è partita proprio dal concetto di “osteria” e ha dato vita a uno spazio dominato dal legno e dalle sfumature della campagna, venature di ulivo e candidi lini.
Gud Bagni Misteriosi, perché a bordo piscina è tutto più cool

Un aperitivo a bordo piscina con bagno notturno è come un limone: non si nega a nessuno. Allora niente meglio che concedersi qualche ora al Gud Bagni Misteriosi, che in alcune serate della settimana - martedì, mercoledì e giovedì - aprono eccezionalmente la balneazione notturna, accompagnata dall’aperitivo a bordo vasca (controllare sul sito le date di luglio e agosto): dalle ore 18.30 alle ore 22.30 viene consentito l’accesso alla piscina, previa prenotazione, rigorosamente a piedi nudi o con infradito, accompagnato da un cocktail, un gin tonic o un Gud Juice, da abbinare ai nuovissimi Gud Bao (gli sfiziosi panini al vapore di ispirazione orientale, farciti in tanti modi), oppure alle Gud Poke Bowl, o ancora alle focacce a lunga lievitazione dai topping variegati. Chi preferisce sfruttare il sole per una tintarella cittadina, invece, può optare per la proposta diurna e per un pranzo a bordo vasca. Cosa chiedere di più? Non vale rispondere un limone.
Tàscaro, il bacaro veneziano per chi non rinuncia a Spritz e cichéti

Un bacaro veneziano a Milano? Sì, è nato dall’idea di Sandra Tasca, che da brava veneta ha pensato di far respirare un po’ l’aria di Laguna nella città della Madonnina con il suo Tàscaro, in zona Isola. Agli appassionati di Spritz, segnaliamo che qui si può optare per declinazioni a base di Select o Chinar, presenti in una lista ad hoc, dedicata solo al celebre cocktail veneto. Il tutto da accompagnare, come nei bacari veneziani, ai cichéti - con morsi che vanno dalle polentine al baccalà mantecato - proprio come in un bacaro veneziano, in un locale sul mare dell’Alto Adriatico o in una città d’arte veneta (vi avvertiamo solo che Tàscaro sarà chiuso dall’8 al 24 agosto 2022).
Pescaria, quando il mare ce l’hai dentro (il panino)

A volte basta poco per essere felice come in un ristorante sulla spiaggia. Basta sentire il profumo del polpo arrosto e addentare un panino, oppure bere una birretta assieme a una frittura o a una tartare. Nasce a Polignano, sulla costa barese, il brand Pescaria: un’insegna di successo che ha portato alla ribalta nazionale la proposta super informale dello street food pugliese, interpretato con cura e materie prime scelte, in chiave contemporanea. Proposte mediterranee molto casual, ma anche cibo di strada che pare appena emerso dalle onde si trovano in tutti i locali di Pescaria e nei diversi indirizzi vocati ai panini di mare a Milano.
Rita's Tiki Room, per ritrovare un altrove esotico e colorato

Foto Studio Mai Giù
Un altrove caraibico, con tanto di allegre ambientazione a tema e verdi spazi all’aperto, è quello suggerito dal Rita’s Tiki Room. Sui Navigli, insomma, si sta un po’ come alle Hawaii. Ma si fanno viaggi oceanici assaggiando le proposte del locale, che si avvale della consulenza dello chef Eugenio Roncoroni: ci si muove con il palato dal Canton alla Thailandia, ai Caraibi. Ecco quindi selezioni di tapas e dimsum, i Nachos di wonton fritti i con crema di cheddar e cole slaw, ma anche gli Spring roll filippini fatti in casa con maiale e verdure serviti con salsa di soia allo zenzero o il Burger caraibico con baccalà fritto in pastella speziata, pomodoro, iceberg, maionese e chips di patata dolce. Tutto da assaporare assieme ai Tiki drink, a base di frutta tropicale e rum, ispirati ai luoghi remoti del Pianeta, tra reti da pesca, tavole da surf e dettagli colorati che trasportano in angoli a dir poco esotici.
I ristoranti nelle bocciofile, per respirare aria di campagna

Foto courtesy U Barba
Ai migliori ristoranti nelle bocciofile di Milano abbiamo dedicato un intero racconto. Perché sì, sono come una volta: autentici, semplici, informali, capaci di trasmettere una ritualità fatta di ritmi lenti, sapori casalinghi, prodotti genuini e schiettezza. Come in vacanza. Ecco allora che potete optare per la Balera dell’Ortica per respirare l’atmosfera della sagra di paese, oppure per l’Osteria del Progresso, per dimenticare il traffico e osservare il campo da boccette sotto un pergolato. Oppure ancora, per il ligure U Barba, dove la cucina genovese, fatta di focacce e pansotti alle noci, verdure ripiene e trofie al pesto trova una nuova collocazione… in piena città.
Surfers’s Garden, il giardino fiorito per chi è surfista dentro e fuori

Foto Instagram | Surfers' Garden Milano
Dove siamo? Sicuramente in un ritrovo di surfisti… ma a Milano. Impossibile non provare un aperitivo o un after dinner al Surfers’s Garden: sembra un giardino segreto immerso nel verde e, tra lucine e tendoni, accoglie tutti i cittadini pentiti che sognano di solcare le onde dell’oceano a bordo di una tavoletta. Si prenota solo telefonicamente e, periodicamente, si può fare anche il brunch della domenica, tra patate dolci al forno, anelli di cipolla in pastella, dolci, toast e mini frittatine di verdure. “Everybody's gone surfin'... Surfin' U.S.A.”.
Frades Porto Cervo, se ti manca la Sardegna e vuoi viverla tutto l’anno

Lo diciamo subito: Frades Porto Cervo nel mese di agosto 2022 resterà chiuso. Sappiamo, però, che a due passi dal Duomo, in questo spazio dove tutto parla di Sardegna in maniera autentica e raffinata, lontana dal folklore ma sincera, un salto vale sempre la pena farlo… a settembre o tutto l’anno. Il ristorante è il fratello minore dell’omonimo locale in Costa Smeralda e dà anche possibilità di acquistare e portare a casa tipicità sarde, dal pane carasau alla fregula, nell’adiacente spazio bottega. Qui, tra ferro, legno, cuoio e tessuti tipici lavorati con il celebre pizzo sardo, si assaggiano i caratteristici culurgiones fatti serviti con gazpacho per un twist moderno, “intrattenimenti marini” quali il goloso sandwich di triglia, ma anche la magnifica fregula al brodetto di gamberi rossi, stracciatella e liquirizia, o i malloreddus (tipici gnocchetti) con seppie e crema di piselli. Tutto da innaffiare con vini sardi che, sul finale, cedono il passo al classico mirto rosso o a bacca bianca. E ora, lo sentite il profumo del mare?