Home Restaurant vs Social Eating: due facce di una stessa medaglia (ne avevamo parlato qui), e allo stesso tempo due fenomeni nettamente diversi, almeno secondo ristoratori e addetti ai lavori. E da oggi anche secondo Gnammo, una delle prime community italiane che ha messo in in comunicazione persone che volevano cucinare in casa propria, per altre persone, e persone che volevano semplicemente socializzare mangiando.
Gnammo ha infatti pubblicato il suo codice etico, provando a gettare luce su alcune annose questioni: parlare di Social Eating vale a dire parlare di Home Restaurant? Cucinare salturiamente per estranei a casa vuol dire fare ristorazione? Qual è il confine fra cuochi amatoriali e cuochi professionisti? E l'etica ristorativa si deve applicare anche fra le mura di una casa o di un laboratorio?
PROVIAMO A DARE UNA DEFINIZIONE: SOCIAL EATING e HOME RESTAURANT

Mentre la prima attività deve continuare a vivere della spontaneità e dell'improvvisazione che sono proprie della "sharing economy", la seconda deve invece sottostare a qualche forma di razionalità e di regolamentazioni. E Gnammo, spesso tirato in causa in questa diatriba su chi fa della propria casa un ristorante senza sottostare alle norme nazionali, espone pubblicamente la sua posizione con un codice etico, suscettibili di variazioni suggerite dagli utenti.
Social Eating
"Corrisponde a eventi tra amici, saltuari, riservati a chi ha prenotato ed è stato accettato dal cuoco e senza organizzazione imprenditoriale, il cui scopo è esclusivamente quello della socialità". Quindi il social eating è un'attività amatoriale: chi crea un evento culinario accetta il denaro da parte dei suoi ospiti, ma il suo non è classificabile come lavoro vero e proprio, e rimane quindi un'attività conviviale.
Home Restaurant
Come definire quindi un Home Restaurant? "Sono realtà che organizzano eventi con regolarità, ed adoperandosi affinchè anche il rendiconto economico abbia una valenza importante. Per questa categoria Gnammo crede che sia importante seguire le normative, a protezione del modello stesso e dei consumatori, evitando che si creino nuovamente fraintendimenti che penalizzano l'iniziativa dei singoli cittadini". Siete cuochi professionisti che ospitano spesso eventi in casa o nel proprio laboratorio? Al di là della semplice convivialità lo considerate un lavoro? Ecco allora cos'è l'Home Restaurant.
E voi siete d'accordo con Gnammo? Pensate che gli altri servizi di social dining dovrebbero essere regolamentati o dovrebbero pubblicare una sorta di codice etico al riguardo?
Qui trovate l'intera proposta di codice di comportamento di Gnammo.