Le squame di pesce potrebbero essere il futuro dell'energia rinnovabile. Almeno secondo le ricerche della Jadvapur University in India, che ha scoperto come generare energia da un materiale che generalmente viene buttato nella spazzatura.
Stando a Eurekalert, “il collagene nelle squame di pesce potrebbe servire come elemento piezoelettrico", ovvero elemento che può raccogliere energia attorno a sè dai movimenti di un corpo, vibrazioni del suono, battiiti cardiaci e vento.
Stando a quello che riporta Gizmodo, il gruppo di ricerca ha raccolto la pelle di pesce dal mercato a Calcutta, e poi l'ha processata rendendola flessibile. Due elettrodi sono stati attaccati ad ogni squama e ciascuna è stata laminata. L'energia è stata poi raccolta attorno alle celle.
COMBATTERE LO SPRECO
I possibili usi in futuro di questa tecnologia sono tantissimi: potrebbe alimentare i dispositivi elettrici come pacemaker, e ovviamente diminuire notevolmente lo spreco alimentare.
Chissà, forse un giorno saremo in grado di ricaricare lo smartphone usando quello che è avanzato del nostro piatto di pesce.
E mentre aspettiamo che questa scoperta dia i suoi frutti concentriamoci su progetti che sono già commercializzati, come questa barretta fatta con gli avanzi di produzione della birra.