È un fil rouge sempre più stretto quello che lega l'Italia alla Cina. Anche dal punto di vista gastronomico. In Estremo Oriente, infatti, sono volati talenti italiani come il pasticcere Fabrizio Fiorani (nominato Best Pastry Chef agli Asia's 50 Best Restaurants) o come lo chef Umberto Bombana, al dodicesimo posto dei migliori ristoranti d'Asia con il suo 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana a Hong Kong. O ancora, come i fratelli Cerea, 3 stelle Michelin che di recente hanno aperto la prima sede extra europea del ristorante Da Vittorio a Shanghai, conquistando un riconoscimento stellato in soli tre mesi.
Ma la novità è che adesso, in Cina, arriva pure la prima scuola di cucina italiana: la Food Genius Academy, scuola di cucina attiva a Milano e a Bologna, ha annunciato infatti che volerà a Shanghai, dove, da gennaio 2020, aprirà una sua sede. A rendere possibile questa avventura in Oriente è la partnership finanziaria con Chan & Chang Group, che ha come core business il real estate development, in chiave sia commerciale che residenziale, e che vanta interessi nella ristorazione e nell'hotellerie (è il licenziatario in Cina di Holiday Inn Hotels & Resorts).
Così, dopo la Francia e la Svizzera, anche il Belpaese approderà in Cina: la Food Genius Academy sarà la prima scuola di cucina italiana ufficialmente riconosciuta dal governo cinese. Gli studenti orientali avranno come docenti professionisti italiani del settore della ristorazione.
Perché proprio Shanghai? È una metropoli cosmopolita molto vivace dal punto di vista culinario, con oltre 58 mila ristoranti stimati, tra cui circa 300 insegne che si rifanno all'Italia, almeno 10 varietà di cucina regionale cinese e 11 tipologie di cucina internazionale. Oltre al ristorante dei Cerea, a Shanghai si trova la terza insegna di Bombana, su cui brillano 2 stelle Michelin.
Secondo l'accordo siglato con il governo cinese, la Food Genius Academy sarà operativa dal mese di gennaio e l'Opening Day coinciderà con il Capodanno Cinese, sabato 25 gennaio 2020. La scuola si svilupperà su una superficie di 2.300 metri quadrati, con un grande laboratorio di cucina, un pastry lab, due aule per le lezioni teoriche, una biblioteca, uno spazio per eventi e una zona relax.
Il primo corso che debutterà sarà quello di Cucina Italiana, naturalmente, cui farà seguito il corso di Pasticceria Italiana.
"L’obiettivo è insegnare ai giovani cinesi le basi della cucina e della pasticceria italiane, partendo dalla tradizione ma sempre strizzando l’occhio all’innovazione: vogliamo formare chef e pastry chef che da subito siano pronti a vincere la sfida del mercato del lavoro. Il personale docente non è composto da accademici in senso stretto, bensì da professionisti della ristorazione, tutti italiani: più che semplici insegnanti, mentori dal background professionale di successo e con un approccio pratico alla docenza", spiega Desirée Nardone, direttore di Food Genius Academy.
Anche in Cina, come in Italia, il percorso di studi terminerà con un tirocinio formativo per gli aspiranti chef e pastry chef. Sono previsti stage non solo a Shanghai, ma anche a Hong Kong e a Macao.