Una cosa è certa: le Marche sono ormai una regione che con l'alta cucina sa lavorare. Lo dimostravano in tempi non sospetti i mostri sacri come Moreno Cedroni e Mauro Uliassi, ma sono adesso i giovani a confermarlo. Partendo da sud incontriamo Nikita Sergeev - fino a qualche tempo fa avremmo messo anche Andrea Giuseppucci - e volando a nord facciamo tappa a Fano da Antonio Scarantino, chef di origini siciliane.
Quelli che hanno dimestichezza con la regione forse lo ricorderanno già al RistoTrattoria La Paglia, località Marotta, a pochi chilometri dall'uscita dell'autostrada, un perfetto fuori casello gourmet, ma che con il trasferimento in città - il vecchio indirizzo ha chiuso dopo l'estate - mira a conquistare i palati anche dei vacanzieri e dei cittadini della cittadina marchigiana.
E il nuovo locale di Antonio Scarantino è AlMare, che come il nome suggerisce si affaccia direttamente sull'Adriatico e racconta il mare e le sue specialità con freschezza ed eleganza.
Incontrando il giovane Antonio, classe 1988, si capisce che c'è una forte correlazione fra l'educazione e la timidezza dello chef e i suoi piatti che agilmente si snodano fra frutti di mare, crudi di pesce e verdure. Piatti solidissimi, mediterranei, che non hanno nulla da invidiare a quelli di chef un po' più blasonati. Una presentazione raffinata poi fa il resto, rendendo tutta l'esperienza da non perdere.
Quello che non è cambiato dal trasferimento da Marotta a Fano sono i piatti di Antonio e i percorsi degustativi, che oltre ad essere davvero completi hanno dei costi assolutamente abbordabili (dai 35 ai 38 euro ciascuno).
Quello che invece cambia radicalmente, tolta la location, è il servizio in sala: si passa da quello incerto della RistoTrattoria la Paglia a dei veri professionisti dell'accoglienza, scelti personalmente da Antonio. Uno dei piccoli/grandi limiti della RistoTrattoria era infatti una poca comunicazione fra cucina e tavolo, mancava infatti l'interprete capace di raccontare la storia che Antonio voleva raccontare; adesso si punta su un'interazione più diretta che coinvolge il cameriere che, per alcuni piatti come il Branzino al sale, è chiamato a completare il piatto, ad esempio rompendo la crosta e porzionando. La buona cucina è fatta di buoni piatti ma anche di un buon servizio e AlMare lo ha capito.
Antonio ovviamente punta quasi tutto su una cucina di mare molto mediterranea a volte - come per il percorso Saint-Tropez - occhieggiante all'oriente altre - prendete il suo Shabu shabu di Canocchie.
Antonio è giovane e sperimenta, ma quello che tiene sempre a mente è il mare e la passione per la tradizione italiana e marchigiana, che rielabora alleggerendo, fra stoccafisso - che Antonio scompone - e il classico Brodetto che stupirà i più.
Cercate un ristorante sul mare che proponga una buona cucina di pesce reintepretata? Allora AlMare è l'indirizzo da provare.
Cosa AlMare
Dove Via Ruggero Ruggeri | 61032 Fano (PU)
Tel. +39 0721 969727
Segui Fine Dining Lovers anche su Facebook