Dopo tanta attesa, i più esigenti foodie milanesi sono accontentati.
Dopo essere stato per anni lo chef del Bulgari di Milano, Roberto di Pinto apre nel capoluogo lombardo il suo Sine - Ristorante Gastrocratico.
Con la definizione tanto ambiziosa di "gastrocratico", nata dalla fusione di "gastronomico" e "democratico", lo chef campano vuole portare in città una proposta più che mai attuale - basti pensare agli star chef internazionali che guardano con interesse a format informali -, allargando i confini della sua sanguigna cucina gourmet, parlando perciò a tutti e non solo ad una ristretta elitè.
A dichiarare la ricerca di essenza ed essenzialità è lo stesso nome del locale, che in latino significa "senza".
Sine - Ristorante Gastrocratico | Il locale
In corso XXII Marzo, all'angolo con viale Umbria, ad una manciata di metri dalla prima storica sede del club Plastic, il ristorante Sine si presenta elegante nella sua informalità maliziosa, con ampie vetrate, comode sedute minimali, una soffusa e piacevole luce rosa che scalda l'ambiente.
Su tutto troneggia una scritta al neon in napoletano: "Suonna, ca sò suonne d'oro", letteralmente "Sogna, che sono sogni d'oro", frase che lo chef si sentiva spesso ripetere dal padre.
Pur all'insegna della convivialità, l'atmosfera di Sine è intima sia nella sala principale che nella seconda sala, di dimensioni più ridotte. Il ristorante dispone poi di una stanza più riparata, ideale per gruppi o eventi privati, nonchè della possibilità, forse meno silenziosa ma certamente coinvolgente, di mangiare in cucina in un tavolo da quattro (scegliendo, su richiesta, il menu degustazione a mano libera).
Tutto questo per un totale di soli cinquanta coperti.
Sine - Ristorante Gastrocratico | Il menu
Com'è giusto che sia, la proposta gastronomica di Sine è il vero punto di forza.
Un indirizzo con un nome che manifesta un intento tanto ambizioso rischia di non soddisfare le aspettative. Beh, ve lo diciamo subito: l'obiettivo qui è più che raggiunto.
Il menu degustazione del Sine è proposto a 45 euro e comprende cinque portate: Ostrica Kys e granita al gin tonic; Gamberi rossi, burro d'arachide e mela verde; Risotto Milano/Napoli; Pescato del giorno all'acqua pazza e Sacro e profano, un babà al rum con gelato al pop corn. Calice del giorno a 5 euro.
Come nel menu degustazione, anche in quello alla carta sono evidenti due capi saldi della cucina di chef Di Pinto: l'insindacabile amore per la tradizione campana, resa intrigante dalle influenze orientali di ingredienti e tecniche.
Da non perdere i piatti Capesante, cavolfiore e alga nori; Fusilloni al ragù di polipetti, peperone crusco e pistacchio; Pluma iberica, mele, zenzero e friariello in tempura.
La gestione della cantina è affidata a Francesco Iacono, giovane ischitano con esperienze all'estero e a Milano (al Ceresio7).
La "gastrocrazia" non finisce qui: a pranzo, accanto alla carta sempre disponibile, anche una formula business lunch con piatti suggeriti dal mercato. E la qualità rigorosamente made in Italy è, ça va sans dire, sempre rigorosamente rispettata.
Il nostro sogno segreto? Che presto Roberto Di Pinto pensi anche al brunch, magari con i classici della gastronomia napoletana eseguiti a regola d'arte.
Cosa: Sine - Ristorante Gastrocratico
Dove: corso XXII Marzo 30 (angolo viale Umbria) - Milano
Info: Sito
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