Chi dice Rum dice Caraibi, ma questa è un’associazione non del tutto corretta.
Francesi, inglesi e spagnoli, infatti, si contendono ancora oggi l’invenzione di questo popolarissimo distillato a base di canna da zucchero.
La canna da zucchero, contrariamente a ciò che si crede, è originaria dell’Asia, venne importata in Europa e solo più tardi in America.
La storia del Rum
Fonti incerte e misteriose, sostengono che un frate spagnolo produsse per primo il rum a Cuba, ma i francesi non sono d’accordo e difendono la loro prima produzione di rum, intorno al 1600 nell’isola di Martinica, etichettandola come quella ufficiale.
A questo punto intervengono gli inglesi che, una volta sbarcati in America hanno dovuto rinunciare al tanto amato brandy (per questioni climatiche) e dare i natali al rum, precisamente alle Barbados.
La verità sembra impossibile da scoprire e a noi non resta altro che goderci le note profumate del rum e andare alla ricerca del migliore del mondo, senza prestare troppo interesse alle sue vere origini.

Le origini del nome Rum
Pare che il nome rum, derivi dal termine spagnolo rumbullon, che significa trambusto.
Quello stesso trambusto che si creava nei locali frequentati da assidui bevitori. Ma anche per questo c’è una seconda versione.
Alcuni sostengono infatti che il nome del rum sia onomatopeico, dovuto al processo di distillazione della canna da zucchero che, quando giunge a fermentazione, produce gli stessi suoni di un liquido in ebollizione.
Per comprendere il rum, bisogna conoscere le caratteristiche che riguardano il suo processo di fermentazione e di invecchiamento. Parlando di rum, c’è una distinzione molto importante da fare: rhum agricole e rum industriale.
Il rhum agricole
La dizione francese di questo distillato è rhum e quello agricole, si ottiene da succo di canna da zucchero al 100%. Questo rum, nel 1996, ha ottenuto l’appellativo di origine controllata e in etichetta troverete la dicitura AOC Martinique o Guadalupe Rhum Agricole. Tra i rhum agricole di origine controllata di Martinica, ci sono alcune differenze:
Rhum Agricole Aoc Martinique blanc
Questo rum bianco riposa per 3 mesi in tini di legno che ne favoriscono la rotondità. Successivamente viene diluito fino ai 40% vol. con acqua di sorgente;
Rhum Agricole Aoc Martinique élevé sous bois
Rum ambrato che riposa per almeno 12 mesi in barile. Il legno usato è quello di quercia, elemento che conferisce il classico colore simile all’oro.
Spesso viene corretto con caramello di zucchero di canna nobile. Al naso si sentono eccellenti aromi di canna da zucchero con sentori di quercia bianca. Fruttato e con un alta ricchezza di tannini;
Rhum Vieux Agricole Aoc Martinique
È un rum scuro che deve invecchiare in barile per almeno 3 anni.
Rhum Vintage
Solo un piccolo numero delle isole francesi è indicato come Vintage. Questo rum è preparato con il raccolto che compare in etichetta che indica l’esatta età del rum.
Il rum industriale
La maggior parte di rum esistenti al mondo, appartiene alla categoria industriale dei distillati ottenuti da melasse di diverso grado.
Come i rhum agricole, anche i rum industriali sono affinati ed invecchiati in botti.
Anche per i rum industriali, ci sono differenti classificazioni:
Rum Blanco
È il più popolare al mondo. La sua caratteristica principale è quella di avere una gradazione alcolica leggera.
È poco profumato, ma con un lieve sentore di dolcezza. Qualche distilleria lo affina per 3 mesi e la maggior parte lo tiene a riposo in barili usati per l’invecchiamento di whisky, cognac, brandy o bourbon per almeno 1 anno.
Dopo il riposo, il rum Blanco viene filtrato con carbone attivo, elemento che conferisce il colore cristallino che aveva il distillato all’uscita dal distillatore;
Oro
Distillato da succo di canna o da melasse, questo rum dal tipico colore ambrato, matura 1 o 2 anni in barili di quercia, usati per l’invecchiamento del bourbon. È caratteristico il suo profumo di vaniglia;
Dark
È caratterizzato dalla sua stessa purezza. Il rum dark è un rum di corpo, pieno e ricco, con rilevanti sentori di caramello. Il suo colore scuro è dovuto al contatto con le doghe di legno nella fase di invecchiamento;
Invecchiato
Questi rum sono preparati con raccolti di differenti annate e di altrettanti passaggi in alambicco. In etichetta viene indicata la data dell’annata più recente o quella più antica a seconda delle normative del Paese di produzione.

Degustazione e mixology
Erroneamente si pensa che l’unico rum da miscelazione sia quello bianco, ma i grandi bartender sanno che, creando il giusto equilibrio, è possibile miscelare ogni tipo di rum. Tra i cocktail più famosi a base rum ci sono:
Daiquiri
È l’unico sour con un nome proprio. Nato per caso, questo cocktail è uno tra i più famosi e amati al mondo . Abbinatelo a pesci alla griglia e alle carni arrosto, oppure con una frittura di verdure o con un’insolita torta allo yogurt;
Cuba Libre
La tradizione cubana aggiungeva al rum acqua e caramello, ma la data d’invenzione della cola coincide con la liberazione dell’isola dal dominio francese e questo susseguirsi di eventi favorisce lo spunto per la nascita di questo fortunatissimo cocktail.
Accompagnate il Cuba Libre con tartare e tagliate di tonno, aragosta arrosto e spiedini di pesce.
In estate si beve con macedonie di frutta, melone, anguria e ananas.